Art. 2017. (Opposizione del detentore). L'opposizione del detentore deve essere proposta davanti al tribunale che ha pronunziato l'ammortamento, con citazione da notificarsi al ricorrente e al debitore. L'opposizione non e' ammissibile senza il deposito del titolo presso la cancelleria del tribunale. Se l'opposizione e' respinta, il titolo e' consegnato a chi ha ottenuto l'ammortamento.

Articolo 2017 del Codice civile

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Cass. pen., sez. V, sentenza 04/01/2021, n. 00060

Cass. civ., sez. III, ordinanza 31/01/2018, n. 02353

Ai sensi degli artt 2016 cod civ, 89 e 102 del RD 14 dicembre 1933 n 1669, legittimato a promuovere la procedura di ammortamento di una cambiale o di un vaglia cambiario e il titolare del credito cartolare, in base al negozio di emissione o di trasmissione, che abbia perso il possesso del titolo, e, quindi, la legittimazione all'Esercizio di quel credito, a seguito di smarrimento, sottrazione o distruzione. Pertanto, il trattario della cambiale e l'emittente del vaglia cambiario, cosi come non sono abilitati a proporre opposizione al decreto di ammortamento (promuovibile solo dal detentore del titolo, a norma degli artt 2017 cod civ e 90 del RD n 1669 del 1933), sono privi di legittimazione a richiedere il decreto stesso, ancorche abbiano perso il titolo dopo esserne venuti in possesso a seguito di pagamento del debito. ( V 238/60; ( V 2373/42).*

Cass. civ., sez. I, sentenza 25/07/1978, n. 3711

A) la norma del 2' comma dell'art. 2017 codice civile, secondo la quale non è ammissibile l'opposizione al decreto di ammortamento di un titolo all'ordine senza il deposito del titolo presso la cancelleria del tribunale, non si applica alla cambiale e agli assegni disciplinati dai decreti 14 dicembre 1933 n. 1669, e 21 dicembre 1933, n. 1736. B) è l'opposizione all'ammortamento l'elemento decisivo e determinante per il risultato della procedura di ammortamento. Se non vien fatta opposizione nel termine stabilito dalla legge, il titolo perde definitivamente il suo valore di documento rappresentativo del diritto in esso attestato, e ciò in confronto di qualsiasi detentore, indipendentemente dalla circostanza che l'acquisto del titolo sia stato anteriore o successivo alla pubblicazione del decreto di ammortamento nella "Gazzetta ufficiale". Se, al contrario, il detentore propone opposizione, il relativo giudizio, qualunque sia la data di acquisto del titolo, non può che risolversi sulla base del principio secondo il quale il titolo comunque smarrito o sottratto al possessore può essere validamente acquistato dal terzo di buona fede in conformità delle norme che ne disciplinano la circolazione. Pertanto, nel caso di acquisto successivo alla pubblicazione del decreto di ammortamento, che non impedisce la circolazione del titolo e non pone una presunzione immediata di conoscenza da parte dei terzi, il fatto dell'avvenuta pubblicazione rappresenta soltanto un elemento che, in relazione a situazioni particolari, può anch' esso concorrere, con altri elementi, a dare la dimostrazione del difetto di buona fede, nel possessore del titolo. C) nei titoli per i quali la legittimazione è data dal solo possesso (e tali sono i titoli all'ordine con girata in bianco) l'elemento della identificazione del possessore non può avere, ai fini della valutazione della buona fede dell'acquirente, quella particolare Rilevanza che esso ha, invece, nei titoli a legittimazione nominale.

Cass. civ., sez. I, sentenza 08/05/1956, n. 1481

La norma contenuta nell'art.2017 C.C. secondo la quale non è ammissibile l'opposizione all'ammortamento senza il deposito del titolo nella cancelleria del tribunale, trovandosi in logico e giuridico contrasto con quanto dispongono le norme sulla cambiale e sull'assegno bancario in materia di procedura di ammortamento, non può applicarsi a tali titoli

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