(soppressione di digitpa e dell'agenzia per la diffusione delle tecnologie per l'innovazione; successione dei rapporti e individuazione delle effettive risorse umane e strumentali)

Art. 22.(Soppressione di DigitPA e dell'Agenzia per la diffusione delle tecnologie per l'innovazione; successione dei rapporti e individuazione delle effettive risorse umane e strumentali)1.Dalla data di entrata in vigore del presente decreto, DigitPA e l'Agenzia per la diffusione delle tecnologie per l'innovazione sono soppressi.
2.Al fine di garantire la continuita' delle attivita' e dei rapporti facenti capo alle strutture soppresse, gli organi in carica alla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto continuano a svolgere le rispettive funzioni fino alla nomina del direttore generale e deliberano altresi' i bilanci di chiusura degli enti soppressi alla data di cessazione degli enti stessi, che sono corredati della relazione redatta dall'organo interno di controllo in carica alla medesima data e trasmessi per l'approvazione alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e al Ministero dell'economia e delle finanze. Il Direttore generale esercita in via transitoria le funzioni svolte dagli enti soppressi e dal Dipartimento di cui all'articolo 20, comma 2, in qualita' di commissario straordinario, fino alla nomina degli altri organi dell'Agenzia per l'Italia Digitale.
3.Sono trasferiti all'Agenzia per l'Italia Digitale il personale di ruolo delle amministrazioni di cui all'articolo 20, comma 2, le risorse finanziarie e strumentali degli enti e delle strutture di cui al medesimo articolo 20, comma 2, compresi i connessi rapporti giuridici attivi e passivi, senza che sia esperita alcuna procedura di liquidazione, neppure giudiziale. Le risorse finanziarie trasferite all'Agenzia e non ancora impegnate con atti giuridicamente vincolanti alla data di entrata in vigore della presente disposizione sono destinate alle finalita' di cui all'articolo 20 e utilizzate dalla stessa Agenzia per l'attuazione dei compiti ad essa assegnati.Sono fatti salvi le risorse finanziarie di cui all'articolo 1, comma 222, della legge 30 dicembre 2004, n. 311, e i relativi rapporti in essere, nonche' le risorse finanziarie a valere sul Progetto operativo di assistenza tecnica 'Societa' dell'informazione' che permangono nella disponibilita' della Presidenza del Consiglio dei ministri, che puo' avvalersi, per il loro utilizzo, della struttura di missione per l'attuazione dell'Agenda digitale italiana istituita presso la medesima Presidenza del Consiglio dei ministri, ai sensi del comma 2 dell'articolo 47 del decreto-legge 9 febbraio 2012, n. 5, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 aprile 2012, n. 35, e successive modificazioni. E' fatto salvo il diritto di opzione per il personale in servizio a tempo indeterminato presso il Dipartimento per la digitalizzazione della pubblica amministrazione e l'innovazione tecnologica della Presidenza del Consiglio dei Ministri e per il personale dell'Istituto superiore delle comunicazioni e delle tecnologie dell' informazione. Per i restanti rapporti di lavoro l'Agenzia subentra nella titolarita' del rapporto fino alla naturale scadenza.
4.Il personale attualmente in servizio in posizione di comando presso le amministrazioni di cui all'articolo 20, comma 2, puo' optare per il transito alle dipendenze dell'Agenzia. PERIODO SOPPRESSO DAL D.L. 21 GIUGNO 2013, N. 69, CONVERTITO CON MODIFICAZIONI DALLA L. 9 AGOSTO 2013, N. 98. Il personale comandato non transitato all'Agenzia ritorna all'amministrazione o all'ente di appartenenza.
5.Nelle more della definizione dei comparti di contrattazione, ai sensi dell'articolo 40, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e successive modificazioni, al personale dell'Agenzia si applica il contratto collettivo nazionale di lavoro del personale del comparto Ministeri.
6.Con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, o del Ministro delegato, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, da emanarsi entro quarantacinque giorni dalla nomina del direttore generale dell'Agenzia, e' determinata la dotazione delle risorse umane dell'Agenzia, fissata entro il limite massimo di 130 unita', con corrispondente riduzione delle dotazioni organiche delle amministrazioni di provenienza, nonche' la dotazione delle risorse finanziarie e strumentali necessarie al funzionamento dell'Agenzia stessa, tenendo conto del rapporto tra personale dipendente e funzioni dell'Agenzia, in un'ottica di ottimizzazione delle risorse e di riduzione delle spese per il funzionamento e per le collaborazioni esterne. Con lo stesso decreto e' definita la tabella di equiparazione del personale trasferito con quello appartenente al comparto Ministeri. I dipendenti trasferiti mantengono l'inquadramento previdenziale di provenienza, nonche' il trattamento economico fondamentale e accessorio, limitatamente alle voci fisse e continuative. Nel caso in cui il trattamento risulti piu' elevato rispetto a quello del comparto Ministeri, il personale percepisce per la differenza un assegno ad personam riassorbibile con i successivi miglioramenti economici.
7.((COMMA ABROGATO DAL D.LGS. 22 GENNAIO 2016, N. 10)).
8.All'attuazione degli articoli 19, 20, 21 e 22 si provvede con le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente e, comunque, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.
9.All'Agenzia si applicano le disposizioni sul patrocinio e sull'assistenza in giudizio di cui all'articolo 1 del testo unico di cui al regio decreto 30 ottobre 1933, n. 1611.
10.Il comma 1 dell'articolo 68 del codice dell'amministrazione digitale, di cui al decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, e' sostituito dal seguente:
"1. Le pubbliche amministrazioni acquisiscono programmi informatici o parti di essi a seguito di una valutazione comparativa di tipo tecnico ed economico tra le seguenti soluzioni disponibili sul mercato: a) software sviluppato per conto della pubblica amministrazione; b) riutilizzo di software o parti di esso sviluppati per conto della pubblica amministrazione; c) software libero o a codice sorgente aperto; d) software combinazione delle precedenti soluzioni. Solo quando la valutazione comparativa di tipo tecnico ed economico dimostri l'impossibilita' di accedere a soluzioni open source o gia' sviluppate all'interno della pubblica amministrazione ad un prezzo inferiore, e' consentita l'acquisizione di programmi informatici di tipo proprietario mediante ricorso a licenza d'uso. La valutazione di cui al presente comma e' effettuata secondo le modalita' e i criteri definiti dall'Agenzia per l'Italia Digitale, che, a richiesta di soggetti interessati, esprime altresi' parere circa il loro rispetto".
Entrata in vigore il 28 gennaio 2016

