TAR Salerno, sez. II, sentenza breve 2020-10-15, n. 202001425

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Sul provvedimento

Citazione :
TAR Salerno, sez. II, sentenza breve 2020-10-15, n. 202001425
Giurisdizione : Tribunale amministrativo regionale - Salerno
Numero : 202001425
Data del deposito : 15 ottobre 2020
Fonte ufficiale :

Testo completo

Pubblicato il 15/10/2020

N. 01425/2020 REG.PROV.COLL.

N. 01092/2020 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

sezione staccata di Salerno (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 1092 del 2020, proposto da:
G A, rappresentato e difeso dagli avvocati V G e U S, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Amalfi, in persona del legale rappresentante pro tempore, non costituito in giudizio;

per l'annullamento

previa sospensione

dell’ordinanza di demolizione n. 07/UD/2020 del 30.06.2020 disposta dal Comune di Amalfi.


Visti il ricorso e i relativi allegati;

Visti tutti gli atti della causa;

Relatore nella camera di consiglio del giorno 14 ottobre 2020 il dott. Igor Nobile e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale;

Sentite le stesse parti ai sensi dell'art. 60 cod. proc. amm.;

Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue.


FATTO e DIRITTO

Premesso che:

- con ricorso notificato al Comune di Amalfi (Sa) il 15.9.2020 a mezzo pec, ritualmente depositato in pari data, il ricorrente ha richiesto a questo Tribunale di annullare, previa sospensione cautelare:

-il provvedimento prot. n. 8128 del 30.06.2020 (ordinanza n. 07/UD/2020 – R.G. Ord. n. 10), notificato in data 04.07.2020, con il quale il Responsabile del Settore Urbanistica e Demanio del Comune di Amalfi ha ingiunto al ricorrente la demolizione di un box pertinenziale, realizzato in difformità della Licenza Edilizia n. 3346/1963 e del parere della Soprintendenza n. 11543 del 3.11.1962, rilasciati per la costruzione del complesso edilizio denominato “Parco Mena” di Via Maestra dei Villaggi in Amalfi;

-la relazione prot. n. 4118 del 13.03.2020, relativa al sopralluogo effettuato in data 6.12.2019 dal Responsabile del Settore Urbanistica e Demanio del Comune di Amalfi, finalizzato alla verifica della conformità urbanistico-edilizia e paesaggistica dei fabbricati denominati “Palazzina 1” e “Palazzina 2” afferenti il complesso immobiliare ad uso abitativo denominato “Parco Mena”;

-ove e per quanto occorra la relazione prot. n. 10217 del 19.07.2019, a firma del Responsabile del Settore Urbanistica e Demanio del Comune di Amalfi, di riscontro alle richieste pervenute dal Comando Stazione dei Carabinieri di Amalfi al fine di verificare lo stato dei luoghi afferenti il Condominio Parco Mena;

-ove e per quanto occorra la relazione di sopralluogo del 21.10.2019, a firma del Responsabile del Settore Urbanistica e Demanio del Comune di Amalfi, riguardante la verifica dell’ottemperanza all’ordinanza sindacale di Pubblica Incolumità n. 2/2019 – prot. n. 9798 del 17.07.2019;

-ove e per quanto occorra l’ordinanza sindacale di Pubblica Incolumità n. 2/2019 – prot. n. 9798 del 17.07.2019;

-tutti gli atti presupposti, anche istruttori, non conosciuti, ivi compresi eventuali atti di accertamento dell’Ufficio Tecnico del Comune di Amalfi;

-tutti gli atti connessi e consequenziali;

- il Comune di Amalfi, con l’ordinanza summenzionata, ha ingiunto, ai sensi dell’art.31 D.p.r. n.380/2001, la demolizione dell’opera abusiva, come sopra descritta, realizzata nella consistenza immobiliare ubicata in Amalfi, via Maestra dei Villaggi n.30, all’interno del complesso immobiliare denominato “Parco Mena”, di proprietà del ricorrente;

- il ricorrente ha depositato in giudizio, in data 8.10.2020, l’istanza, ex art.146 D.Lgs.n.42/2004, integrativa rispetto a quella già presentata il 10.11.1964, per l’accertamento postumo in via ordinaria della compatibilità paesaggistica relativa al contestato abuso, trasmessa al Comune di Amalfi a mezzo pec il 30.9.2020;

Visti i motivi di ricorso, che censurano il provvedimento impugnato sotto molteplici profili, formali e sostanziali, come meglio articolati e rappresentati nel ricorso introduttivo;

Ritenuto che il ricorso è manifestamente improcedibile e che sussistono dunque i presupposti per la sua definizione in forma semplificata, per le assorbenti ragioni di seguito rappresentate:

- come evidenziato da recente giurisprudenza (cfr., quam multis, Tar Salerno, sez. II, sentenze nn.779/2020 e 1221/2020), l’avvenuta presentazione dell’istanza volta alla sanatoria degli abusi edilizi rende improcedibile il ricorso incardinato avverso la demolizione, per difetto di interesse, in quanto l’avvenuta presentazione dell’istanza rende temporaneamente inefficace e ineseguibile l’ordinanza demolitoria impugnata. Tale principio può essere applicato, stante l’identità di ratio, tanto in relazione alle istanze ex art.36 D.p.r. n.380/2001 (compatibilità urbanistico-edilizia) che in riferimento alle istanze di compatibilità paesaggistica ex art.146 e ss. D.Lgs.n.42/2004;

Considerato che quanto sopra evidenziato non priva comunque l’odierno ricorrente di adeguati strumenti di tutela, in quanto lo stesso potrà:

-impugnare l’eventuale sopravvenuto diniego dell’istanza de qua;

-in caso di diniego, impugnare ex novo l’ordinanza demolitoria n.7/UD/2020, R.G. ord. n.10 (provvedimento prot.n.8128 del 30.6.2020) ovvero l’eventuale nuova ordinanza che fosse emanata dalla p.a. procedente;

-ottemperare all’ordine demolitorio nel termine ex lege di novanta giorni, decorrenti dal giorno in cui l’eventuale diniego gli sarà notificato;

Considerato peraltro che, in ragione della manifesta improcedibilità del ricorso, si ritiene:

- superfluo l’esame del ricorso e delle doglianze ivi formulate;

- di soprassedere dalla pronuncia sulle spese, considerata la mancata costituzione in giudizio del Comune di Amalfi, nonché la natura formale della presente decisione;

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