Art. 2. La presente legge costituzionale entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica.

Art 2

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E' inammissibile, in relazione all'art. 127 Cost., la questione di legittimità costituzionale degli <a href="decodeurn?urn=urn:doctrib::DL:2014;66_art50">artt. 50- </a>comma 10 - <a href="decodeurn?urn=urn:doctrib::DL:2014;66">D.l. n. 66/2014</a> e<a href="decodeurn?urn=urn:doctrib::L:2014;89_art1"> 1 </a>- comma 11- della <a href="decodeurn?urn=urn:doctrib::L:2014;89">legge n. 89/2014</a> - proposta dalla regione Sicilia - per genericità ed assertività delle censure. Massima redatta dal Ce.R.D.E.F.

E' infondata, in relazione all'art. <a href="decodeurn?urn=urn:doctrib::COS:;_art127">127 Cost.,</a> la questione di legittimità costituzionale dell'<a href="decodeurn?urn=urn:doctrib::DL:2014;66_art50-com10">art.50 -comma 10-del D.L. n. 66/2014</a> per vizio di genericità della destinazione del gettito fiscale- proposta dalla regione Sicilia - poiché nello stesso corpo normativo agli artt. 1,2 e 4 emerge il requisito della specificità della destinazione.Pertanto la riserva all'erario statale è legittimamente disposta e rispettosa dei parametri costituzionali. Massima redatta dal Ce.R.D.E.F.

Corte Cost., sentenza 22/12/2015, n. 273

E' illegittimo, in relazione agli <a href="decodeurn?urn=urn:doctrib::COS:;_art81">artt. 81</a>, <a href="decodeurn?urn=urn:doctrib::COS:;_art97">97</a> e <a href="decodeurn?urn=urn:doctrib::COS:;_art119">119 Cost.</a>, l'<a href="decodeurn?urn=urn:doctrib::L:2013-12-27;147_art1-com179">art. 1, comma 179, della legge 27 dicembre 2013, n. 147</a> nella parte in cui si applica alla riscossione tributaria nella Regione siciliana non avendo la norma una specifica "finalizzazione" dei proventi così come definito dalla decisione, di questa Corte, <a href="decodeurn?urn=urn:doctrib:CCO:SEN:2012;241">n. 241 del 2012</a> che sancisce la destinazione del gettito : «con apposite leggi alla copertura di oneri diretti a soddisfare particolari finalita' contingenti o continuative dello Stato specificate nelle leggi medesime». Massima redatta a cura del Ce.R.D.E.F.

E' illegittimo, in relazione agli <a href="decodeurn?urn=urn:doctrib::COS:;_art81">artt. 81</a>, <a href="decodeurn?urn=urn:doctrib::COS:;_art97">97</a> e <a href="decodeurn?urn=urn:doctrib::COS:;_art119">119 Cost.</a>, l'<a href="decodeurn?urn=urn:doctrib::L:2013;147_art1-com431">art. 1, commi da 431</a> a <a href="decodeurn?urn=urn:doctrib::L:2013;147_art1-com435">435</a>, della <a href="decodeurn?urn=urn:doctrib::L:2013;147">legge n. 147 del 2013</a> nella parte in cui riserva allo Stato il maggior gettito tributario derivante dal contrasto all'evasione fiscale di entrate, non nominativamente riservate allo Stato, riscosse nell'ambito del territorio della Regione siciliana e che non costituiscono entrate nuove. Massima redatta a cura del Ce.R.D.E.F.

Corte Cost., sentenza 03/12/2015, n. 246

E' costituzionalmente illegittimo l'<a href="decodeurn?urn=urn:doctrib::DL:2014-04-24;66_art4-com6ter">art. 4 comma 6-ter, del decreto-legge 24 aprile 2014, n. 66</a> (Misure urgenti per la competitività e la giustizia sociale), convertito con modificazioni, dall'<a href="decodeurn?urn=urn:doctrib::L:2014-06-23;89_art1-com1">art. 1, comma 1, della legge 23 giugno 2014, n. 89</a>, per violazione degli artt. 14, 17, 36, 37, 38 e 43 dello Statuto della Regione siciliana, nonché dell'<a href="decodeurn?urn=urn:doctrib::DPR:1965-07-26;1074_art2">art. 2 del decreto del Presidente della Repubblica 26 luglio 1965, n. 1074</a> (Norme di attuazione dello Statuto della Regione siciliana in materia finanziaria), nella parte in cui riserva allo Stato il maggior gettito tributario, derivante dalla maggiorazione dell'aliquota dell'imposta sostitutiva su fondi pensione, riscosso nell'anno 2014 nell'ambito della Regione siciliana, non essendo stata integrata la condizione della specifica destinazione dell'entrata - richiesta dall'art. 36, primo comma, dello statuto, in combinato disposto con l'<a href="decodeurn?urn=urn:doctrib::DPR:1965;1074_art2-com1">art. 2, primo comma, del D.P.R. n. 1074 del 1965</a>, affinché possa eccezionalmente riservarsi allo Stato il maggior gettito dell'imposta. Massima redatta a cura del Ce.R.D.E.F.