Sentenze9


  • 1. Consiglio di Stato, sez. II, sentenza 2023-02-10, n. 202301467
    Provvedimento:
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    • annullamento di atti amministrativi·
    • art. 22 d.l. 83/2012·
    • comando e distacco nel pubblico impiego·
    • compensazione delle spese di giudizio·
    • D.P.C.M. 9 gennaio 2015·
    • giurisprudenza amministrativa·
    • lesività degli atti amministrativi·
    • qualificazione giuridica della posizione di servizio·
    • sostituzione di persona giuridica nel settore pubblico·
    • trattamento economico dei dipendenti pubblici

  • 2. Consiglio di Stato, sez. IV, sentenza 2024-04-24, n. 202403741
    Provvedimento:
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    • art. 22 d.l. n. 83/2012·
    • art. 3, 36 e 97 Costituzione·
    • assegno ad personam·
    • bilanciamento tra principi costituzionali·
    • CCNL Ministeri·
    • compensazione delle spese di lite·
    • diritto amministrativo·
    • diritto del lavoro·
    • diritto di petizione·
    • legittimità costituzionale·
    • principio di conservazione del trattamento economico·
    • principio di parità di trattamento dei dipendenti pubblici·
    • reformatio in peius·
    • tabella di equiparazione del personale·
    • trasferimento di personale nella pubblica amministrazione

  • 3. TAR Roma, sez. IV, sentenza 2022-06-15, n. 202208000
    Provvedimento:
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    • annullamento di atto amministrativo·
    • art. 2 D.P.C.M. 9 gennaio 2015·
    • art. 3 Legge 241/90·
    • art. 56 D.P.R. 3/1997·
    • distacco e comando nel pubblico impiego·
    • eccesso di potere·
    • inammissibilità del ricorso·
    • mancata notifica di atto amministrativo·
    • requisito di comando·
    • transito di ruolo·
    • violazione di legge

  • 4. TAR Roma, sez. I, sentenza 2021-08-06, n. 202109303
    Provvedimento:
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    • Agenzia per l'Italia Digitale·
    • Atto amministrativo generale·
    • Difetto di interesse·
    • DPCM·
    • Giurisprudenza Consiglio di Stato·
    • Inammissibilità del ricorso·
    • Inquadramento del personale·
    • Inquadramento del personale di ricerca·
    • Interesse collettivo·
    • Legittimazione sindacale

  • 5. TAR Roma, sez. 1Q, sentenza 2017-09-25, n. 201709904
    Provvedimento:
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    • annullamento di provvedimento amministrativo·
    • applicazione del CCNL Ministeri·
    • art. 2103 c.c.·
    • art. 2112 c.c.·
    • art. 22 d.l. n. 83/2012·
    • art. 3, 36, 97 Costituzione·
    • contratti collettivi nazionali di lavoro·
    • eccesso di potere·
    • gestione delle risorse umane nell'Agid·
    • irriducibilità della retribuzione·
    • parità di trattamento dei dipendenti pubblici·
    • principio di conservazione del trattamento economico·
    • questione di costituzionalità·
    • trasferimento di personale tra pubbliche amministrazioni
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