diffide e sanzioni

Art. 15. Diffide e sanzioni((1.Se, a seguito dell'istruttoria di cui all'articolo 14 della presente legge, l'Autorita' ravvisa un'infrazione degli articoli 101 o 102 del TFUE ovvero degli articoli 2 o 3 della presente legge, fissa alle imprese e associazioni di imprese interessate il termine per l'eliminazione dell'infrazione stessa ovvero, se l'infrazione e' gia' cessata, ne vieta la reiterazione. A tal fine l'Autorita' puo' imporre l'adozione di qualsiasi rimedio comportamentale o strutturale proporzionato all'infrazione commessa e necessario a far cessare effettivamente l'infrazione stessa. Al momento di scegliere fra due rimedi ugualmente efficaci, l'Autorita' opta per il rimedio meno oneroso per l'impresa, in linea con il principio di proporzionalita'.
1-bis.Tenuto conto della gravita' e della durata dell'infrazione, dispone inoltre l'applicazione di una sanzione amministrativa pecuniaria fino al 10 per cento del fatturato realizzato in ciascuna impresa o associazione di imprese nell'ultimo esercizio chiuso anteriormente alla notificazione della diffida, determinando i termini entro i quali l'impresa deve procedere al pagamento della sanzione. Se l'infrazione commessa da un'associazione di imprese riguarda le attivita' dei suoi membri, l'Autorita' dispone l'applicazione di una sanzione amministrativa pecuniaria fino al 10 per cento della somma dei fatturati totali a livello mondiale realizzati nell'ultimo esercizio chiuso anteriormente alla notificazione della diffida di ciascun membro operante sul mercato interessato dall'infrazione commessa dall'associazione. Tuttavia, la responsabilita' finanziaria di ciascuna impresa riguardo al pagamento della sanzione non puo' superare il 10 per cento del fatturato da essa realizzato nell'ultimo esercizio chiuso anteriormente alla notificazione della diffida.
1-ter.Quando a un'associazione di imprese e' irrogata una sanzione tenendo conto del fatturato dei suoi membri ai sensi degli articoli 14, comma 5, e 15, comma 1-bis, e l'associazione non e' solvibile, essa e' tenuta a richiedere ai propri membri contributi a concorrenza dell'importo della sanzione. Se tali contributi non sono stati versati integralmente all'associazione di imprese entro il termine fissato dall'Autorita', l'Autorita' puo' esigere il pagamento della sanzione direttamente da qualsivoglia impresa i cui rappresentanti erano membri degli organi decisionali dell'associazione quando quest'ultima ha assunto la decisione che ha costituito l'infrazione.
Se necessario per garantire il pagamento integrale della sanzione, dopo aver richiesto il pagamento a dette imprese, l'Autorita' puo' anche esigere il pagamento dell'importo della sanzione ancora dovuto da qualsivoglia membro dell'associazione che operava sul mercato nel quale si e' verificata l'infrazione. Tuttavia, non puo' esigersi il pagamento dalle imprese che dimostrano che non hanno attuato la decisione dell'associazione che ha costituito l'infrazione e che o non erano a conoscenza della sua esistenza, o si sono attivamente dissociate da essa prima dell'inizio dell'indagine.
1-quater.Se, in base alle informazioni di cui dispone, l'Autorita' ritiene che non sussistono le condizioni per ravvisare un'infrazione, l'Autorita' puo' assumere una decisione in tal senso. Quando, dopo aver informato la Commissione europea ai sensi dell'articolo 11, paragrafo 3, del regolamento (CE) n. 1/2003, l'Autorita' ritiene che sono venuti meno i motivi di intervento e chiude pertanto il procedimento istruttorio, ne informa di conseguenza la Commissione europea.))2.In caso di inottemperanza alla diffida di cui al comma 1, l'Autorita' applica la sanzione amministrativa pecuniaria fino al dieci per cento del fatturato ovvero, nei casi in cui sia stata applicata la sanzione di cui al comma 1, di importo minimo non inferiore al doppio della sanzione gia' applicata con un limite massimo del dieci per cento del fatturato come individuato al comma 1, determinando altresi' il termine entro il quale il pagamento della sanzione deve essere effettuato. Nei casi di reiterata inottemperanza l'Autorita' puo' disporre la sospensione dell'attivita' d'impresa fino a trenta giorni.
((2-bis.L'Autorita' puo' irrogare alle imprese e associazioni di imprese penalita' di mora il cui importo puo' giungere fino al 5 per cento del fatturato medio giornaliero realizzato a livello mondiale durante l'esercizio sociale precedente per ogni giorno di ritardo a decorrere dalla data fissata nella decisione, al fine di costringerle a:
a)ottemperare alla diffida di cui al comma 1 del presente articolo;
b)ottemperare alle misure cautelari adottate ai sensi dell'articolo 14-bis;
c)rispettare gli impegni resi obbligatori mediante decisione ai sensi dell'articolo 14-ter.))
Entrata in vigore il 29 novembre 2021

