Consiglio di Stato, sez. V, sentenza 2019-01-07, n. 201900127
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Testo completo
Pubblicato il 07/01/2019
N. 00127/2019REG.PROV.COLL.
N. 05730/2012 REG.RIC.
N. 06298/2012 REG.RIC.
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Consiglio di Stato
in sede giurisdizionale (Sezione Quinta)
ha pronunciato la presente
SENTENZA
sul ricorso numero di registro generale 5730 del 2012, proposto da
De Patre LL S.r.l., in persona del legale rappresentante RO , rappresentata e difesa dall'avvocato Paolo Dell'Anno, con domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via UM Saba, 54 Sc. C
contro
Comune di Notaresco in persona del Sindaco RO , rappresentato e difeso dagli avvocati Pietro Referza, Andrea De Lauretis e Giovanni Sgarlata, con domicilio eletto presso lo studio Antonio Ruggero Bianchi in Roma, via Leonardo Greppi n.77 e l’avvocato Giovanni Sgarlata quale difensore di se stesso
nei confronti
LU Di IO, MA SC, AN MA, RO RC, MI AG, ID AZ, IE AZ, MA GI, DO UC, ANrita PL, NI DI, IC GI, LE RC, AN LI HI, UM RC non costituiti in giudizio;
Regione Abruzzo in persona del Presidente RO , Autorità dei Bacino di Rilievo Regionale dell'Abruzzo e del Bacino Interregionale del Fiume Sangro in persona del legale rappresentante RO , rappresentati e difesi dall'Avvocatura generale dello Stato, domiciliataria ex lege in Roma, via dei Portoghesi, 12
sul ricorso numero di registro generale 6298 del 2012, proposto da
Regione Abruzzo in persona del Presidente RO, Autorità del Bacino di Rilievo Regionale dell'Abruzzo e del Bacino Interregionale del Fiume Sangro, in persona del legale rappresentante RO, rappresentati e difesi dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliataria ex lege in Roma, via dei Portoghesi, 12
contro
Comune di Notaresco in persona del Sindaco RO, rappresentato e difeso dagli avvocati Pietro Referza, Andrea De Lauretis e Giovanni Sgarlata, con domicilio eletto presso lo studio Antonio Ruggero Bianchi in Roma, via Leonardo Greppi n.77 e l’avvocato Giovanni Sgarlata quale difensore di se stesso
nei confronti
De Patre LL S.r.l., LU Di IO, MA SC, AN MA, RO RC, MI AG, ID AZ, IE AZ, MA GI, DO UC, ANrita PL, NI DI, IC GI, LE RC, AN LI HI, UM RC non costituiti in giudizio
per la riforma, in entrambi i ricorsi
della sentenza del T.A.R. Abruzzo, L'Aquila n. 324/2012, resa tra le parti, concernente autorizzazione per la gestione di una discarica per rifiuti speciali non pericolosi
Visti i ricorsi in appello e i relativi allegati;
Visti gli atti di costituzione in giudizio del Comune di Notaresco, di Giovanni Sgarlata, della Regione Abruzzo e della Autorità dei Bacino di Rilievo Regionale dell'Abruzzo e del Bacino Interregionale del Fiume Sangro;
Visti tutti gli atti della causa;
Relatore nell'udienza pubblica del giorno 6 dicembre 2018 il Cons. Raffaele Prosperi e uditi per le parti gli avvocati Dell'anno, e Bianchi per delega di Referza e dello Stato Santoro;
Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue
FATTO e DIRITTO
Con ricorso proposto dinanzi al Tribunale amministrativo dell’Abruzzo il Comune di Notaresco e l’avvocato Giovanni Sgarlata, insediato nella zona dell’intervento controverso, impugnavano l’autorizzazione integrata ambientale n. 4 del 28 luglio 2011 rilasciata dalla Regione Abruzzo in favore della De Patre LL s.r.l. relativa alla gestione di una discarica dei rifiuti speciali non pericolosi sita nella località Irgine, il cui progetto di valutazione di impatto ambientale era stato approvato con decreto n. 4 del 28 settembre 1998 e la costruzione e realizzazione autorizzata dalla Giunta regionale con deliberazione n. 1844 del 13 agosto 1999, quest’ultima impugnata dinanzi al giudice amministrativo con decisione definitiva di rigetto.
Erano intervenuti negli anni seguenti ulteriori provvedimenti amministrativi in ordine a nuovi elaborati progettuali ed al rinnovo dell’autorizzazione regionale e la domanda della De Patre di autorizzazione integrata ambientale; nelle more erano stati accolti in data 30 settembre 2008 due ricorsi straordinari al Presidente della Repubblica avverso la nuova autorizzazione, accoglimento che avevano raccomandato la riconsiderazione complessiva dell’intera vicenda.
Dopo l’acquisizione dei vari pareri tecnici interveniva l’autorizzazione integrata ambientale inizialmente menzionata, la quale veniva appunto impugnata in sintesi per incompetenza dirigenziale, per mancato rispetto dell'obbligo di conformarsi al giudicato scaturente dalla decisione sul ricorso straordinario, per plurime violazioni di legge e svariati profili di eccesso di potere tra le quali il mancato rinnovo della VIA, per la mancata considerazione dei pareri del Genio civile di Teramo dell’Autorità di bacino sulla pericolosità molto elevata dell’area prossima all’intervento dal punto di vista morfologico, per la disapplicazione delle sopravvenute norme urbanistiche comunali.
Si costituivano in giudizio la Società controinteressata e la Regione Abruzzo, le quali ripercorrevano l’intera vicenda e sostenevano entrambe con dovizia di particolari l’infondatezza del ricorso, mentre intervenivano ad arrivando cittadini insediati nella zona interessata dall’intervento.
Con altro ricorso, la De Patre LL impugnava invece il medesimo provvedimento AIA nella parte in cui limitava il novero dei rifiuti speciali non pericolosi conferibili nell'impianto.
Con la sentenza n. 382 del 10 maggio 2012 il Tribunale amministrativo riuniva i ricorsi e procedeva dapprima all’esame del ricorso Comune-Sgarlata volto avverso la realizzazione dell'opera, dando luogo ad una lunga premessa di carattere espositivo sulle vicende che l’avevano