Articolo 23 del codice del consumo

Art. 23. Pratiche commerciali considerate in ogni caso ingannevoli1.Sono considerate in ogni caso ingannevoli le seguenti pratiche commerciali:
a)affermazione non rispondente al vero, da parte di un professionista, di essere firmatario di un codice di condotta;
b)esibire un marchio di fiducia, un marchio di qualita' o un marchio equivalente senza aver ottenuto la necessaria autorizzazione;
c)asserire, contrariamente al vero, che un codice di condotta ha l'approvazione di un organismo pubblico o di altra natura;
d)asserire, contrariamente al vero, che un professionista, le sue pratiche commerciali o un suo prodotto sono stati autorizzati, accettati o approvati, da un organismo pubblico o privato o che sono state rispettate le condizioni dell'autorizzazione, dell'accettazione o dell'approvazione ricevuta;
e)invitare all'acquisto di prodotti ad un determinato prezzo senza rivelare l'esistenza di ragionevoli motivi che il professionista puo' avere per ritenere che non sara' in grado di fornire o di far fornire da un altro professionista quei prodotti o prodotti equivalenti a quel prezzo entro un periodo e in quantita' ragionevoli in rapporto al prodotto, all'entita' della pubblicita' fatta del prodotto e al prezzo offerti;
f)invitare all'acquisto di prodotti ad un determinato prezzo e successivamente:
1) rifiutare di mostrare l'articolo pubblicizzato ai
consumatori, oppure
2) rifiutare di accettare ordini per l'articolo o di
consegnarlo entro un periodo di tempo ragionevole, oppure
3) fare la dimostrazione dell'articolo con un campione difettoso, con l'intenzione di promuovere un altro prodotto.
g)dichiarare, contrariamente al vero, che il prodotto sara' disponibile solo per un periodo molto limitato o che sara' disponibile solo a condizioni particolari per un periodo di tempo molto limitato, in modo da ottenere una decisione immediata e privare i consumatori della possibilita' o del tempo sufficiente per prendere una decisione consapevole;
h)impegnarsi a fornire l'assistenza post-vendita a consumatori con i quali il professionista ha comunicato prima dell'operazione commerciale in una lingua diversa dalla lingua ufficiale dello Stato membro in cui il professionista e' stabilito e poi offrire concretamente tale servizio soltanto in un'altra lingua, senza che questo sia chiaramente comunicato al consumatore prima del suo impegno a concludere l'operazione;
i)affermare, contrariamente al vero, o generare comunque l'impressione che la vendita del prodotto e' lecita;
l)presentare i diritti conferiti ai consumatori dalla legge come una caratteristica propria dell'offerta fatta dal professionista;
m)salvo quanto previsto dal decreto legislativo 31 luglio 2005, n. 177, e successive modificazioni, impiegare contenuti redazionali nei mezzi di comunicazione per promuovere un prodotto, qualora i costi di tale promozione siano stati sostenuti dal professionista senza che cio' emerga dai contenuti o da immagini o suoni chiaramente individuabili per il consumatore;
((m-bis) fornire risultati di ricerca in risposta a una ricerca online del consumatore senza che sia chiaramente indicato ogni eventuale annuncio pubblicitario a pagamento o pagamento specifico per ottenere una classificazione migliore dei prodotti all'interno di tali risultati;))n)formulare affermazioni di fatto inesatte per quanto riguarda la natura e la portata dei rischi per la sicurezza personale del consumatore o della sua famiglia se egli non acquistasse il prodotto;
o)promuovere un prodotto simile a quello fabbricato da un altro produttore in modo tale da fuorviare deliberatamente il consumatore inducendolo a ritenere, contrariamente al vero, che il prodotto e' fabbricato dallo stesso produttore;
p)avviare, gestire o promuovere un sistema di promozione a carattere piramidale nel quale il consumatore fornisce un contributo in cambio della possibilita' di ricevere un corrispettivo derivante principalmente dall'entrata di altri consumatori nel sistema piuttosto che dalla vendita o dal consumo di prodotti;
q)affermare, contrariamente al vero, che il professionista e' in procinto di cessare l'attivita' o traslocare;
r)affermare che alcuni prodotti possono facilitare la vincita in giochi basati sulla sorte;
s)affermare, contrariamente al vero, che un prodotto ha la capacita' di curare malattie, disfunzioni o malformazioni;
t)comunicare informazioni inesatte sulle condizioni di mercato o sulla possibilita' di ottenere il prodotto allo scopo d'indurre il consumatore all'acquisto a condizioni meno favorevoli di quelle normali di mercato;
u)affermare in una pratica commerciale che si organizzano concorsi o promozioni a premi senza attribuire i premi descritti o un equivalente ragionevole;
v)descrivere un prodotto come gratuito o senza alcun onere, se il consumatore deve pagare un supplemento di prezzo rispetto al normale costo necessario per rispondere alla pratica commerciale e ritirare o farsi recapitare il prodotto;
z)includere nel materiale promozionale una fattura o analoga richiesta di pagamento che lasci intendere, contrariamente al vero, al consumatore di aver gia' ordinato il prodotto;
aa)dichiarare o lasciare intendere, contrariamente al vero, che il professionista non agisce nel quadro della sua attivita' commerciale, industriale, artigianale o professionale, o presentarsi, contrariamente al vero, come consumatore;
bb)lasciare intendere, contrariamente al vero, che i servizi post-vendita relativi a un prodotto siano disponibili in uno Stato membro diverso da quello in cui e' venduto il prodotto.
((bb-bis) rivendere ai consumatori biglietti per eventi, se il professionista ha acquistato tali biglietti utilizzando strumenti automatizzati per eludere qualsiasi limite imposto riguardo al numero di biglietti che una persona puo' acquistare o qualsiasi altra norma applicabile all'acquisto di biglietti;
bb-ter) indicare che le recensioni di un prodotto sono inviate da consumatori che hanno effettivamente utilizzato o acquistato il prodotto senza adottare misure ragionevoli e proporzionate per verificare che le recensioni provengano da tali consumatori;
bb-quater) inviare, o incaricare un'altra persona giuridica o fisica di inviare, recensioni di consumatori false o falsi apprezzamenti o di fornire false informazioni in merito a recensioni di consumatori o ad apprezzamenti sui media sociali, al fine di promuovere prodotti.))
Entrata in vigore il 23 marzo 2023