Corte Cost., sentenza 16/07/2015, n. 176

E' costituzionalmente illegittimo, per contrasto con gli artt. 36 e 37 dello statuto siciliano e 2 del D.P.R. n. 1074 del 1965, l'<a href="decodeurn?urn=urn:doctrib::DL:2013-06-21;69_art61">art. 61, comma 1, alinea e lett. a), del D.L. 21 giugno 2013, n. 69</a> (convertito, con modificazioni, dall'<a href="decodeurn?urn=urn:doctrib::L:2013-08-03;90_art1-com1">art. 1, comma 1, della legge 3 agosto 2013, n. 90</a>), nella parte in cui ricomprende nell'aumento di gettito derivante dall'<a href="decodeurn?urn=urn:doctrib::DL:2013-06-21;69_art55">art. 55, comma 1 del medesimo D.L.</a> (esclusione dal rimborso dell'imposta sul valore aggiunto assolta sulla cessione di beni e prestazioni di servizi effettuate da terzi nei confronti di agenzie di viaggio stabilite fuori dell'Unione europea) anche i tributi riscossi nel territorio della Regione siciliana. L'impugnata disciplina, priva di una clausola di salvaguardia che ne sancisca l'inapplicabilita' agli enti ad autonomia differenziata in caso di contrasto con gli statuti speciali e le relative norme di attuazione, viola l'autonomia finanziaria garantita alla Regione siciliana perche' - nel disporre che l'aumento di gettito in questione confluisca nel bilancio statale, includendovi anche quello relativo a tributi riscossi nel territorio siciliano - non rispetta una delle condizioni stabilite dall'art. 2 del D.P.R. n. 1074 del 1965 per derogare al principio di attribuzione alla Regione di tutte le imposte statali riscosse nell'isola, vale a dire la novita' dell'entrata tributaria da riservare allo Stato. Manca infatti nel caso di specie il carattere di novita' del provento. L'interpretazione - ora divenuta obbligatoria, in forza dell'<a href="decodeurn?urn=urn:doctrib::DL:2013-06-21;69_art55">art. 55, comma 1, del decreto</a> impugnato - in ordine alla inammissibilita' della detrazione dei costi di cui all'<a href="decodeurn?urn=urn:doctrib::DPR:1972;633_art74ter">art. 74-ter, d.P.R. n. 633 del 1972</a> era infatti ab origine non solo plausibile, ma anche probabile e concretamente praticata, senza che il relativo gettito fosse stato riservato allo Stato: il divieto del rimborso e' invero previsto in termini generali e come tale idoneo ad includere anche l'imposta assolta sulle cessioni di beni e sulle prestazioni di servizi effettuate da terzi nei confronti delle agenzie di viaggio stabilite fuori dell'Unione Europea. (Massima redatta dal Ce.R.D.E.F.)

Corte Cost., sentenza 07/07/2015, n. 131

La   Corte     Costituzionale     dichiara   non   fondata  la   questione  di legittimita'  costituzionale dell'art.    3,   commi  143, 146,  e 241,  della legge  28 dicembre  1995, n.    549 (misure di razionalizzazione della finanza pubblica),  proposta, in  riferimento   all'art.    36  dello statuto speciale della  Regione Siciliana (Regio Decreto   legislativo   15   maggio   1946, n. 455,  convertito in legge costituzionale 26 febbraio 1948, n. 2) ed all'art. 2 delle  norme di  attuazione dello  statuto   in materia finanziaria (D.P.R. 26 luglio  1965, n.  1074), dalla  Regione Siciliana  con il ricorso in epigrafe.

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