Consiglio di Stato, sez. C, parere definitivo 2021-09-30, n. 202101582
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Testo completo
Numero 01582/2021 e data 30/09/2021 Spedizione
REPUBBLICA ITALIANA
Consiglio di Stato
Sezione Consultiva per gli Atti Normativi
Adunanza di Sezione del 21 settembre 2021
OGGETTO:
Ministero dello sviluppo economico – Ufficio legislativo.
Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva (UE) 2018/1808 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 14 novembre 2018, recante modifica della direttiva 2010/13/UE, relativa al coordinamento di determinate disposizioni legislative, regolamentari e amministrative degli Stati membri concernenti la fornitura di servizi di media audiovisivi, in considerazione dell’evoluzione della realtà del mercato;
LA SEZIONE
Vista la nota n. prot. 15572 del 9 agosto 2021, con la quale il Ministero dello sviluppo economico – Ufficio legislativo ha chiesto il parere del Consiglio di Stato sull’affare consultivo in oggetto;
visto il parere interlocutorio n. 1435/2021, reso dalla Sezione nell’Adunanza del 26 agosto 2021;
esaminati gli atti e uditi i relatori, consiglieri Paolo Carpentieri, Giuseppa Carluccio, Paolo Aquilanti, Claudio Tucciarelli, e Luca Di Raimondo;
Premesso
Con nota n. prot. 15572 del 9 agosto 2021, il Ministero dello sviluppo economico – Ufficio legislativo ha chiesto il parere di questo Consiglio di Stato sullo schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva (UE) 2018/1808 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 14 novembre 2018, recante modifica della direttiva 2010/13/UE, relativa al coordinamento di determinate disposizioni legislative, regolamentari e amministrative degli Stati membri concernenti la fornitura di servizi di media audiovisivi, in considerazione dell’evoluzione della realtà del mercato.
Con nota n. prot. 9518 del 7 agosto 2021, la Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per gli affari giuridici e legislativi ha informato che il provvedimento è stato approvato in via preliminare dal Consiglio dei Ministri, nella riunione del 5 agosto 2021, e che è munito del visto del Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato.
Il testo è corredato dalla relazione di accompagnamento sottoscritta dal Ministro, dalla relazione illustrativa, dalla relazione tecnico-finanziaria, dalla relazione di impatto della regolamentazione (AIR), dall’analisi tecnico-normativa (ATN), mentre risultano mancanti le note di concerto del Ministro della giustizia, del Ministro dell'economia e delle finanze, del Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, del Ministro dell’interno, del Ministro della cultura e del Ministro per gli affari regionali e le autonomie.
Il Ministero proponente riferisce che lo schema di decreto legislativo, che si compone di 73 articoli, suddivisi in 9 titoli, recepisce le disposizioni della Direttiva (UE) 2018/1808, provvedendo a riordinare le disposizioni del Testo unico dei servizi media audiovisivi e radiofonici (TUSMAR), di cui al decreto legislativo 31 luglio 2005, n. 177.
La Direttiva citata, approvata il 14 novembre 2018, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea il 28 novembre 2018 ed entrata in vigore il 19 dicembre 2018, ha modificato ed aggiornato la Direttiva 2010/13/UE, relativa al coordinamento di determinate disposizioni legislative, regolamentari e amministrative degli Stati membri, concernenti la fornitura di servizi di media audiovisivi, con l’obiettivo di creare e garantire il corretto funzionamento di un mercato unico digitale dell’Unione europea per i servizi di media audiovisivi, contribuendo contestualmente alla promozione della diversità culturale e fornendo un adeguato livello di protezione dei consumatori, dei minori e delle persone con disabilità.
Il provvedimento normativo all’esame della Sezione sostituisce integralmente il decreto legislativo 31 luglio 2005, n. 177 - Testo unico dei servizi media audiovisivi e radiofonici, che è stato oggetto di numerosi interventi da parte del legislatore con il metodo della novella.
Tra le ventinove modifiche effettuate nel corso degli anni, le più rilevanti sono quelle introdotte con:
- il decreto legge 8 febbraio 2007, n. 8, convertito con modificazioni dalla legge 4 aprile 2007, n. 41, recante disposizioni relative alla tutela dei valori dello sport;
- il decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 44 che, in recepimento della direttiva 2010/13/UE, ha introdotto numerose modifiche in materia di definizioni, pubblicità, sponsorizzazioni e inserimento di prodotti;
- il decreto legislativo 28 giugno 2012, n. 120, che ha apportato alcuni correttivi al decreto legislativo n. 44 del 2010, in materia di tutela dei minori, pubblicità e promozione delle opere audiovisive europee;
- il decreto legislativo 7 dicembre 2017, n. 204, che ha interamente sostituito il Titolo VII del TUSMAR in materia di promozione delle opere italiane ed europee da parte dei fornitori dei servizi di media audiovisivi lineari e non lineari, in tal modo adeguandosi anticipatamente alle previsioni contenute nella nuova Direttiva UE 2018/1808.
