Articolo 175 del Codice Penale
Art. 175.
(Non menzione della condanna nel certificato del casellario giudiziale).
Se, con una prima condanna, e' inflitta una pena detentiva non superiore a due anni, ovvero una pena pecuniaria non superiore a un milione, il giudice, avuto riguardo alle circostanze indicate nell'articolo 133, puo' ordinare in sentenza che non sia fatta menzione della condanna nel certificato del casellario giudiziale, spedito a richiesta di privati, non per ragione di diritto elettorale. (100) (108)
La non menzione della condanna puo' essere altresi' concessa quando e' inflitta congiuntamente una pena detentiva non superiore a due anni ed una pena pecuniaria che, ragguagliata a norma dell'articolo 135 e cumulata alla pena detentiva, priverebbe complessivamente il condannato della liberta' personale per un tempo non superiore a trenta mesi.
Se il condannato commette successivamente un delitto, l'ordine di non fare menzione della condanna precedente e' revocato.
((COMMA ABROGATO DALLA L. 7 FEBBRAIO 1990, N. 19)) ------------AGGIORNAMENTO (70)
La Corte Costituzionale con sentenza 8-17 luglio 1975, n. 225 (in G.U. 1ª s.s. 23/07/1975, n. 195), ha dichiarato l'illegittimita' costituzionale del primo comma del presente articolo nella parte che esclude possano concedersi ulteriori non menzioni di condanne nel certificato del casellario giudiziale spedito a richiesta di privati, nel caso di condanne per reati anteriormente commessi a pene che, cumulate con quelle gia' irrogate, non superino i limiti di applicabilita' del beneficio. ------------AGGIORNAMENTO (100)
La Corte Costituzionale con sentenza 5-7 giugno 1984, n. 155 (in G.U. 1ª s.s. 13/06/1984, n. 162) ha dichiarato l'illegittimita' costituzionale del primo comma del presente articolo nella parte in cui esclude che possano concedersi ulteriori non menzioni di condanne nel certificato del casellario giudiziale spedito a richiesta di privati, nel caso di condanne, per reati anteriormente commessi, a pene che, cumulate con quelle gia' irrogate, non superino i limiti di applicabilita' del beneficio. ------------AGGIORNAMENTO (108)
La Corte Costituzionale con sentenza 10-17 marzo 1988, n. 304 (in G.U. 1ª s.s. 23/03/1988, n. 12) ha dichiarato l'illegittimita' costituzionale del primo comma del presente articolo nella parte in cui prevede che la non menzione nel certificato del casellario giudiziale di condanna a sola pena pecuniaria possa essere ordinata dal giudice quando non sia superiore a un milione, anziche' a somma pari a quella risultante dal ragguaglio della pena detentiva di anni due, a norma dell'art. 135 cod. pen..
(Non menzione della condanna nel certificato del casellario giudiziale).
Se, con una prima condanna, e' inflitta una pena detentiva non superiore a due anni, ovvero una pena pecuniaria non superiore a un milione, il giudice, avuto riguardo alle circostanze indicate nell'articolo 133, puo' ordinare in sentenza che non sia fatta menzione della condanna nel certificato del casellario giudiziale, spedito a richiesta di privati, non per ragione di diritto elettorale. (100) (108)
La non menzione della condanna puo' essere altresi' concessa quando e' inflitta congiuntamente una pena detentiva non superiore a due anni ed una pena pecuniaria che, ragguagliata a norma dell'articolo 135 e cumulata alla pena detentiva, priverebbe complessivamente il condannato della liberta' personale per un tempo non superiore a trenta mesi.
Se il condannato commette successivamente un delitto, l'ordine di non fare menzione della condanna precedente e' revocato.
((COMMA ABROGATO DALLA L. 7 FEBBRAIO 1990, N. 19)) ------------AGGIORNAMENTO (70)
La Corte Costituzionale con sentenza 8-17 luglio 1975, n. 225 (in G.U. 1ª s.s. 23/07/1975, n. 195), ha dichiarato l'illegittimita' costituzionale del primo comma del presente articolo nella parte che esclude possano concedersi ulteriori non menzioni di condanne nel certificato del casellario giudiziale spedito a richiesta di privati, nel caso di condanne per reati anteriormente commessi a pene che, cumulate con quelle gia' irrogate, non superino i limiti di applicabilita' del beneficio. ------------AGGIORNAMENTO (100)
La Corte Costituzionale con sentenza 5-7 giugno 1984, n. 155 (in G.U. 1ª s.s. 13/06/1984, n. 162) ha dichiarato l'illegittimita' costituzionale del primo comma del presente articolo nella parte in cui esclude che possano concedersi ulteriori non menzioni di condanne nel certificato del casellario giudiziale spedito a richiesta di privati, nel caso di condanne, per reati anteriormente commessi, a pene che, cumulate con quelle gia' irrogate, non superino i limiti di applicabilita' del beneficio. ------------AGGIORNAMENTO (108)
La Corte Costituzionale con sentenza 10-17 marzo 1988, n. 304 (in G.U. 1ª s.s. 23/03/1988, n. 12) ha dichiarato l'illegittimita' costituzionale del primo comma del presente articolo nella parte in cui prevede che la non menzione nel certificato del casellario giudiziale di condanna a sola pena pecuniaria possa essere ordinata dal giudice quando non sia superiore a un milione, anziche' a somma pari a quella risultante dal ragguaglio della pena detentiva di anni due, a norma dell'art. 135 cod. pen..
2. TAR Roma, sez. 5B, sentenza 2023-07-10, n. 202311487Provvedimento:Leggi di più...- art. 10-bis legge n. 241 del 1990·
- art. 27 Cost.·
- art. 52 d.lgs. n. 196 del 2003·
- art. 6 legge n. 91 del 1992·
- art. 75 d.P.R. n. 445 del 2000·
- art. 9 legge n. 91 del 1992·
- autocertificazione·
- carenza di motivazione·
- cittadinanza italiana·
- condanna penale·
- diniego di cittadinanza·
- eccesso di potere·
- giurisdizione amministrativa·
- permesso di soggiorno·
- principio di rieducazione della pena·
- Regolamento (UE) 2016/679·
- riabilitazione·
- sindacato giurisdizionale·
- sospensione cautelare·
- tutela della privacy·
- valutazione discrezionale dell'amministrazione·
- violazione di legge
5. TAR Parma, sez. I, sentenza 2022-11-28, n. 202200338Provvedimento:Leggi di più...- annullamento del provvedimento amministrativo·
- art. 103 del DL n. 34/2020·
- compensazione delle spese·
- condanna ostativa·
- patrocinio a spese dello Stato·
- regolarizzazione del soggiorno·
- rigetto della domanda di regolarizzazione·
- valutazione della pericolosità·
- violazione dell'art. 10 bis l. 241/1990·
- violazione del principio di motivazione