Art 21
Art. 21.
Norme finanziarie sulle societa' partecipate dalle amministrazioni locali
1.Nel caso in cui societa' partecipate dalle pubbliche amministrazioni locali comprese nell'elenco di cui all'articolo 1, comma 3, della legge 31 dicembre 2009, n. 196, presentino un risultato di esercizio negativo, le pubbliche amministrazioni locali partecipanti, che adottano la contabilita' finanziaria, accantonano nell'anno successivo in apposito fondo vincolato un importo pari al risultato negativo non immediatamente ripianato, in misura proporzionale alla quota di partecipazione. Le pubbliche amministrazioni locali che adottano la contabilita' civilistica adeguano il valore della partecipazione, nel corso dell'esercizio successivo, all'importo corrispondente alla frazione del patrimonio netto della societa' partecipata ove il risultato negativo non venga immediatamente ripianato e costituisca perdita durevole di valore.
Per le societa' che redigono il bilancio consolidato, il risultato di esercizio e' quello relativo a tale bilancio. Limitatamente alle societa' che svolgono servizi pubblici a rete di rilevanza economica, per risultato si intende la differenza tra valore e costi della produzione ai sensi dell'articolo 2425 del codice civile. L'importo accantonato e' reso disponibile in misura proporzionale alla quota di partecipazione nel caso in cui l'ente partecipante ripiani la perdita di esercizio o dismetta la partecipazione o il soggetto partecipato sia posto in liquidazione. Nel caso in cui i soggetti partecipati ripianino in tutto o in parte le perdite conseguite negli esercizi precedenti l'importo accantonato viene reso disponibile agli enti partecipanti in misura corrispondente e proporzionale alla quota di partecipazione.
2.Gli accantonamenti e le valutazioni di cui al comma 1 si applicano a decorrere dall'anno 2015. In sede di prima applicazione, per gli anni 2015, 2016 e 2017, in presenza di adozione della contabilita' finanziaria:
a)l'ente partecipante a societa' che hanno registrato nel triennio 2011-2013 un risultato medio negativo accantona, in proporzione alla quota di partecipazione, una somma pari alla differenza tra il risultato conseguito nell'esercizio precedente e il risultato medio 2011-2013 migliorato, rispettivamente, del 25 per cento per il 2014, del 50 per cento per il 2015 e del 75 per cento per il 2016; qualora il risultato negativo sia peggiore di quello medio registrato nel triennio 2011-2013, l'accantonamento e' operato nella misura indicata dalla lettera b);
b)l'ente partecipante a societa' che hanno registrato nel triennio 2011-2013 un risultato medio non negativo accantona, in misura proporzionale alla quota di partecipazione, una somma pari al 25 per cento per il 2015, al 50 per cento per il 2016 e al 75 per cento per il 2017 del risultato negativo conseguito nell'esercizio precedente.
3.Le societa' a partecipazione di maggioranza, diretta e indiretta, delle pubbliche amministrazioni locali titolari di affidamento diretto da parte di soggetti pubblici per una quota superiore all'80 per cento del valore della produzione, che nei tre esercizi precedenti abbiano conseguito un risultato economico negativo, procedono alla riduzione del 30 per cento del compenso dei componenti degli organi di amministrazione. Il conseguimento di un risultato economico negativo per due anni consecutivi rappresenta giusta causa ai fini della revoca degli amministratori. Quanto previsto dal presente comma non si applica ai soggetti il cui risultato economico, benche' negativo, sia coerente con un piano di risanamento preventivamente approvato dall'ente controllante.
((3-bis.Le pubbliche amministrazioni locali partecipanti possono procedere al ripiano delle perdite subite dalla societa' partecipata con le somme accantonate ai sensi del comma 1, nei limiti della loro quota di partecipazione e nel rispetto dei principi e della legislazione dell'Unione europea in tema di aiuti di Stato.))
