Cass. pen., sez. IV, sentenza 18/10/2022, n. 39130

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Sul provvedimento

Citazione :
Cass. pen., sez. IV, sentenza 18/10/2022, n. 39130
Giurisdizione : Corte di Cassazione
Numero : 39130
Data del deposito : 18 ottobre 2022
Fonte ufficiale :

Testo completo

la seguente SENTENZA sul ricorso proposto da: LA SI nato il [...] avverso la sentenza del 09/12/2021 della CORTE APPELLO di GENOVAvisti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere VINCENZO PEZZELLA;
Lette le conclusioni scritte per l'udienza senza discussione orale (art. 23 co. 8 dl. 137/2020 conv. dalla I. n. 176/2020, come prorogato ex art. 16 d.l. 228/21 conv. con modif. dalla 1.15/22), del P.G., in persona del Sost. Proc. Gen. Ferdinando Lignola, che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso.

RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO

1. La Corte di Appello di Genova, pronunciando nei confronti dell'odierno ri- corrente LA Besian, con sentenza del 9/12/2021, confermava la sentenza emessa Tribunale di Genova del 30/4/2019 che, all'esito di giudizio abbreviato, ritenuta la continuazione tra gli stessi (reato più grave sub 1), concessegli le atte- nuanti generiche ed operata la riduzione per la scelta del rito lo aveva condannato alla pena dell'arresto per mesi sette e dell'ammenda per euro 3500,00 oltre al pagamento delle spese processuali, con la í>anzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida per due anni: 1) per il reato di cui all'art. 186 co. 7 D.Ivo 30/04/92 n. 285 perché, dopo aver provocato un incidente stradale, percorrendo via Buranello in direzione po- nente alla guida della propria autovettura Alfa Romeo 147 targata DG i 29RK. consistito nel tamponamento dell'autovettura Fiat Panda targal:a DKL532DT che lo precedeva, essendo in condizioni tali da far ritenere che si trovasse in stato di alterazione psicofisica derivante dall'influenza di alcool, rifiutava di sottoporsi all'accertamento richiesto dalla polizia giudiziaria volto a stabilire il tasso alcolime- trico. In Genova via G. Buranello il 20/8/2017 ore 05.10 2) per il reato di cui all'art. 116 D.Ivo 30/04/92 n. 285 perc:hé, inseguito all'in- cidente stradale sopra descritto guidava l'autovettura Alfa 147 targata DG12ORK senza avere conseguito la patente di guida con reiterazione dell'illecito nel biennio;
precedente contestazione della sanzione amministrativa per guida senza patente avvenuta in Genova Piazza dei Minolli il 14/06/2016 da parte degli agenti della Polizia municipale di Genova. In Genova via G. Buranello il 20/8/2017 ore:05.10. 2. Avverso tale provvedimento ha proposto ricorso per Cassazione, a mezzo del proprio difensore di fiducia, LA Besian, deducendo i motivi di seguito enun- ciati nei limiti strettamente necessari per la motivazione, come disposto dall'art. 173, comma 1, disp. att., cod. proc. pen. Con un primo motivo il ricorrente lamenta violazione di legge e vizio di mo- tivazione in punto di mancato riconoscimento del vincolo della continuazione con altre due sentenze passate in giudicato. Il difensore ricorrente ricorda che, con comunicazione tempestivamente de- positata a mezzo pec in data 29/11/2021, che allega, il difensore dell'imputato oltre a presentare le proprie conclusioni scritte per il procedimento di appello ebbe a depositare, altresì, contestuale istanza di continuazione rispetto ad altre due sentenze passate in giudicato (una in particolare successiva all'atto di appello) per fatti coevi come tempi di commissione e certamente riguardanti reati della stessa natura (violazioni del codice della strada con particolare riferimento alla guida senza patente).La Corte di Appello -ipotizza il ricorrente senza aver visionato l'istanza del difensore- nella propria motivazione ometteva ogni valutazione sull'istanza del di- fensore. Ricorda il ricorrente che il giudice della cognizione può riconoscere d'ufficio la continuazione tra il reato rimesso alla sua cognizione e altro per cui l'imputato ha riportato in precedenza condanna divenuta definitiva (Sez. 1, 24/01/2017). Ed è a maggior ragione altrettanto pacifico che il giudicato si possa formare in relazione alle questioni decise dal giudice anche in ordine a quelle sentenze passate in giu- dicato che sono state devolute alla sua cognizione. Il ricorrente richiama il dictum di Sez. 2, n. 37379 del 18/11/2020, Rv. 280424 secondo cui il riconoscimento del vincolo della continuazione fra reati da giudicare e reati già giudicati con sentenza definitiva, può essere richiesto per la prima volta anche nel corso della discussione orale del giudizio di appello, soltanto se la sentenza relativa ai fatti già giudicati sia divenuta definitiva doreo la presen- tazione dei motivi di appello (Sez. 1, n. 9997 del 1986, Rv. 176698). Nel caso di specie questo requisito era pienamente rispettato essendo la de- finitività della seconda sentenza richiesta in continuazione intervenuta dopo la pre- sentazione dell'atto di appello (sentenza di cui era chiesta la continuazione defini- tiva il 10/6/2021 - atto di appello depositato il 20/5/2019). Non solo, come si evince dall'allegata documentazione il difensore forniva alla Corte territoriale entrambi i provvedimenti definitivi su cui

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