TAR Bari, sez. I, sentenza 2018-08-01, n. 201801134

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Sul provvedimento

Citazione :
TAR Bari, sez. I, sentenza 2018-08-01, n. 201801134
Giurisdizione : Tribunale amministrativo regionale - Bari
Numero : 201801134
Data del deposito : 1 agosto 2018
Fonte ufficiale :

Testo completo

Pubblicato il 01/08/2018

N. 01134/2018 REG.PROV.COLL.

N. 01194/2017 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1194 del 2017, integrato da motivi aggiunti, proposto da
Comune di Minervino Murge, in persona del legale rappresentante pro tempore , rappresentato e difeso dall'avvocato L P, con domicilio eletto presso il suo studio in Bari, via Quintino Sella, 120;

contro

Regione Puglia, in persona del legale rappresentante pro tempore , rappresentato e difeso dall'avvocato T T C, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Bari, Lungomare n. Sauro, 31-33;

Agenzia Regionale Protezione Ambiente (Arpa) - Puglia, in persona del legale rappresentante pro tempore , rappresentato e difeso dagli avvocati M F I, M L C, con domicilio eletto presso lo studio M F I in Bari, c.so Vittorio Emanuele, 185;

Provincia di Barletta Andria Trani, in persona del legale rappresentante pro tempore , rappresentato e difeso dall'avvocato Gennaro Rocco Notarnicola, con domicilio eletto presso lo studio Gennaro Notarnicola in Bari, via n. Piccinni, 150;

Autorità di Bacino, Azienda Sanitaria Locale Barletta-Andria-Trani;

Autorità di Bacino per la Puglia, in persona del legale rappresentante pro tempore , rappresentato e difeso dall'Avvocatura Distrettuale dello Stato di Bari, domiciliataria ex lege in Bari, via Melo, 97;

nei confronti

Bleu s.r.l., in persona del legale rappresentante pro tempore , rappresentato e difeso dagli avvocati Bice Annalisa Pasqualone, Lazzaro Di Trani, con domicilio eletto presso lo studio dell’avv. Bice Annalisa Pasqualone in Bari, via Dalmazia, 161;

e con l'intervento di

ad adiuvandum :
Italia Nostra Onlus, rappresentato e difeso dall'avvocato Domenico Damato, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Bari, via Cognetti, n. 58;

Associazione “L'Umana Dimora”, rappresentato e difeso dall'avvocato Vincenzo Melacarne, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio Giovanna Mevoli in Bari, via A. Da Bari, 157;

Associazione Cittadinanzattiva – Puglia, rappresentata e difesa dagli avvocati Gianfranco Ordine, Maria Ripalta Valentino, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio Mario Ronzini in Bari, via Fornari, 15 A;
ad opponendum :
Bruno Giordano, Leonardo Sangermano, Cosimo Fasanelli, Alessandro Sasso, Antonio Foschino, Alfonso Piccirillo, Giuseppe Di Biase, Giuseppe Dioniso, Luigi Affatato, Sabatino Martoccia, Paolo Tinello, Pierpaolo Ursini, Andrea Ciccocioppo, Camillo D'Alessandro, Guglielmo Maio, Antonio Lannutti, Diletta D'Alessandro, Valentina Maio, Alessandra Caramanico, Francesca Tucci, rappresentati e difesi dagli avvocati Paolo Valentino Sisti, Nicola Antonio Sisti, Fausto Troilo, con domicilio eletto presso lo studio Domenico Curigliano in Bari, via Dalmazia, 161;

per l'annullamento

- della Determina Dirigenziale della Provincia BAT n. 1016 del 25 agosto 2017 - VI Settore Polizia Provinciale, Protezione civile, Agricoltura e Aziende Agricole, Ambiente, Rifiuti, Elettrodotti, ad oggetto: «Determinazione della conclusione positiva con prescrizioni della Conferenza di Servizi - Valutazione d'Impatto Ambientale coordinata all'Autorizzazione Integrata Ambientale – Impianto di discarica per rifiuti non pericolosi ubicato in località Tufarelle – Comune di Minervino Murge (BT). PROPONENTE: Società BLEU s.r.l., sede legale 66034 Lanciano (CH), via Luigi de Crecchio n. 61»;

- della sottostante nota della Regione Puglia – Servizio Ciclo Rifiuti e Bonifica- prot. n. 11405 del 14 novembre 2016, recante declinatoria della competenza della Regione Puglia nella procedura in oggetto;

- della sottostante nota della Regione Puglia –Sezione Autorizzazioni Ambientali, Servizio VIA/VINCA- prot. n. 12628 del 17 novembre 2016, recante l'individuazione nella Provincia Bat dell'Autorità competente al governo del procedimento in oggetto;

- degli atti della Conferenza di Servizi indetta dalla Provincia BAT e articolatasi nelle sedute del 29 marzo 2017 e del 26 luglio 2017;

- del parere dell'Autorità di Bacino Puglia prot. n. 8658 del 22 giugno 2017;

- della nota n. 6161 del 6 luglio 2017 a firma del Servizio Risorse Idriche della Regione Puglia;

- del parere dell'Asl Bat prot. n. 45660 del 21 luglio 2017 e delle successive integrazioni con precisazioni prot. n. 45929 del 24 luglio 2017;

- del parere favorevole dell'Arpa Puglia recepito nella seduta del 26 luglio 2017;

- di ogni atto connesso ancorché ignoto in quanto lesivo;

Per quanto riguarda i motivi aggiunti presentati dal Comune di Minervino Murge il 9 gennaio 2018,

