Cass. civ., SS.UU., sentenza 12/06/2018, n. 15343

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Sul provvedimento

Citazione :
Cass. civ., SS.UU., sentenza 12/06/2018, n. 15343
Giurisdizione : Corte di Cassazione
Numero : 15343
Data del deposito : 12 giugno 2018
Fonte ufficiale :

Testo completo

nunciato la seguente SENTENZA sul ricorso 15120-2016 proposto da: C D R, in persona del Sindaco pro tempore, elettivamente domiciliato in ROMA,

VIA FRANCESCO DENZA

20, presso lo studio dell'avvocato ANTONELLA D'ANDREA, rappresentato e difeso dagli avvocati GIUSEPPE INNOCENTI e BATTISTA PIAZZESE;

- ricorrente -

R.G. n. 15120/16

contro

DI M C, GIURDANELLA VINCENZO, GENNUSO C, C R, P F, elettivamente domiciliati in ROMA,

VIA PAOLA FALCONIERI

110, presso lo studio dell'avvocato S C, rappresentati e difesi dall'avvocato G G;
- controrícorrenti - avverso la sentenza n. 47/2016 del CONSIGLIO DI GIUSTIZIA AMMINISTRATIVA PER LA REGIONE SICILIANA - PALERMO, depositata il 18/02/2016. Udita la relazione della causa svolta nella pubblica udienza del 13/03/2018 dal Presidente A M;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale R F G, che ha concluso per l'inammissibilità, in subordine rigetto del ricorso;
uditi gli avvocati B P, G I e G G.

FATTI DI CAUSA

1. Con sentenza pubblicata il 18.2.2016 il Consiglio di Giustizia amministrativa per la Regione siciliana, pronunciando in sede di ottemperanza sull'appello proposto dal Comune di Rosolini (SR) nei confronti di C D M, V G, C G, R C e F P contro la sentenza n. 2602/14 del

TAR

Catania, stabiliva che l'indennità di occupazione dei fondi (di proprietà dei suddetti) oggetto di acquisizione ai sensi dell'art. 42-bis d.P.R. n. 327/01 da parte del suddetto Comune dovesse decorrere R.G. n. 15120/16 dalla data di scadenza del termine di efficacia della dichiarazione di pubblica utilità (contenuta nell'ordinanza n. 40/09, sempre del Comune di Rosolini, che aveva disposto l'espropriazione dei terreni degli interessati) anziché da quella di immissione in possesso intervenuta in forza del decreto di occupazione d'urgenza delle aree.

2. Ciò i giudici del gravame statuivano previo rigetto dell'eccepita carenza di giurisdizione del giudice amministrativo.

3. Per la cassazione della sentenza ricorre il Comune di Rosolini affidandosi a due motivi.

4. C D M, V G, C G, R C e F P resistono con unico controricorso.

5. Le parti depositano memoria ex art. 378 cod. proc. civ.

RAGIONI DELLA DECISIONE

1.1. Il primo motivo di ricorso denuncia eccesso di potere giurisdizionale, violazione dei limiti esterni della giurisdizione del giudice amministrativo, nonché violazione degli artt. 112, 113, 114 e 133, comma 1, lett. g), d.lgs. n. 104 del 2010 e dell'art. 53 d.P.R. n. 327/01, per avere la sentenza impugnata ravvisato la giurisdizione del giudice amministrativo nonostante che, non essendovi contestazione alcuna circa la scelta dell'amministrazione di procedere ad acquisizione sanante ex art. 42-bis d.P.R. n. 327/01, ma soltanto contestazione sul quantum delle indennità offerte dal Comune di Rosolini, la controversia appartenesse alla cognizione del giudice ordinario ex art. 53 cit., in forza del quale «Resta ferma la giurisdizione del giudice ordinario per le controversie riguardanti la R.G. n. 15120/16 determinazione e la corresponsione delle indennità in conseguenza dell'adozione di atti di natura espropriativa o ablativa.».

1.2. Il secondo motivo denuncia eccesso di potere giurisdizionale per sconfinamento dai limiti esterni della giurisdizione del giudice amministrativo per invasione della sfera di attività riservata alla pubblica amministrazione, nonché violazione degli artt. 112, 113, 114 e 133, comma 1, lett. g), d.lgs. n. 104 del 2010 e dell'art. 53 d.P.R. n. 327/01, per avere la sentenza impugnata ecceduto dai margini della giurisdizione di ottemperanza nel momento in cui ha ordinato al Comune di Rosolini di eseguire la sentenza ottemperata (vale a dire la sentenza n. 1462/12 del Tar Catania che, annullata l'ordinanza n. 40/09 del Comune di Rosolini, aveva ordinato all'amministrazione di restituire ai legittimi proprietari i beni occupati e a risarcire loro il danno da occupazione illegittima o, in alternativa, di procedere all'acquisizione sanante delle aree ai sensi dell'art. 42-bis) secondo le indicazioni contenute nella relazione di verificazione: in tal modo - sostiene l'amministrazione ricorrente - il giudice amministrativo ha inciso sul contenuto stesso dei provvedimenti ex art. 42-bis cit., di fatto modificandoli senza, però, disporne l'annullamento.
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