TAR Roma, sez. 1B, sentenza 2023-01-09, n. 202300289
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Testo completo
Pubblicato il 09/01/2023
N. 00289/2023 REG.PROV.COLL.
N. 03357/2022 REG.RIC.
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio
(Sezione Prima Bis)
ha pronunciato la presente
SENTENZA
sul ricorso numero di registro generale 3357 del 2022, integrato da motivi aggiunti, proposto da:
Italia Nostra Onlus, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dall'avvocato A S C, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;
contro
Presidenza del Consiglio dei Ministri, in persona del Presidente del Consiglio p.t., Ministero della Cultura, in persona del Ministro p.t., CIPESS - Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica e lo Sviluppo Sostenibile, Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, in persona del Ministro p.t., rappresentati e difesi dall'Avvocatura Generale dello Stato, presso la quale sono domiciliati ex lege in Roma, via dei Portoghesi, 12;
Regione Veneto, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dagli avvocati L L, F Z, G Q, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio dell’avv. Andrea Manzi in Roma, via Alberico II, 33;
nei confronti
Rete Ferroviaria Italiana Spa, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dagli avvocati Giuseppe Lo Pinto e Fabio Cintioli, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio dello stesso avv. Giuseppe Lo Pinto in Roma, via Vittoria Colonna 32;
per l'annullamento
Per quanto riguarda il ricorso introduttivo:
previa sospensione e/o adozione delle idonee misure cautelari:
- della delibera n. 56 del 3 novembre 2021 del Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile, avente ad oggetto “Programma delle infrastrutture strategiche – legge 21 dicembre 2001, n. 443 (legge obiettivo) collegamento ferroviario con l'aeroporto «Marco Polo» di Venezia: approvazione del progetto definitivo e reiterazione del vincolo preordinato all'esproprio” pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 8 del 12 gennaio 2022 (CUP J51H03000170001);
- della deliberazione del 16 settembre 2021 del Consiglio dei ministri, comunicata con nota del Dipartimento per il coordinamento amministrativo - DICA del 17 settembre 2021 PROT. 25980;
- del decreto del direttore della Direzione Ambiente della Regione del Veneto n. 945 del 23 novembre 2020, avente ad oggetto “RFI S.p.A. – Progetto definitivo del Collegamento ferroviario con l'aeroporto «Marco Polo» di Venezia – Comune di localizzazione: Venezia (VE) – Istanza per la valutazione di impatto ambientale regionale sul progetto definitivo ai sensi dell'art. 216, comma 27, del D.Lgs. n. 50/2016 e ss.mm.ii. e per gli effetti del combinato disposto degli artt. 167, comma 7, 182, comma, 4 e 183 del D.Lgs. n. 163/2006 e ss.mm.ii. e della L.R. n. 4/2016. Presa d'atto del Parere favorevole di compatibilità ambientale espresso dal Comitato Tecnico Regionale VIA e trasmissione al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti ai fini della emissione da parte del CIPE del Provvedimento di compatibilità ambientale”;
- del parere n. 131 del 4 novembre 2020 del Comitato Tecnico Regionale VIA, allegato come lettera “A” al decreto del direttore della Direzione Ambiente della Regione del Veneto n. 945 del 23 novembre 2020;
- per quanto occorrer possa, della nota della Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per Venezia e Laguna del 30 dicembre 2019 PROT. 20481;
- per quanto occorrer possa, della nota della Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per Venezia e Laguna del 18 febbraio 2021 PROT. 2475;
- di ogni altro atto presupposto, conseguente o comunque connesso.
Per quanto riguarda i motivi aggiunti presentati in data 1.6.2022:
per l'annullamento:
- della delibera n. 56 del 3 novembre 2021 del Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile, avente ad oggetto “Programma delle infrastrutture strategiche – legge 21 dicembre 2001, n. 443 (legge obiettivo) collegamento ferroviario con l'aeroporto «Marco Polo» di Venezia: approvazione del progetto definitivo e reiterazione del vincolo preordinato all'esproprio” pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 8 del 12 gennaio 2022 (CUP J51H03000170001 – doc. 1 di parte ricorrente);
- della deliberazione del 16 settembre 2021 del Consiglio dei ministri, comunicata con nota del Dipartimento per il coordinamento amministrativo - DICA del 17 settembre 2021 PROT. 25980 (doc. 2 dell'Avvocatura);
- di ogni altro atto presupposto, conseguente o comunque connesso.
Visti il ricorso, i motivi aggiunti e i relativi allegati;
Visti gli atti di costituzione in giudizio della Presidenza del Consiglio dei Ministri e del Ministero della Cultura e di Rete Ferroviaria Italiana Spa e di CIPESS -Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica e Sviluppo Sostenibile e del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilita' Sostenibili e della Regione Veneto;
Visti tutti gli atti della causa;
Relatore nell'udienza pubblica del giorno 4 novembre 2022 il dott. Claudio Vallorani e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale;
Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue.
