Trib. L'Aquila, sentenza 11/10/2024, n. 646

Sintesi tramite sistema IA Doctrine

L'intelligenza artificiale può commettere errori. Verifica sempre i contenuti generati.

Segnala un errore nella sintesi

Sul provvedimento

Citazione :
Trib. L'Aquila, sentenza 11/10/2024, n. 646
Giurisdizione : Trib. L'Aquila
Numero : 646
Data del deposito : 11 ottobre 2024

Testo completo

R.G. n. 1393/2023

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
TRIBUNALE ORDINARIO DI L'AQUILA
Sezione specializzata in materia d'immigrazione, protezione internazionale e libera circolazione dei cittadini dell'UE
IN COMPOSIZIONE MONOCRATICA
* * * * * * *
Il Giudice, dott. Giovanni Spagnoli, all'esito dell'udienza del 23.09.2024, celebrata mediante deposito di note scritte, ai sensi dell'art.
127ter c.p.c.
, deposita la seguente
SENTENZA emessa ai sensi degli artt. 281sexies, comma III e 127ter c.p.c., nella causa civile iscritta al n. 1393 del ruolo generale affari contenziosi dell'anno 2023 discussa, tramite il deposito di note scritte in sostituzione dell'udienza, in data 23.09.2024;

TRA
IA ME ZA, nato negli Stati Uniti d'America, il 16.02.1974, in proprio e nella qualità di esercente la responsabilità genitoriale, unitamente ad EL IN ACOSTA, sulla figlia minore SA EL ZA, nata negli Stati Uniti d'America, il
24.11.2010, tutti elettivamente domiciliati a Roma, Via Fara Sabina n. 2, presso lo studio dell'Avv.
Massimo De Mattia che li rappresenta e difende, congiuntamente e disgiuntamente, all'Avv. Marco
Mazzeschi, in virtù di procura in calce al ricorso;

Parte ricorrente
E
MINISTERO DELL'INTERNO, in persona del legale rappresentante pro tempore;

Parte resistente contumace
Ricorso comunicato ex artt. 70, comma 1, n. 3 e 71 c.p.c. al Pubblico Ministero presso la Procura della
Repubblica, SEDE, in data 27.07.2023.
pagina 1 di 7 OGGETTO: ricorso ex artt. 19bis D. Lgs. 150/2011 e 281undecies c.p.c. per il riconoscimento dello status di cittadinanza iure sanguinis.

CONCLUSIONI DELLE PARTI
La parte ricorrente concludeva come da note scritte depositate in sostituzione dell'udienza.
MOTIVI DELLA DECISIONE
Con ricorso depositato in data 11.07.2023, RI JA EN, in proprio e nella qualità di esercente la responsabilità genitoriale, unitamente ad LA TI CO, sulla figlia minore MA
LE EN adivano, ai sensi degli artt. 19bis D. Lgs. 150/2011 e 281undecies c.p.c., l'intestato
Tribunale nei confronti del Ministero dell'Interno al fine di sentir accertare e dichiarare il diritto al riconoscimento in loro favore dello status di cittadini italiani, con conseguente ordine giudiziale di trascrizione della presente pronuncia presso i registri dello stato civile.
A sostegno della loro domanda, i ricorrenti hanno allegato (i) di essere discendenti in linea retta di
LU OL (si assume, ai fini che qui ci interessano, il nome risultante dal certificato di battesimo di cui al doc. n. 1 fascicolo di parte ricorrente), avo cittadino italiano, nato in Italia, ad [...], in data [...], emigrato negli Stati Uniti d'America in data 27.10.1925 e (ii) che quest'ultimo si è naturalizzato, in forza di rinuncia volontaria alla cittadinanza italiana, in data 18.06.1937 (cfr. certificato positivo di naturalizzazione di cui al doc. n. 4 indice del fascicolo di parte ricorrente), ossia in data successiva alla nascita della figlia LA CE OL, prima discendente (al tempo maggiorenne) e che i discendenti di LU OL non hanno mai perso siffatto status giuridico.
In particolare, i ricorrenti hanno allegato (e asseverato) la loro discendenza in linea retta nei termini di seguito esposti:
▪ da LU OL nasceva, negli Stati Uniti d'America, in data 26.02.1899, LA CE OL;

▪ quest'ultima diveniva madre, in data 28.04.1922, di ER DI (coniugata EN);

▪ da ER DI (coniugata EN) nasceva JA HO EN;

▪ JA HO EN diveniva padre del ricorrente RI JA EN, a sua volta padre di
MA LE EN (ricorrente);

Benché ritualmente e tempestivamente reso edotto della pendenza del giudizio, il Ministero dell'Interno ha ritenuto di non costituirsi in giudizio dovendosi pertanto in questa sede dichiarare contumace.
****
pagina 2 di 7
Tanto premesso, prima di esaminare il merito della controversia che in questa sede ci occupa, appare utile ricostruire, anche ratione temporis, il quadro normativo e giurisprudenziale di riferimento.


1. I presupposti sostanziali del diritto del richiedente.

In ottica sostanzialistica, lo status civitatis consiste “nella qualità, attribuita dalla legge, che indica
l'appartenenza di un soggetto a uno Stato” (Cass. civ., SS.UU., n. 25318/2022).
Tale status civitatis, una volta acquisito per discendenza, nascita o naturalizzazione, spiega effetti permanenti per tutta la durata della vita del soggetto, che può perderlo solo su base volontaria, ossia mediante rinuncia espressa o tacita (Cass. civ., n. 22271/2016).
Inoltre, in tema di diritti di cittadinanza italiana, nel sistema delineato dal codice civile del 1865, dalla successiva legge sulla cittadinanza n. 555 del 1912 e
Iscriviti per avere accesso a tutti i nostri contenuti, è gratuito!
Hai già un account ? Accedi