Articolo 230 ter del Codice civile
Art. 230-ter.
(( (Diritti del convivente). ))((Al convivente di fatto che presti stabilmente la propria opera all'interno dell'impresa dell'altro convivente spetta una partecipazione agli utili dell'impresa familiare ed ai beni acquistati con essi nonche' agli incrementi dell'azienda, anche in ordine all'avviamento, commisurata al lavoro prestato. Il diritto di partecipazione non spetta qualora tra i conviventi esista un rapporto di societa' o di lavoro subordinato))
(( (Diritti del convivente). ))((Al convivente di fatto che presti stabilmente la propria opera all'interno dell'impresa dell'altro convivente spetta una partecipazione agli utili dell'impresa familiare ed ai beni acquistati con essi nonche' agli incrementi dell'azienda, anche in ordine all'avviamento, commisurata al lavoro prestato. Il diritto di partecipazione non spetta qualora tra i conviventi esista un rapporto di societa' o di lavoro subordinato))
1. Corte d'Appello Milano, sentenza 24/01/2025, n. 1066Provvedimento: […] In via consequenziale, ai sensi dell'art. 27 della legge 11 marzo 1953, n. 87 (Norme sulla costituzione e sul funzionamento della Corte costituzionale), è stata dichiarata l'illegittimità costituzionale dell'articolo 230-ter del codice civile, che, introdotto dalla legge n. 76/2016 (cosiddetta legge Cirinnà), riconosceva al convivente di fatto una tutela significativamente più ridotta rispetto a quella prevista dall'art. 230-bis c.c., siccome limitata ad alcuni singoli aspetti, […] con AZ magari prendevamo un aperitivo o fumavamo una sigaretta, quando la signora non c'era subentrava il figlio, non ho mai visto AZ vendere articoli nel negozio. […]Leggi di più...
2. Trib. Macerata, sentenza 16/04/2024, n. 86Provvedimento: […] 4 - Nella incertezza della circostanza non resta che fare riferimento alla disciplina codicistica di cui all'art. 230 bis c.c., estesa anche al convivente dall'art. 230 ter c.c.: disciplina presuntiva da applicarsi a tutti i casi di familiarità o di convivenza e di svolgimento di attività lavorativa o professionale finalizzata al raggiungimento dell'obiettivo comune, attività peculiarmente caratterizzata dalla natura di economicità e cioè dalla finalità di profitto economico, […] compensa le spese del giudizio in ragione della metà e pone in capo al CC la restante quota;Leggi di più...
3. Trib. Pescara, sentenza 08/02/2024, n. 42Provvedimento: […] CONCISA ESPOSIZIONE DELLE RAGIONI DI FATTO E DI DIRITTO DELLA DECISIONE (artt.132 comma 2 n.4, 429 c.p.c. e 118 disp.att.c.p.c.) […] 56, pari al 49% degli utili (quantificati anno per anno in apposita tabella), percentuale individuata utilizzando il criterio di cui all'art.5, commi 4 e 5, TUIR, nella parte in cui stabilisce che “I redditi delle imprese familiari di cui all'articolo 230-bis del codice civile, limitatamente al 49 per cento dell'ammontare risultante dalla dichiarazione dei redditi dell'imprenditore, […] Infatti, l'art.230-ter c.c. è stato aggiunto nel corpo del Codice Civile dall'art.1, comma 46, […] • “L'art. 230 bis cod. civ., che disciplina l'impresa familiare, […]Leggi di più...
4. Trib. Siena, sentenza 07/02/2025, n. 83Provvedimento: […] I (d.l. 2008/n. 112, conv. l. 2008/n. 133, art. 53)(ricorso depositato dopo il 25/6/08, ex artt. 56, 85 d.l. e l. cit.)(lettura della esposizione delle ragioni di fatto e diritto della decisione). […] previsto dall'art. 6, secondo comma, della legge n. 604 del 1966, decorre dalla trasmissione dell'atto scritto di impugnazione del licenziamento imposto dal primo comma dell'articolo citato e non dal perfezionamento dell'impugnazione stessa per effetto della sua ricezione da parte del datore di lavoro né dallo spirare del termine di sessanta giorni (cfr. […] non legittima, di un dipendente ad altro, ma di una nuova gestione collaborativa condivisa nella forma ex art. 230 ter c.c., […]Leggi di più...
5. Trib. Viterbo, sentenza 15/05/2024, n. 389Provvedimento: […] previa sostituzione dell'udienza con note scritte ex art. 127 ter c.p.c. […] occorre premettere che, a mente dell'art. 230 bis c.c., […] n. 76 ha inserito nel codice civile l'art. 230-ter il quale prevede che “Al convivente di fatto che presti stabilmente la propria opera all'interno dell'impresa dell'altro convivente spetta una partecipazione agli utili dell'impresa familiare ed ai beni acquistati con essi nonché agli incrementi dell'azienda, […] per l'accertamento della stabile convivenza si fa riferimento alla dichiarazione anagrafica di cui all'art. 4 e alla lettera b del comma 1 dell'articolo 13 del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 30 maggio 1989, n. 223”. […]Leggi di più...