Norme finanziarie sulle societa' partecipate dalle amministrazioni locali
1.Nel caso in cui societa' partecipate dalle pubbliche amministrazioni locali comprese nell'elenco di cui all'articolo 1, comma 3, della legge 31 dicembre 2009, n. 196, presentino un risultato di esercizio negativo, le pubbliche amministrazioni locali partecipanti, che adottano la contabilita' finanziaria, accantonano nell'anno successivo in apposito fondo vincolato un importo pari al risultato negativo non immediatamente ripianato, in misura proporzionale alla quota di partecipazione. Le pubbliche amministrazioni locali che adottano la contabilita' civilistica adeguano il valore della partecipazione, nel corso dell'esercizio successivo, all'importo corrispondente alla frazione del patrimonio netto della societa' partecipata ove il risultato negativo non venga immediatamente ripianato e costituisca perdita durevole di valore.
Per le societa' che redigono il bilancio consolidato, il risultato di esercizio e' quello relativo a tale bilancio. Limitatamente alle societa' che svolgono servizi pubblici a rete di rilevanza economica, per risultato si intende la differenza tra valore e costi della produzione ai sensi dell'articolo 2425 del codice civile. L'importo accantonato e' reso disponibile in misura proporzionale alla quota di partecipazione nel caso in cui l'ente partecipante ripiani la perdita di esercizio o dismetta la partecipazione o il soggetto partecipato sia posto in liquidazione. Nel caso in cui i soggetti partecipati ripianino in tutto o in parte le perdite conseguite negli esercizi precedenti l'importo accantonato viene reso disponibile agli enti partecipanti in misura corrispondente e proporzionale alla quota di partecipazione.
2.Gli accantonamenti e le valutazioni di cui al comma 1 si applicano a decorrere dall'anno 2015. In sede di prima applicazione, per gli anni 2015, 2016 e 2017, in presenza di adozione della contabilita' finanziaria:
a)l'ente partecipante a societa' che hanno registrato nel triennio 2011-2013 un risultato medio negativo accantona, in proporzione alla quota di partecipazione, una somma pari alla differenza tra il risultato conseguito nell'esercizio precedente e il risultato medio 2011-2013 migliorato, rispettivamente, del 25 per cento per il 2014, del 50 per cento per il 2015 e del 75 per cento per il 2016; qualora il risultato negativo sia peggiore di quello medio registrato nel triennio 2011-2013, l'accantonamento e' operato nella misura indicata dalla lettera b);
b)l'ente partecipante a societa' che hanno registrato nel triennio 2011-2013 un risultato medio non negativo accantona, in misura proporzionale alla quota di partecipazione, una somma pari al 25 per cento per il 2015, al 50 per cento per il 2016 e al 75 per cento per il 2017 del risultato negativo conseguito nell'esercizio precedente.
3.Le societa' a partecipazione di maggioranza, diretta e indiretta, delle pubbliche amministrazioni locali titolari di affidamento diretto da parte di soggetti pubblici per una quota superiore all'80 per cento del valore della produzione, che nei tre esercizi precedenti abbiano conseguito un risultato economico negativo, procedono alla riduzione del 30 per cento del compenso dei componenti degli organi di amministrazione. Il conseguimento di un risultato economico negativo per due anni consecutivi rappresenta giusta causa ai fini della revoca degli amministratori. Quanto previsto dal presente comma non si applica ai soggetti il cui risultato economico, benche' negativo, sia coerente con un piano di risanamento preventivamente approvato dall'ente controllante.
((3-bis.Le pubbliche amministrazioni locali partecipanti possono procedere al ripiano delle perdite subite dalla societa' partecipata con le somme accantonate ai sensi del comma 1, nei limiti della loro quota di partecipazione e nel rispetto dei principi e della legislazione dell'Unione europea in tema di aiuti di Stato.))