Il Ministero proponente riferisce che l’obiettivo che il Governo intende raggiungere è quello di una sistemazione organica della materia, attraverso un provvedimento legislativo che adegui le disposizioni e le definizioni all’evoluzione tecnologica e di mercato, in un quadro complessivo che ha pesantemente risentito della pandemia in atto, dalla quale è nata l’esigenza di approfondite riflessioni sugli effetti economici e sociali della crisi sanitaria sul mercato audiovisivo, in termini di aumento di richiesta e di diversificazione della domanda, e sulle possibili misure di policy e regolamentari, utili ad assicurare la tutela di valori fondamentali, come la democrazia, il pluralismo, la correttezza dell’informazione, il contrasto all’istigazione all’odio e alla violenza ed alla pubblica provocazione ai reati di terrorismo, la tutela della dignità umana e dei minori anche rispetto al gioco d’azzardo on-line ed alla diffusione sulle piattaforme digitali di video prodotti da operatori economici e da privati, la promozione della diversità culturale, l’accessibilità alle piattaforme digitali ed ai servizi connessi alle persone con disabilità.
Il Ministero proponente riferisce, altresì, che l’adozione del provvedimento legislativo in esame si rende necessaria per evitare il rischio, nella misura in cui rimanesse inalterato l’assetto normativo vigente, di esporre lo Stato italiano alla possibile procedura di infrazione, conseguente alla diversità dell’assetto regolamentare interno in materia di servizi di media audiovisivi rispetto a quanto previsto dall’Unione europea.
In questa prospettiva, la delega per l’attuazione della Direttiva (UE) 2018/1808 è stata prevista dall’articolo 3, della legge 22 aprile 2021, n. 53, a mente del quale, oltre ai principi e criteri direttivi generali di cui all’articolo 32, della legge 24 dicembre 2012, n. 234, il legislatore delegato deve ispirarsi ai seguenti principi e criteri direttivi:
“a) riordinare le disposizioni del testo unico dei servizi di media audiovisivi e radiofonici, di cui al decreto legislativo 31luglio 2005, n. 177, attraverso l'emanazione di un nuovo testo unico dei servizi di media digitali con adeguamento delle disposizioni e delle definizioni, comprese quelle relative ai servizi di media audiovisivi, radiofonici e ai servizi di piattaforma per la condivisione di video, alla luce dell'evoluzione tecnologica e di mercato;
b) prevedere misure atte ad assicurare un'adeguata tutela della dignità umana e dei minori in relazione ai contenuti audiovisivi, ivi inclusi i video generati dagli utenti, e alle comunicazioni commerciali da parte delle piattaforme per la condivisione dei video, affidando i relativi compiti, anche di promozione di procedure di auto-regolamentazione e co-regolamentazione, all'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni quale Autorità nazionale di regolamentazione di settore;
c) prevedere specifiche misure a tutela dei consumatori di servizi di media audiovisivi, lineari e non lineari, anche mediante il ricorso a procedure di risoluzione extragiudiziale delle controversie e meccanismi di indennizzo in caso di disservizi, affidando la regolamentazione di tali procedure all'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni;
d) prevedere misure per la promozione delle opere europee, anche nei servizi di media audiovisivi a richiesta e anche attraverso una semplificazione e razionalizzazione delle misure attualmente vigenti,
nonché specifiche misure per la promozione della trasparenza degli assetti proprietari dei fornitori dei servizi di cui alla lettera a);
e) prevedere misure per l'adeguamento delle prescrizioni per le comunicazioni commerciali da applicare anche ai servizi di piattaforma per la condivisione di video e per la revisione dei limiti di affollamento pubblicitario secondo principi di flessibilità, proporzionalità e concorrenzialità;
f) prevedere apposite misure per il contenimento del livello sonoro delle comunicazioni commerciali e dei messaggi trasmessi dalle emittenti radiotelevisive pubbliche e private nonché dai fornitori di contenuti operanti su frequenze terrestri e via satellite, in accordo con le delibere dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni;
g) prevedere che i fornitori di servizi di media, comprese le piattaforme social, forniscano agli utenti informazioni sufficienti in merito a contenuti, anche pubblicitari, che possano nuocere allo sviluppo fisico, mentale o morale dei minori, ivi compreso il divieto di pubblicità relativa al gioco d'azzardo, prevedendo inoltre specifiche misure nei confronti di chi utilizza profili fittizi, di