Sentenze142


  • 1. TAR Roma, sez. I, sentenza 2023-06-01, n. 202309344
    Provvedimento:
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    • annullamento provvedimento amministrativo·
    • art. 11 legge 689/81·
    • art. 27 comma 13 Codice del Consumo·
    • certificazione dei prodotti·
    • concorrenza sleale·
    • condizioni generali di contratto·
    • difetto di istruttoria·
    • diritto di recesso·
    • disparità di trattamento·
    • dispositivi medici·
    • eccesso di potere·
    • garanzia legale di conformità·
    • meccanismo extra-giudiziale di reclamo e ricorso·
    • pratiche commerciali scorrette·
    • promozione ingannevole·
    • proporzionalità della sanzione·
    • pubblicità ingannevole·
    • rigetto impegni presentati·
    • sanzione amministrativa pecuniaria·
    • travisamento dei fatti·
    • tutela dei consumatori·
    • violazione art. 21 Codice del Consumo·
    • violazione art. 23 Codice del Consumo·
    • violazione art. 25 Codice del Consumo·
    • violazione art. 66 bis Codice del Consumo

  • 2. Consiglio di Stato, sez. VI, sentenza 2024-09-10, n. 202407503
    Provvedimento:
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    • art. 20, 21, 22, 24, 25 Codice del Consumo·
    • art. 23 Codice del Consumo·
    • cancellazione dei servizi di trasporto·
    • diligenza professionale·
    • diritto all'informazione·
    • eccesso di potere·
    • emergenza pandemica COVID-19·
    • impegni assunti con l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato·
    • pratiche commerciali scorrette·
    • proporzionalità della sanzione·
    • rimborso e voucher·
    • sanzione per pratiche commerciali scorrette·
    • tutela dei consumatori

  • 3. TAR Roma, sez. I, sentenza 2023-08-30, n. 202313476
    Provvedimento:
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    • Art. 20 e 22 Cod. Cons.·
    • Art. 9 L. 689/1981·
    • Composizione collegio AGCM·
    • Elemento soggettivo·
    • Giurisprudenza amministrativa·
    • Pratiche commerciali scorrette·
    • Presunzioni·
    • Proporzionalità sanzione·
    • Pubblicità occulta·
    • Rapporto di committenza

  • 4. TAR Roma, sez. I, sentenza 2023-07-03, n. 202311057
    Provvedimento:
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    • art. 21, 22 e 23 Codice del Consumo·
    • art. 27 Codice del Consumo·
    • biciclette elettriche a pedalata assistita·
    • cessazione della pratica commerciale scorretta·
    • disparità di trattamento sanzionatorio·
    • omologazione veicoli·
    • pratiche commerciali scorrette·
    • proporzionalità della sanzione·
    • quantificazione della sanzione·
    • ricorso amministrativo·
    • sanzione amministrativa·
    • spese di lite·
    • veicoli leggeri a motore

  • 5. TAR Roma, sez. I, sentenza 2024-03-13, n. 202405156
    Provvedimento:
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    • annullamento di provvedimento amministrativo·
    • Codice del Consumo·
    • etichettatura dei prodotti·
    • onere della prova·
    • pratiche commerciali scorrette·
    • procedura di notifica al Ministero della Salute·
    • proporzionalità della sanzione·
    • pubblicità ingannevole·
    • sanzione amministrativa pecuniaria·
    • violazione art. 27 d.lgs. 6.9.2005 n. 206
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