Consiglio di Stato, sez. VII, sentenza 2024-01-26, n. 202400815
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Testo completo
Pubblicato il 26/01/2024
N. 00815/2024REG.PROV.COLL.
N. 08894/2023 REG.RIC.
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Consiglio di Stato
in sede giurisdizionale (Sezione Settima)
ha pronunciato la presente
SENTENZA
sul ricorso numero di registro generale 8894 del 2023, proposto dalla S.r.l. Società Covo dei Saraceni dei F.lli Savino, in persona del legale rappresentante pro tempore , rappresentato e difeso dall'avvocato Vincenza Gentilcore, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;
contro
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, in persona del Ministro pro tempore , l’Agenzia del Demanio, in persona del Direttore pro tempore , l’Agenzia del Demanio - Direzione Regionale Campania, in persona del Direttore Regionale pro tempore , la Capitaneria di Porto di Salerno, in persona del Comandante pro tempore , rappresentati e difesi dall'Avvocatura generale dello Stato, domiciliata in Roma, via dei Portoghesi, 12;
per l’ottemperanza
della sentenza del Consiglio di Stato, Sezione IV, n. 335/2015 e la declaratoria di nullità dei provvedimenti emanati in sua esecuzione
Visti il ricorso per l’ottemperanza e i relativi allegati;
Visto l’atto di costituzione in giudizio del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, dell’Agenzia del Demanio, dell’Agenzia del Demanio - Direzione Regionale Campania e della Capitaneria di Porto di Salerno;
Visti tutti gli atti della causa;
Relatore nella camera di consiglio del giorno 23 gennaio 2024 il Cons. Daniela Di Carlo e uditi l’avvocato Eduardo de Ruggiero, su delega dell'avvocato Vincenza Gentilcore, e l'avvocato dello Stato Alessandro Iacoangeli;
Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue.
FATTO e DIRITTO
1. La Società Covo dei Saraceni agisce ai sensi dell’art. 112 c.p.a. per l’ottemperanza della sentenza n. 335 del 26 gennaio 2015 con la quale il Consiglio di Stato, Sezione VI, ha a sua volta ottemperato al d.P.R. dell’11 giugno 2010, con il quale, in conformità del parere n. 1852/2010 reso dal Consiglio di Stato, è stato accolto il ricorso straordinario e di conseguenza annullato il diniego espresso dalla Capitaneria di Porto di Salerno sull'istanza di acquisto, previa sdemanializzazione, di un’area facente parte del demanio marittimo in Comune di Positano, estesa per circa 110 mq sul litorale della cd. spiaggia grande, a suo tempo presentata dalla società ricorrente avendovi realizzato sopra un fabbricato facente parte del più ampio compendio immobiliare alberghiero dalla stessa gestito.
2. La società ricorrente chiede, inoltre, che sia dichiarata la nullità, ai sensi dell'art. 31, comma 4, c.p.a., ovvero, in subordine, che ne sia pronunciato l’annullamento, delle note successivamente emanate dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti - Dipartimento per la Mobilità Sostenibile, Direzione Generale per la Vigilanza sulle Autorità di Sistema Portuale, il trasporto marittimo e per vie d'acqua interne, dall’Agenzia del Demanio, Direzione governo del patrimonio – Patrimonio e beni demaniali di Roma, e dalla Capitaneria di Porto di Salerno, nella parte in cui si è inteso estendere l’istruttoria, nel rinnovato procedimento sull’istanza di acquisto previa sdemanializzazione del tratto di spieggia di interesse della società ricorrente, all’accertamento dello stato dei luoghi sotto il profilo della sussistenza del vincolo idrogeologico e sotto l’aspetto dell’interesse culturale, paesaggistico e ambientale dell’area, a fine richiedendo il relativo parere di competenza all’Autorità di bacino e alla Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio.
3. Le Amministrazioni intimate hanno insistito affinché il ricorso sia dichiarato inammissibile o venga respinto.
4. All’udienza in camera di consiglio del 23 gennaio 2024, la causa è passata in decisione.
5. Il ricorso per l’ottemperanza è fondato solo nei sensi che di seguito si esporranno, mentre per la restante parte va dichiarato inammissibile.
6. In particolare, il ricorso è fondato nella parte in cui lamenta la perdurante inottemperanza serbata dall’Agenzia del Demanio rispetto al giudicato di annullamento recato dal d.P.R. dell’11 giugno 2010, già peraltro oggetto di una precedente sentenza di ottemperanza resa da questo Consiglio di Stato, Sezione VI, con la sentenza n. 335/2015.
Più nel dettaglio, era accaduto che con il succitato decreto del Presidente della Repubblica, reso in conformità del parere n. 1852/2010 reso dal Consiglio di Stato, erano state accolte le censure di difetto di istruttoria e di mancanza di motivazione avverso il diniego dell’istanza di acquisto di un’area demaniale, previa sua sdemanializzazione, presentata dalla odierna ricorrente su un tratto di lido sito in Comune di Positano, ove la medesima aveva realizzato delle opere inamovibili.
L’annullamento si era incentrato sui riscontrati difetti istruttori e di motivazione, con la conseguenza che la società ricorrente aveva ottenuto che le Amministrazioni coinvolte nel procedimento si