Consiglio di Stato, sez. V, sentenza 2022-11-10, n. 202209850
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Testo completo
Pubblicato il 10/11/2022
N. 09850/2022REG.PROV.COLL.
N. 01000/2016 REG.RIC.
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Consiglio di Stato
in sede giurisdizionale (Sezione Quinta)
ha pronunciato la presente
SENTENZA
sul ricorso numero di registro generale 1000 del 2016, proposto da
Di per di S.r.l., in persona del legale rappresentante pro tempore , rappresentata e difesa dagli avvocati Federico Gaffuri, Gianfranco Gaffuri e Gabriele Pafundi, con domicilio eletto presso lo studio Gabriele Pafundi in Roma, via Tagliamento, 14;
contro
Roma Capitale, in persona del legale rappresentante pro tempore , rappresentato e difeso dall'avvocato Sergio Siracusa, domiciliatario ex lege in Roma, via del Tempio di Giove, 21;
per la riforma
della sentenza del Tribunale amministrativo regionale per il Lazio (Sezione Seconda) n. 10876 del 2015, resa tra le parti.
Visti il ricorso in appello e i relativi allegati;
Visto l'atto di costituzione in giudizio di Roma Capitale;
Visti tutti gli atti della causa;
Relatore nell'udienza del giorno 18 ottobre 2022 il Cons. Elena Quadri e udito per le parti l’avvocato Gaffuri in collegamento da remoto.
Ai sensi dell’art. 87, comma 4-bis c.p.a. e dell’art. 13-quater disp. att. c.p.a. (articolo aggiunto dall’art. 17, comma 7, d.l. 9 giugno 2021, n. 80, convertito, con modificazioni, dalla l. 6 agosto 2021, n. 113.), preso atto del deposito delle note di passaggio in decisione, è data la presenza dell'avvocato Siracusa;
Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue.
FATTO
La Società DI PER DI s.r.l. ha impugnato il provvedimento prot. n. 104477 del 23 luglio 2014 adottato da Roma Capitale, Municipio Roma I Centro, Unità Organizzativa Amministrativa, Ufficio Commercio e Artigianato, dichiarativo dell’inefficacia della SCIA CA/78869/2014 e inibitorio dell’attività commerciale avviata dalla predetta società in forza di tale dichiarazione nel locale sito in via V.E. Orlando 92-03, in cui dal 1996 veniva esercitata la vendita nel settore merceologico non alimentare.
Il Tribunale amministrativo regionale per il Lazio ha respinto il ricorso con sentenza del 19 agosto 2015, n. 10876, appellata dalla Società DI PER DI S.r.l. per i seguenti motivi di gravame:
I. error in iudicando ; erroneità della sentenza nella parte in cui si è limitata ad affermare la compatibilità della delibera del C.C. di Roma del 6 febbraio 2006 n. 36 con le norme costituzionali e di rango primario in materia di libera iniziativa economica privata sulla base di un determinato orientamento giurisprudenziale, non in grado di confutare le plurime argomentazioni presentate sul punto con il ricorso di primo grado;
II. error in iudicando ; erroneità della sentenza nella parte in cui non ha ritenuto illegittimo il provvedimento dichiarativo dell’inefficacia della SCIA con riferimento alla attività di vendita di prodotti di profumeria e cosmesi, rientrando nel medesimo settore merceologico dell’attività in precedenza condotta nei medesimi locali;
Roma Capitale si è costituita per resistere all’appello.
Successivamente le parti hanno depositato memorie a sostegno delle rispettive conclusioni.
All’udienza del 18 ottobre 2022 l’appello è stato trattenuto in decisione.
DIRITTO
Giunge in decisione l’appello proposto dalla Società DI PER DI s.r.l. contro la sentenza del Tribunale amministrativo regionale per il Lazio del 19 agosto 2015, n. 10876 che ha respinto il ricorso per l’annullamento o declaratoria di nullità del provvedimento prot. CA/104477/2014 dichiarativo dell’inefficacia della SCIA CA/78869/14 e inibitorio dell’attività commerciale avviata dalla predetta società in forza di tale dichiarazione; del presupposto art. 6, comma 2, della deliberazione del Consiglio comunale di Roma