CGARS, sez. I, sentenza 2021-04-19, n. 202100333

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Sul provvedimento

Citazione :
CGARS, sez. I, sentenza 2021-04-19, n. 202100333
Giurisdizione : Consiglio Di Giustizia Amministrativa per la Regione siciliana
Numero : 202100333
Data del deposito : 19 aprile 2021
Fonte ufficiale :

Testo completo

Pubblicato il 19/04/2021

N. 00333/2021REG.PROV.COLL.

N. 01048/2020 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il CONSIGLIO DI GIUSTIZIA AMMINISTRATIVA PER LA REGIONE SICILIANA

Sezione giurisdizionale

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso in appello numero di registro generale 1048 del 2020, proposto da
M D G, A B, A F, F D C, S F, rappresentati e difesi dall'avvocato D S, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;



contro

Comune di Catania, in persona del Sindaco pro-tempore , rappresentato e difeso dall'avvocato S A M, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;
Regione Siciliana - Soprintendenza per i Beni Culturali ed Ambientali di Catania, Ufficio Genio Civile Catania, Conferenza di Servizi ex art. 11 O.M. n. 3050/20 in persona del Presidente pro-tempore , rappresentati e difesi dall'Avvocatura Distrettuale dello Stato, domiciliataria ex lege in Palermo, via Valerio Villareale, 6;



per la riforma

della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia, Sezione staccata di Catania (Sezione Quarta) n. 2024/2020, resa tra le parti, concernente questione di giurisdizione relativa ad autorizzazione ed emissione buono contributo integrativo per la ricostruzione e riparazione di edifici;

Visti il ricorso in appello e i relativi allegati;

Visti gli atti di costituzione in giudizio del Comune di Catania e della Regione Siciliana - Soprintendenza per i Beni Culturali ed Ambientali di Catania e di Ufficio Genio Civile Catania e della Conferenza di Servizi ex art. 11 O.M. n. 3050/20;

Visti tutti gli atti della causa;

Relatore nella camera di consiglio del giorno 15 aprile 2021 tenuta da remoto ai sensi dell’art.4, d.l. n. 28/2020 e dell’art. 25, d.l. n. 137/2020 il Cons. R P; udito l'avvocato D S e vista la richiesta di passaggio in decisione senza discussione presentata dall'Avvocatura dello Stato con nota di carattere generale a firma dell’Avvocato distrettuale del 2 febbraio 2021;

Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue.



FATTO e DIRITTO

M D G, A B, A F, F D C e S F impugnavano dinanzi al Tribunale amministrativo regionale per la Sicilia, Sezione staccata di Catania, il provvedimento con cui veniva in parte respinta l’istanza volta ad ottenere un ulteriore contributo di ricostruzione per danni sismici risalenti al dicembre 1990 in relazione ad un immobile storico in proprietà condominiale.

In particolare venivano impugnati i provvedimenti con cui l’Amministrazione aveva chiarito che il vincolo architettonico riguardava esclusivamente una porzione dell’edificio (ovvero subalterni della della particella 9185 del fg. 69 del Catasto del Comune di Catania, terreno annesso al fabbricato e non anche il sub 13, il c.d. piano ammezzato).

Si costituivano in giudizio l’Assessorato regionale dei beni culturali e dell’identità siciliana – Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali di Catania e il Comune di Catania, resistendo al ricorso.

Con la sentenza 5 agosto 2029 n. 2024 il giudice di primo grado dichiarava il ricorso inammissibile per difetto di giurisdizione del giudice amministrativo, in quanto con le censure sollevate si mirava al soddisfacimento di un diritto soggettivo, ossia quello all’ottenimento del contributo spettante ex lege a chi avesse subito danni collegati al sisma del 1990.

Non venivano in rilievo valutazioni di natura discrezionale espresse dall’amministrazione, ma solo la verifica dei presupposti che facevano sorgere il diritto all’accesso al contributo, dunque il semplice riscontro delle condizioni predeterminate dalla legge per accedere al contributo e per determinarne il quantum , situazione giuridica tipica di diritto soggettivo, conoscibile dal giudice ordinario.

Il T.A.R. richiamava il costante orientamento giurisprudenziale per il quale, a proposito di normative attributive di analoghi benefici riferiti agli eventi sismici, il diritto dei privati destinatari trova la propria fonte direttamente nella legge in quanto attributiva di una posizione di diritto soggettivo, rispetto ai quali non residua in capo

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