Consiglio di Stato, sez. VI, sentenza 2020-11-24, n. 202007382

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Sul provvedimento

Citazione :
Consiglio di Stato, sez. VI, sentenza 2020-11-24, n. 202007382
Giurisdizione : Consiglio di Stato
Numero : 202007382
Data del deposito : 24 novembre 2020
Fonte ufficiale :

Testo completo

Pubblicato il 24/11/2020

N. 07382/2020REG.PROV.COLL.

N. 03546/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 3546 del 2013, proposto da
Societa' Supercar S.n.c. di Francesco Pulignano & C., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato M F, con domicilio eletto presso lo studio Guido Lenza in Roma, via XX Settembre, 98/E;



contro

Comune di Battipaglia, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato S C, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio Carmine De Vita in Roma, via Gallia n. 122;



nei confronti

Consorzio Asi di Salerno non costituito in giudizio;



per la riforma

della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per la Campania sezione staccata di Salerno (Sezione Prima) n. 01993/2012, resa tra le parti, concernente demolizione tettoia con struttura metallica

Visti il ricorso in appello e i relativi allegati;

Visto l'atto di costituzione in giudizio di Comune di Battipaglia;

Visti tutti gli atti della causa;

Relatore nell'udienza pubblica del giorno 19 novembre 2020 il Cons. Davide Ponte e uditi per le parti gli avvocati M F e Ennio De Vita per delega di S C in collegamento da remoto, ai sensi dell’art. 4, comma 1, Decreto Legge 28 del 30 aprile 2020 e dell'art.25 del Decreto Legge 137 del 28 ottobre 2020;

Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue.



FATTO

Con l’appello in esame la parte odierna appellante impugnava la sentenza n. 1993 del 2012 del Tar Salerno di rigetto dell’originario gravame, proposto dalla stessa parte, al fine di ottenere l’annullamento dei seguenti atti: il provvedimento 11 marzo 2004 n. 203 col quale è stata ordinata la demolizione di una tettoia con struttura metallica realizzata a confine con via Bosco n. 1; il provvedimento del dirigente di reiezione della domanda di condono presentata il 10 dicembre 2004 e degli atti presupposti, ivi inclusa la deliberazione del Comitato direttivo del Consorzio ASI di Salerno 23 gennaio 2009 n. 42.

All’esito del giudizio di prime cure il Tar dichiarava improcedibile il ricorso avverso l’ordine di demolizione e respingeva la restante parte.

Nel ricostruire in fatto e nei documenti la vicenda, parte appellante formulava i seguenti motivi di appello:

- error in iudicando, violazione dell’art. 39 comma 4 l. 724 del 1994 in relazione agli artt. 3, 97 e 117 Cost, nonché diversi profili di eccesso di potere, non trattandosi di vincolo assoluto;

- analoghi vizi per assenza di contrasto con il dm 1404 del

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