Sentenze • 4
1. TAR Pescara, sez. I, sentenza 2018-01-29, n. 201800032Provvedimento:Leggi di più...- affidamento in house·
- carenza d'istruttoria·
- controllo analogo·
- delibera comunale·
- diritto amministrativo·
- diritto dell'Unione Europea·
- diritto societario·
- eccesso di potere·
- gestione dei rifiuti·
- partecipazione pubblica·
- patti parasociali·
- principi di buona amministrazione·
- principio di economicità·
- statuto societario·
- trasparenza amministrativa·
- tutela delle minoranze·
- violazione art. 2359 c.c.·
- violazione art. 2380 bis c.c.·
- violazione art. 2409 nonies c.c.
2. TAR Pescara, sez. I, sentenza 2018-01-29, n. 201800034Provvedimento:Leggi di più...- affidamento in house·
- carenza di istruttoria·
- comitati di controllo·
- compatibilità con il diritto europeo·
- controllo analogo·
- deliberazioni comunali·
- eccesso di potere·
- interesse legittimo degli operatori economici·
- legittimità degli atti amministrativi·
- modifiche statutarie·
- nomina del commissario straordinario·
- patti parasociali·
- principi di buona amministrazione·
- regolamenti societari·
- statuto societario·
- travisamento dei fatti·
- valutazione economica della gestione in house·
- violazione art. 11 d.lgs. n. 175/2016·
- violazione art. 147 quater d.lgs. n. 267/2000·
- violazione art. 16 d.lgs. n. 175/2016·
- violazione art. 192 d.lgs. n. 50/2016·
- violazione art. 21 d.lgs. n. 175/2016·
- violazione art. 34 d.l. n. 179/2012·
- violazione art. 3 bis comma 1 bis d.l. n. 138/2011·
- violazione art. 3 bis d.l. n. 138/2011·
- violazione art. 5 d.lgs. n. 50/2016
3. TAR Pescara, sez. I, sentenza 2018-01-29, n. 201800033Provvedimento:Leggi di più...- affidamento in house·
- carenza d'istruttoria·
- comitati di controllo·
- controllo analogo·
- deliberazioni comunali·
- diritti dell'Unione Europea·
- eccesso di potere·
- gestione dei rifiuti urbani·
- legittimità degli atti amministrativi·
- linee guida ANAC·
- modifica statuto societario·
- partecipazione pubblica·
- patti parasociali·
- pianificazione economica finanziaria·
- principio di economicità della gestione pubblica·
- sostiene interesse a ricorrere·
- violazione art. 147 quater d.lgs. 267/2000·
- violazione art. 16 d.lgs. 175/2016·
- violazione art. 5 d.lgs. 50/2016
4. TAR Pescara, sez. I, sentenza 2018-01-29, n. 201800035Provvedimento:Leggi di più...- affidamento in house·
- annullamento atti amministrativi·
- assemblea societaria·
- bilanci societari·
- carenza di istruttoria·
- commissario straordinario·
- controllo analogo·
- controllo analogo congiunto·
- deroghe statutarie per società in house·
- eccesso di potere·
- gestione dei rifiuti urbani·
- legittimazione ad agire·
- nomina organi societari·
- patti parasociali·
- patti parasociali nelle società in house·
- regolamento societario·
- statuto societario·
- travisamento·
- violazione art. 11 del d.lgs. n. 175/2016·
- violazione art. 141 del d.lgs. n. 267/2000·
- violazione art. 147 quater del d.lgs. n. 267/2000·
- violazione art. 16 del d.lgs. n. 175/2016·
- violazione art. 192 del d.lgs. n. 50/2016·
- violazione art. 21 del d.lgs. n. 175/2016·
- violazione art. 34 comma 20 del d.l. n. 179/2012·
- violazione art. 3 bis comma 1 bis del d.l. n. 138/2011·
- violazione art. 3 della legge n. 241/1990·
- violazione art. 42 del d.lgs. n. 267/2000·
- violazione art. 5 del d.lgs. n. 50/2016