Consiglio di Stato, sez. VI, sentenza 2010-06-24, n. 201004011

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Sul provvedimento

Citazione :
Consiglio di Stato, sez. VI, sentenza 2010-06-24, n. 201004011
Giurisdizione : Consiglio di Stato
Numero : 201004011
Data del deposito : 24 giugno 2010
Fonte ufficiale :

Testo completo

N. 04396/2009 REG.RIC.

N. 04011/2010 REG.DEC.

N. 04396/2009 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

DECISIONE

Sul ricorso numero di registro generale 4396 del 2009, proposto da:
Ministero per i beni e le attività culturali, in persona del Ministro pt, rappresentato e difeso dall'Avvocatura generale dello Stato presso cui domicilia per legge in Roma, via dei Portoghesi 12;

contro

C I, C R, G G, S C, S A R, A G, B M, rappresentati e difesi dall'avv. G P, con domicilio eletto presso il medesimo difensore in Roma, via Nomentana 76;
e
P P, S M Gabriella, R D, D P G, D L L, G Sandra, Adembri Benedetta, Cassieri Nicoletta, Fiore Maria Grazia, De Spagnolis Marisa, Dolciotti Anna Maria, Curina Renata, Gazzetti Gianfranco, Alessio Arcangelo, n.c.

nei confronti di

Tinè Vincenzo, Cinquantaquattro Teresa Elena, Di Gennaro Francesco, Calandra Elena, De Siena Antonio, Pessina Andrea, Micheletto Egle, Poggiani Keller Raffaella, Minoja Marco Edoardo, La Rocca Luigi, Roffia Elisabetta, Bonomi Simonetta, Baldelli Gabriele, Russo Alfonsina, Campanelli Adele, Moscarini Giovanni Ercole, n.c.;

per la riforma

della sentenza del T.A.R. LAZIO - ROMA: SEZIONE II QUATER n. 3402/2009, resa tra le parti, concernente MANCATA AMMISSIONE PROVA ORALE CONCORSO PUBBLICO A DIECI POSTI DI DIRIGENTE.


Visto il ricorso in appello con i relativi allegati;

Visto l’atto di costituzione in giudizio dei sigg.ri C I, C R, G G, S C, S A R, A G, B M;

Viste le memorie difensive;

Visti tutti gli atti della causa;

Vista l’ordinanza della Sezione 5 giugno 2009, n. 2875;

Relatore nell'udienza pubblica del giorno 4 maggio 2010 il consigliere di Stato Giulio Castriota Scanderbeg e uditi per le parti l'avv. dello Stato Vitale e l'avv. Pallotta;

Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue.


FATTO e DIRITTO

1. Con bando pubblicato sulla G.U.R.I., 4^ serie speciale “Concorsi ed esami”, del 9 marzo 2007, n. 20, il Ministero per i beni e le attività culturali – Direzione generale per gli affari generali, il bilancio, le risorse umane e la formazione – Servizio II, ha indetto un “concorso pubblico, per titoli ed esami, a dieci posti di dirigente, professionalità archeologi, nel ruolo dei dirigenti di seconda fascia” (decreto direttoriale in data 1/3/07). Il concorso pubblico è stato indetto in attuazione dell’art. 2, comma 100, della L. n. 286/06, il quale prevede che “per fronteggiare indifferibili esigenze di funzionamento del sistema museale statale ed al fine di assicurare il corretto svolgimento delle funzioni istituzionali, con particolare riferimento al personale con qualifica dirigenziale, in deroga a quanto previsto dall’art. 1, comma 95, della L. 30 dicembre 2004, n. 311, il Ministero per i beni e le attività culturali è autorizzato ad avviare appositi concorsi pubblici per il reclutamento di un contingente di quaranta unità nella qualifica di dirigente di seconda fascia tramite concorso pubblico per titoli ed esami”.

Con successivo decreto direttoriale del 18 maggio 2007, pubblicato sulla G.U.R.I., 4^ serie speciale del 25 maggio 2007 n. 41, il Ministero ha modificato ed integrato il precedente bando di concorso riaprendo i termini per la presentazione delle domande.

In particolare con il detto decreto direttoriale del 18.5.2007: si richiama il d.P.R. 24 settembre 2004, n. 272 (“Regolamento di disciplina in materia di accesso alla qualifica di dirigente, ai sensi dell'articolo 28, comma 5, del D.Lgs. 30 marzo 2001, n. 165”);
si afferma che “il citato DD 1 marzo 2007 individua, come riferimento normativo per lo svolgimento delle procedure, non già il citato DPR 272/2004 bensì il DPR 9 maggio 1994, n. 487…in quanto disciplinante anche procedure concorsuali per titoli ed esami” e che “il citato DPR 272/2004 possa costituire un riferimento normativo per il concorso di cui sopra, per la parte applicabile, mentre per quanto riguarda la valutazione dei titoli debba continuare a trovare applicazione il citato DPR 487/1994”;
si determina che “La commissione esaminatrice del concorso verrà nominata con successivo decreto, con l’osservanza delle disposizioni di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 272/2004 citato nelle premesse” (così sostituendo l’art. 4 del bando del 1° marzo 2007).