- della Determina dell'Autorità di Bacino di Puglia n. 40 del 1° marzo 2017, a firma del Dirigente Ing. G T, recante presa d'atto della presunta “Delega di Firma” conferita al medesimo Ing. G T dal Segretario Generale dell'Autorità di Bacino del Distretto Idrografico dell'Italia Meridionale per gli atti e/o i provvedimenti “delle attività correnti dell'Autorità di Bacino della Puglia”;

Visti il ricorso, i motivi aggiunti e i relativi allegati;

Visti gli atti di costituzione in giudizio della Regione Puglia, di Bleu s.r.l., dell’Agenzia Regionale Protezione Ambiente (Arpa) – Puglia, della Provincia di Barletta Andria Trani e dell’Autorità di Bacino per la Puglia;

Visti tutti gli atti della causa;

Relatore la dott.ssa Maria Grazia D'Alterio e uditi nell'udienza pubblica del giorno 12 aprile 2018 per le parti i difensori come specificato nel verbale;

Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue.

FATTO e DIRITTO



1. Con il presente ricorso il Comune di Minervino Murge contesta la legittimità della Determina dirigenziale della Provincia di Barletta – Andria – Trani n. 1016 del 25 agosto 2017, recante recepimento degli atti della Conferenza di Servizi indetta ai sensi e per gli effetti degli artt. 14 ss. L. n. 241/90 per la valutazione di impatto ambientale coordinata con l’autorizzazione integrata ambientale, afferente a progetto di ampliamento di attività di discarica rifiuti non pericolosi in ditta Bleu srl, mediante realizzazione di nuovo impianto in Contrada “Tufarelle” al confine tra i territori di Minervino Murge e di Canosa di Puglia;
nonché i pareri acquisiti nel corso del procedimento e recepiti nel provvedimento conclusivo.



1.1 A sostegno del gravame il Comune ricorrente articola nove motivi di ricorso, con cui prospetta vizi di violazione di legge ed eccesso di potere sotto molteplici profili, rilevando, in particolare:

- l’incompetenza della Provincia a rilasciare il provvedimento autorizzatorio de quo (rientrando in tesi il rilascio dell’A.U. nella competenza della Regione, a mente dell’art. 1, c. 1, L.R. Puglia 12 febbraio 2014, n. 3);

- l’illegittimità sotto vari aspetti, ovvero per vizi di natura sia procedimentale che sostanziale, dei provvedimenti gravati, emergente, in particolare, dalla lacunosità dell’istruttoria condotta dalla Provincia, non avendo il predetto Ente adeguatamente valutato la vicinanza dell’impianto ad aree dedite a colture di pregio, nonché la sua onerosa incidenza su un territorio già gravemente compromesso sotto il profilo ambientale, a causa del latente inquinamento prodotto da altri impianti per lo smaltimento di rifiuti presenti in loco ;

- la mancanza di alcuna plausibile motivazione per giustificare il superamento della prescrizione escludente prevista dal Piano regionale di Gestione dei rifiuti, che vieta di localizzare nuove discariche ad una vicinanza tale con quelle esistenti da non consentire l’individuazione del responsabile dell’eventuale inquinamento, non potendo essere assicurata una elevata protezione dell’ambiente e controlli efficaci, nel rispetto del principio comunitario “chi inquina paga” (così come di recente peraltro statuito dal Consiglio di Stato, sez. V, con sentenza n. 3000/2016, resa inter partes proprio in merito al diniego di altro progetto di ampliamento della discarica da parte della società Bleu s.r.l.);

- sotto altro profilo, risulterebbe non acquisita l’autorizzazione paesaggistica benché necessaria ex art. 146 D.lgs. n. 42/2004, incidendo il progetto su area di pregio agricolo ritenuta idonea per la produzione di vini DOC IGT e DOCG e ricadente nella fascia buffer tra 100 e 2000 metri rispetto al Parco Regionale Fiume Ofanto.



1.2 Con ricorso per motivi aggiunti il Comune di Minervino Murge ha chiesto accertarsi la nullità/illegittimità dei pareri istruttori rilasciati in seno alla conferenza di servizi dall’Autorità di Bacino per la Puglia, soppressa con D.M. 25 ottobre 2016, in vigore dal 17 febbraio 2017 e privi di sottoscrizione del Segretario Generale della neoistituita Autorità di Bacino del Distretto Idrografico dell’Italia Meridionale.

In tesi di parte, sebbene l’art. 12, comma 6, del D.M. 25 ottobre 2016 contempli la possibilità di “delega di firma” in favore delle strutture delle Autorità di bacino territoriali, nel caso in esame tuttavia sarebbe evidente il superamento dei limiti insiti nella delega conferita all’ing. G T, non potendo riguardare i pareri sulla sicurezza idraulica degli interventi.



2. Si sono costituiti per resistere al ricorso la Regione Puglia, la società Bleu s.r.l., l’Agenzia Regionale Protezione Ambiente (Arpa) – Puglia, la Provincia di Barletta Andria Trani e l’Autorità di Bacino per la Puglia, eccependo preliminarmente l’inammissibilità del ricorso e chiedendone comunque la reiezione.



3. Premettendo di essere legittimate all’impugnativa e assumendo di avervi interesse, si sono costituite ad adiuvandum le Associazioni Italia Nostra Onlus, Umana Dimora e Cittadinanzattiva – Puglia, instando nel merito per l’accoglimento dei motivi di ricorso, alla stregua di articolate argomentazioni in diritto che in sostanza riproducono le tesi esposte dal Comune ricorrente a sostegno delle censure proposte.

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