 Art. 261. <br> <br> ((ARTICOLO ABROGATO DAL D.LGS. 28 DICEMBRE 2013, N. 154))

Articolo 261 del Codice civile

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TAR Catania, sez. III, sentenza 2018-04-20, n. 201800814

Cass. civ., sez. I, ordinanza 21/02/2019, n. 05242

L'art 261 cod civ, nel testo fissato dall'art 110 della legge 19 maggio 1975 n 151 sulla riforma del diritto di famiglia, il quale dispone che il riconoscimento del figlio naturale comporta, da parte del genitore, l'assunzione di tutti i diritti ed i doveri che ha nei confronti dei figli legittimi, ivi compreso, pertanto, l'Obbligo di mantenimento, trova applicazione anche nel caso in cui il rapporto di filiazione naturale sia accertato con dichiarazione giudiziale, ai sensi dell'art 269 cod civ (nel testo formulato con l'art 113 della citata legge n 151 del 1975).*

In tema di dichiarazione giudiziale di paternita, l'art 269 secondo comma cod civ, nel testo fissato dall'art 113 della legge 19 maggio 1975 n 151 sulla riforma del diritto di famiglia, ove dispone che la prova della paternita puo essere data con 'ogni mezzo', comporta che, al fine indicato, puo trovare ingresso anche la prova ematologica, ma non implica che questa debba essere necessariamente disposta, pure quando il giudice sia in grado di fondare il proprio convincimento sulle risultanze gia acquisite. ( Conf 695/76, mass n 379341).*

L'Obbligo di mantenere il figlio, posto a carico del genitore dall'art 147 cod civ, nel testo fissato dall'art 29 della legge 19 maggio 1975 n 151 sulla riforma del diritto di famiglia, non cessa con il raggiungimento della maggiore eta, ma si protrae fino a che il figlio medesimo sia in grado di provvedere alle proprie esigenze, con una appropriata collocazione in seno al corpo sociale, ovvero versi in colpa, per non essersi messo in condizione, od essersi rifiutato, di procurarsi un proprio reddito, mediante l'espletamento di attivita lavorativa. Ne consegue che il genitore (nella specie, padre naturale in forza di dichiarazione giudiziale), al fine di sottrarsi all'Obbligo di mantenimento, non puo limitarsi ad invocare la maggiore eta del figlio, ma deve dedurre e provare che il figlio stesso sia in grado di mantenersi, ovvero, in caso contrario, che sia responsabile della relativa situazione, nel senso indicato.*

Cass. civ., sez. I, sentenza 17/10/1977, n. 4424

Il giudice deve proporsi anche di ufficio la questione dell'eventuale concorso di colpa del danneggiato ai fini della liquidazione del risarcimento; tuttavia, se il giudice di primo grado abbia omesso di rilevare le circostanze a lui prospettate, dalle quali si sarebbe potuto desumere eventualmente il concorso di colpa, la parte ha l'Onere di impugnare la sentenza per tale omissione e, qualora non lo faccia, la questione resta preclusa e non puo essere sollevata nell'ulteriore corso del giudizio. ( Conf 1687/69, mass n 340666).*

L'ammontare delle spese che la donna sedotta, od altri per lei, deve subire per l'allevamento ed il mantenimento del figlio puo essere domandato nei confronti del seduttore a titolo di danno se manca la possibilita di pretendere dallo stesso il mantenimento od il contributo al mantenimento del figlio; pertanto, quando con sentenza passata in giudicato sia stata riconosciuta la paternita naturale del NATO dalla donna sedotta, chi e stato riconosciuto padre e tenuto al mantenimento del figlio naturale (da solo o insieme con l'altro genitore) a norma dell'art 261 cod civ e non a titolo di responsabilita per avere determinato il concepimento e la nascita del minore.*

Articolo 261 del Codice civile

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