2. Con decreto direttoriale del 20 settembre 2007 sono stati quindi nominati i componenti della Commissione esaminatrice, individuando, quali componenti titolari, l’Avvocato dello Stato V V O (presidente), il Prof. G S (Preside della Facoltà di Lettere presso l’Università di Bologna), la Prof.ssa A R (Docente di Archeologia presso l’Università di Roma Tor Vergata), la Dott.ssa Anna Maria Reggiani (Direttore Regionale dell’Abruzzo), la Dott.ssa Anna Gallina Zevi (Dirigente Archeologo di seconda fascia in quiescenza) e, quali componenti supplenti, il Dott. Maurizio Fallace (Direttore generale degli Archivi;
presidente), il Dott. Giuseppe Proietti (Segretario Generale), la Dott.ssa Maria Rosaria Salvatore (Dirigente Archeologo di seconda fascia, Soprintendente per i Beni Archeologici di Perugia), il Dott. Angelo B (Dirigente Archeologo di seconda fascia, Soprintendente per i Beni Archeologici di Roma), la Dott.ssa Fulvia Lo Schiavo (Dirigente Archeologo di seconda fascia, Soprintendente per i Beni Archeologici di Firenze) e, quale segretaria, la Dott.sa Anna Maria Scoppola (Direttore Coordinatore in servizio presso la Direzione generale per gli affari generali, il bilancio, le risorse umane e la formazione – Servizio I).

Con nota del 16/10/08, la componente dott.ssa Gallina Zevi ha rinunciato all’incarico. Con decreto direttoriale del 17 ottobre 2007, il Direttore generale ha nominato in sua sostituzione come componente effettivo della commissione esaminatrice, la dott.ssa Maria Antonietta Fugazzola (Dirigente Archeologo di seconda fascia del Museo Nazionale Preistorico ed Etnografico “L. Pigorini” di Roma).

3. Le dott.sse C I, C R, G G, S C, S A R, A G, B M (e altri ventuno, sette dei quali hanno rinunciato al ricorso, come dato atto, in sentenza dai primi giudici, mentre gli altri non hanno in questa sede proposto impugnativa), con ricorso n. 6403 del 2007 proposto al TAR per il Lazio, hanno chiesto l’annullamento: del bando indetto con D.M. 1/3/07, pubblicato sulla G.U. n. 20 del 9/3/07 per un concorso pubblico per titoli ed esami a dieci posti di dirigente professionalità archeologi nel ruolo dei dirigenti di seconda fascia del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, così come integrato con D.D. 18/5/07 pubblicato sulla G.U. n. 41 del 25/5/07;
di tutti gli atti relativi alle operazioni del concorso stesso e segnatamente del D.D. 20/9/07 di nomina dei componenti della Commissione esaminatrice e del successivo atto 16/10/07 che ne reintegra la composizione, della valutazione delle prove scritte di tutti i ricorrenti e della conseguente graduatoria, della valutazione dei titoli di tutti i concorrenti, dei verbali redatti dalla commissione, della graduatoria finale del concorso e del D.D. 2/10/08 che l’ha approvata, nonché di ogni atto presupposto, connesso e consequenziale (atti impugnati con i motivi aggiunti).

4. Il TAR, con sentenza n. 3402 del 2009, ha accolto il ricorso ed annullato tutti gli atti del procedimento, ivi compresa la graduatoria. Ha compensato tra le parti le spese del giudizio.

5. Con l’appello in epigrafe è chiesto l’annullamento della sentenza di primo grado con domanda cautelare di sospensione della sua efficacia.

La domanda cautelare è stata accolta con ordinanza 5 giugno 2009, n. 2875.

La parti hanno depositato memorie difensive.

All’udienza del 4 maggio 2010 la causa è stata trattenuta per la decisione.

6. Nella sentenza di primo grado si richiama anzitutto la previsione dell’art. 4 del d.P.R. n. 272 del 2004, per cui “1. La commissione esaminatrice del concorso è nominata con decreto dell'Organo di governo dell'amministrazione che indice il concorso, ed è composta da un numero dispari di membri, di cui uno con funzioni di presidente.

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