Art 2

Art. 2.
E' fatto obbligo ad ognuno di chiedere per se' e per le persone sulle quali esercita la patria potesta' o la tutela, la iscrizione nell'anagrafe del Comune di dimora abituale e di dichiarare alla stessa i fatti determinanti mutazione di posizioni anagrafiche, a norma del regolamento, fermo restando, agli effetti dell'articolo 44 del Codice civile, l'obbligo di denuncia del trasferimento anche all'anagrafe del Comune di precedente residenza.
L'assenza temporanea dal Comune di dimora abituale non produce effetti sul riconoscimento della residenza.
((Ai fini dell'obbligo di cui al primo comma, la persona che non ha fissa dimora si considera residente nel comune dove ha stabilito il proprio domicilio. La persona stessa, al momento della richiesta di iscrizione, e' tenuta a fornire all'ufficio di anagrafe gli elementi necessari allo svolgimento degli accertamenti atti a stabilire l'effettiva sussistenza del domicilio. In mancanza del domicilio, si considera residente nel comune di nascita))((E' comunque istituito, senza nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio dello Stato, presso il Ministero dell'interno un apposito registro nazionale delle persone che non hanno fissa dimora. Con decreto del Ministro dell'interno, da adottare nel termine di centottanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente disposizione, sono stabilite le modalita' di funzionamento del registro attraverso l'utilizzo del sistema INA-SAIA))
Per i nati all'estero si considera Comune di residenza quello di nascita, del padre o, in mancanza, quello della madre. Per tutti gli altri, soggetti all'obbligo della residenza, ai quali non possano applicarsi i criteri sopraindicati, e' istituito apposito registro presso il Ministero dell'interno.
Il personale diplomatico e consolare straniero, nonche' il personale straniero da esso dipendente, non sono soggetti all'obbligo dell'iscrizione anagrafica.
Entrata in vigore il 14 dicembre 2009

Sentenze23


  • 2. TAR Roma, sez. 1T, sentenza 2023-06-20, n. 202310430
    Provvedimento:
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    • alloggio idoneo·
    • cessazione materia del contendere·
    • conversione permesso di soggiorno·
    • difetto di istruttoria·
    • diniego permesso di soggiorno·
    • improcedibilità del ricorso·
    • permesso di soggiorno·
    • requisiti per il permesso di soggiorno·
    • residenza certa·
    • rifiuto patrocinio a spese dello Stato·
    • spese compensate·
    • travisamento presupposto storico·
    • violazione art. 11 D.P.R. 223/1989·
    • violazione art. 15 e 39 D.P.R. 394/1999·
    • violazione art. 26 d.lgs. 286/1998·
    • violazione art. 5 d.lgs. 286/1998

  • 3. TAR Roma, sez. 1S, sentenza 2023-10-06, n. 202314785
    Provvedimento:
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    • art. 5 del Testo Unico Immigrazione·
    • art. 87 c.p.a.·
    • difetto di istruttoria·
    • discrezionalità dell'autorità di polizia·
    • forza maggiore·
    • motivazione del provvedimento amministrativo·
    • permesso di soggiorno·
    • rifiuto del rinnovo del permesso di soggiorno·
    • rinnovo del permesso di soggiorno·
    • smarrimento del passaporto·
    • termine perentorio·
    • valutazione dell'inserimento nel territorio

  • 5. TAR Napoli, sez. VI, sentenza 2023-04-14, n. 202302297
    Provvedimento:
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    • all'esame dei requisiti di residenza e alloggio·
    • art. 10 bis della l. 241/1990·
    • art. 26 del d.lgs. 286/1998·
    • art. 9 del d.lgs. 286/1998·
    • attività lavorativa e reddito·
    • compensazione delle spese di giudizio·
    • difetto di istruttoria·
    • diniego del permesso di soggiorno·
    • disparità di trattamento·
    • giurisprudenza amministrativa·
    • oscuramento delle generalità·
    • permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo·
    • requisiti per il permesso di soggiorno·
    • residenza anagrafica·
    • violazione di legge eccesso di potere
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