Consiglio di Stato, sez. II, sentenza 2024-07-09, n. 202406133

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Sul provvedimento

Citazione :
Consiglio di Stato, sez. II, sentenza 2024-07-09, n. 202406133
Giurisdizione : Consiglio di Stato
Numero : 202406133
Data del deposito : 9 luglio 2024
Fonte ufficiale :

Testo completo

Pubblicato il 09/07/2024

N. 06133/2024REG.PROV.COLL.

N. 07962/2020 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 7962 del 2020, proposto da
-OMISSIS- S.r.l. - in Liquidazione, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dagli avvocati P C, L Z, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio L Z in Roma, viale di Valle Aurelia 73;



contro

Citta' Metropolitana di Roma Capitale, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato S B, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;
Autorita' di Bacino Distrettuale dell'Appennino Centrale, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliataria ex lege in Roma, via dei Portoghesi, 12;
Regione Lazio, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato Teresa Chieppa, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;



per la riforma

della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio (Sezione Seconda) n. 08415/2020, resa tra le parti, per l’annullamento,

della sentenza del Tar Lazio – Sede di Roma, N. 08415/2020 Reg. Prov. Coll., pubblicata in data 20.07.2020 e comunicata in pari data (doc. A), con cui è stato respinto il ricorso N. 16158/2019 Reg. Ric., proposto dalla D.T.V. di -OMISSIS- s.r.l. – in liquidazione, per l'annullamento degli atti e provvedimenti di seguito riportati e con contestuale domanda di risarcimento del danno (doc. B):

- determinazione dirigenziale R.U. 3974 del 14.10.2019, assunta dalla Città Metropolitana di Roma Capitale, Dipartimento IV “Tutela e Valorizzazione Ambientale”, Servizio 1 “Gestione Rifiuti”, avente ad oggetto “Diniego di rinnovo dell'autorizzazione per l'attività di stoccaggio e trattamento rifiuti speciali non pericolosi per l'impianto sito in Vicolo Pian Due Torri n. 60, Comune di Roma (RM) della DTV srl di -OMISSIS- rilasciata ai sensi dell'art. 208 del D.lgs. 152/06 dal Commissario Delegato per l'emergenza ambientale nel territorio della Regione Lazio con Decreto n. 284 del 20/12/2004 e successivi rinnovi”, comunicata a mezzo pec in pari data (doc. C.1);

- comunicazione di avvio del procedimento di revoca dell'autorizzazione prot. CMRC-2018-0153468 del 29.08.2018, assunta da Città Metropolitana di Roma Capitale (doc. C.2);

- parere dell'Autorità di Bacino prot. n. 4343 del 16.07.2018 (doc. C.3);

- verbale di conferenza di servizi istruttoria del 13.07.2018 (doc. C.4);

- parere dell'Autorità di Bacino prot. n. 7400 del 06.12.2018 (doc. C.5);

- nota di avvio della conferenza di servizi decisoria prot. CMRC-2019-57669 del 05.04.2019 della Città Metropolitana di Roma Capitale (doc. C.6);

- verbale di conferenza di servizi decisoria del 18.06.2019 (doc. C.7);

- parere della Regione Lazio prot. n. 112315 del 19.07.2019 (doc. C.8);

e comunque di ogni altro atto antecedente, conseguente o comunque connesso, anche se non conosciuto, a quelli sopra indicati.


Visti il ricorso in appello e i relativi allegati;

Visti gli atti di costituzione in giudizio di Citta' Metropolitana di Roma Capitale e di Autorita' di Bacino Distrettuale dell'Appennino Centrale e di Regione Lazio;

Visti tutti gli atti della causa;

Visto l'art. 87, comma 4-bis, cod.proc.amm.;

Relatore all'udienza straordinaria di smaltimento dell'arretrato del giorno 3 luglio 2024 il Cons. D P e uditi per le parti gli avvocati come da verbale;

Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue.




FATTO e DIRITTO

1. Con l’odierno appello, ritualmente notificato e depositato il 15.10.20, -OMISSIS- S.R.L. – In Liquidazione (d’ora in avanti, “la società”) ha impugnato la sentenza n. 8415 del 2020 con la quale il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio, Sez. II ha rigettato il ricorso proposto per l’annullamento del provvedimento di revoca dell’autorizzazione in ragione del “mutamento giuridico determinato dall’entrata in vigore delle Norme Tecniche del Piano di bacino del Fiume Tevere” emanato dalla Città Metropolitana con determinazione dirigenziale R.U. 3974 del 14.10.2019.

1.1. In fatto, occorre precisare che la società è stata autorizzata, sin dal 1989, allo svolgimento dell’attività di stoccaggio e trattamento ai fini del recupero di rifiuti speciali non pericolosi (carta e cartone) e di avere ottenuto la proroga di tale autorizzazione sino al 2004, anno in cui la Regione Lazio ha definitivamente approvato il progetto del predetto impianto, con conseguente rilascio dell’autorizzazione ordinaria della durata di cinque anni, ai sensi dell’art. 28, comma 3, del D.lgs. 22/1997, poi sostituito dall’art. 208, del D.lgs. 152/2006. A seguito dell’entrata in vigore del citato D.lgs. n. 152/2006, la D.T.V. è stata nuovamente autorizzata alla prosecuzione dell’attività sino al 2019. Poi, con nota del 28.9.2018, prot. 153468 recante “comunicazione di avvio del procedimento di revoca dell’autorizzazione per il procedimento relativo alla valutazione delle condizioni e dei titoli necessari relativa all’attività di stoccaggio e trattamento rifiuti speciali non pericolosi”, la Città Metropolitana di Roma Capitale, Dipartimento IV “Tutela e Valorizzazione Ambientale”, Servizio 1 – “Gestione Rifiuti”, ha notiziato la ricorrente: di aver ricevuto in data 27.4.2018 dall’Autorità di Bacino del Fiume Tevere la nota prot. n. 71037, con la quale è stato rilevato che “da un primo esame l’ubicazione dell’impianto sembrerebbe ricadere nel contesto pianificatorio di competenza del Corridoio fluviale del Fiume Tevere – fascia AA, come definito nell’ambito del vigente Piano di bacino del Fiume Tevere – V stralcio funzionale per il tratto metropolitano da Castel Giubileo alla foce – P.S.5 (variante) approvato con DPCM 10 aprile 2013 (pubblicato in GURI del 12 agosto 2013)”; di avere, quindi, avviato, con nota prot. 112351 del 5.7.2018, apposita conferenza istruttoria, invitando a parteciparvi l’Autorità di Bacino ed il Comune di Roma; - di avere appreso nel corso della conferenza di servizi, tenutasi in data 13.7.2018, dall’Autorità di Bacino che l’impianto della D.T.V., ricadendo nella fascia AA (zona di massimo deflusso delle piene di riferimento in cui deve essere assicurata la massima officiosità idraulica) del Piano di stralcio per il tratto metropolitano del Tevere da Castel Giubileo alla Foce – PS5, avrebbe dovuto essere assoggettato all’applicazione delle disposizioni ricomprese fra le norme tecniche di attuazione al P.S.5 ed, in particolare, all’art. 20, comma 1, n.t.a., in base al quale nella fascia AA “sono vietate le attività di estrazione di materiale inerte da alvei fluviali, apertura di discariche, deposito di sostanze pericolose e di materiali a cielo aperto e smaltimento di RSU” e, comma 2, ai sensi del quale “per le suddette attività, già autorizzate o concesse alla data di approvazione del P.S.5, gli Enti

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