FATTO
Con ricorso notificato il 14 marzo 2022 e depositato il giorno 27 dello stesso mese, Italia Nostra ONLUS impugnava dinnanzi a questo TAR, la delibera n. 56 del 3 novembre 2021 del CIPESS (Comitato Interministeriale per la programmazione Economica e lo Sviluppo Sostenibile) avente ad oggetto: “Programma delle infrastrutture strategiche – legge 21 dicembre 2001, n. 443 (legge obiettivo) collegamento ferroviario con l’aeroporto «Marco Polo» di Venezia: approvazione del progetto definitivo e reiterazione del vincolo preordinato all’esproprio” pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 8 del 12 gennaio 2022 (CUP J51H03000170001)” (doc. 1 ric.). Con il medesimo gravame veniva impugnata la presupposta deliberazione del Consiglio dei Ministri del 16 settembre 2021 comunicata con nota del DICA del 17.9.2021 (prot. 25980) e gli ulteriori atti in epigrafe indicati tra i quali il parere n. 131 del 4.11.2020, espresso dal Comitato Tecnico VIA della Regione Veneto (e gli ulteriori atti connessi indicati in epigrafe).
In punto di fatto la ricorrente deduce quanto segue:
- con delibera dell’allora CIPE (ora CIPESS) n. 69 del 27 maggio 2005 (doc. 7 ric.), veniva approvato, anche ai fini dell’attestazione di compatibilità ambientale e dell’apposizione del vincolo preordinato all’esproprio, il progetto preliminare per la realizzazione del collegamento ferroviario a doppio binario tra la strada ferrata storica Venezia-Trieste e l’aeroporto di Venezia, in affiancamento alla “Bretella” Autostradale A27; l’innesto con la linea storica, in base al progetto preliminare, sarebbe dovuta avvenire mediante la realizzazione di due raccordi ferroviari: uno a binario singolo verso Trieste e uno a binario doppio verso Venezia;
- la predetta delibera del CIPE era stata preceduta dal conforme parere della Commissione Regionale VIA n. 68 del 23 febbraio 2004 (doc. 8 ric.) e dalla delibera della Giunta Regionale n. 1548 del 26 maggio 2004 (doc. 9 ric.);
- tuttavia, dopo un cospicuo lasso di tempo, RFI sviluppava degli studi di adeguamento degli interventi già previsti in precedenza, identificando, per il collegamento in esame, una soluzione progettuale che consentisse il transito dell’Alta Velocità;
- quindi, in data 24 gennaio 2017, veniva sottoscritto un Protocollo d’Intesa fra RFI S.p.A., l’Ente nazionale per l’aviazione civile e la società di gestione aeroportuale (SAVE S.p.A.) per “ La progettazione della connessione ferroviaria, della stazione ferroviaria e lo studio di impatto ambientale al fine di consentire l’integrazione tra le modalità di trasporto aereo e ferroviario presso l’aeroporto internazionale di Venezia Marco Polo” (doc. 11 ric.);
- quindi, in data 8 aprile 2020, è stata presentata da Rete Ferroviaria Italiana S.p.A. istanza alla Regione del Veneto (acquisita al protocollo regionale n. 149158) per la valutazione di impatto ambientale regionale sul progetto definitivo, ai sensi dell’art. 216, comma 27, del D.Lgs. n. 50/2016 e per gli effetti del combinato disposto degli artt. 167, comma 7, 182, comma, 4 e 183 del D.Lgs. n. 163/2006 e della L.R. n. 4/2016;
- dalla pubblicazione del progetto definitivo e degli altri allegati depositati da RFI nell’ambito del procedimento instaurato, sono emersi alcuni dei caratteri salienti del progetto definitivo, che si discostano dalla originaria proposta progettuale approvata dal CIPE nel 2005.
Tali caratteri innovativi, ad avviso di Italia Nostra, sono da individuare nei seguenti elementi:
- sviluppo complessivo di 8,34 km (contro i precedenti 6,85);
- una galleria artificiale - terminale del collegamento - di 3,72 km con soluzione progettuale cosiddetta “a cappio”, che va a lambire la Laguna di Venezia (soluzione ben diversa dalla galleria già progettata che era di “soli” 1,3 km. E con conformazione lineare);
- una stazione interrata passante dove non sono previste soste prolungate dei treni (completamente diversa dalla precedente stazione ferroviaria interrata di testa con 4 binari per lo stazionamento dei convogli sotto il sedime);
- una tipologia di traffico ferroviario misto, locale e Alta Velocità (mentre era solo “locale” nel progetto originario);
- un costo dell’opera di 475 milioni di euro (contro i 223,92 in precedenza preventivati);
- il progetto, reso pubblico il giorno 8 giugno 2020, è stato discusso nella seduta del 17 giugno 2020 del Comitato Tecnico Regionale VIA, il quale ha condiviso le valutazioni espresse dal gruppo istruttorio incaricato della valutazione e richiesto integrazioni documentali utili al fine della prosecuzione dell’istruttoria, prodotte dalla RFI con