Sentenze+500


  • 1. Consiglio di Stato, sez. VI, sentenza 2023-03-01, n. 202302117
    Provvedimento:
     Leggi di più...
    • art. 101 TFUE·
    • Autorità garante della concorrenza e del mercato (AGCM)·
    • concertazione prezzi·
    • disparità di trattamento·
    • divieto di scambio di informazioni commerciali·
    • durata del procedimento amministrativo·
    • eccesso di potere·
    • intesa orizzontale·
    • intesa restrittiva della concorrenza·
    • limitazione della concorrenza·
    • principio di proporzionalità·
    • procedimento amministrativo·
    • programma di compliance antitrust·
    • prova indiziaria·
    • sanzione amministrativa·
    • violazione del diritto di difesa

  • 2. Consiglio di Stato, sez. VI, sentenza 2024-07-30, n. 202406819
    Provvedimento:
     Leggi di più...
    • annullamento di provvedimenti amministrativi·
    • art. 114 c.p.a.·
    • art. 21septies L. n. 241/1990·
    • concorrenza e intese restrittive·
    • giurisdizione di merito in materia antitrust·
    • graduazione delle sanzioni·
    • ottemperanza delle sentenze·
    • principio di corrispondenza tra il chiesto e il pronunciato·
    • programma di compliance antitrust·
    • proporzionalità delle sanzioni·
    • rideterminazione delle sanzioni·
    • sanzioni amministrative pecuniarie·
    • violazione del giudicato

  • 4. TAR Roma, sez. I, sentenza 2024-05-11, n. 202409315
    Provvedimento:
     Leggi di più...
    • abuso di posizione dominante·
    • accordo di distribuzione·
    • analisi di mercato·
    • analisi economica della concorrenza·
    • art. 101 Tfue·
    • art. 102 Tfue·
    • art. 267 Tfue·
    • autorità garante della concorrenza e del mercato (AGCM)·
    • bundle di servizi·
    • calcolo della sanzione·
    • collaborazione tra imprese·
    • concentrazioni economiche·
    • concorrenza·
    • concorrenza nel mercato delle pay tv·
    • concorrenza nel settore dei contenuti audiovisivi·
    • concorrenza nel settore delle telecomunicazioni·
    • connessione internet in fibra ottica·
    • diritti di esclusiva·
    • diritti tv calcistici·
    • discriminazione tra operatori·
    • esclusiva di distribuzione·
    • esenzione individuale·
    • integrazione verticale·
    • intesa restrittiva della concorrenza·
    • misure di attenuazione della sanzione·
    • misure di rimedio all'anticoncorrenzialità·
    • misure di sospensione cautelare·
    • misure volontarie di concorrenza·
    • offerta congiunta di servizi·
    • partnership tecnologica·
    • procedimento cautelare·
    • prova di anticoncorrenzialità·
    • sanzione pecuniaria·
    • scambio di informazioni·
    • trasmissione satellitare e digitale terrestre·
    • uso di internet per la trasmissione di contenuti·
    • vertical block exemption regulation

  • 5. TAR Roma, sez. I, sentenza 2024-05-03, n. 202408780
    Provvedimento:
     Leggi di più...
    • annullamento provvedimento amministrativo·
    • art. 21-octies l. 241/1990·
    • coefficiente di gravità·
    • entry fee·
    • giurisdizione amministrativa·
    • intesa anticoncorrenziale·
    • ottemperanza a sentenza·
    • ricorso per annullamento·
    • rideterminazione sanzione·
    • sanzione amministrativa pecuniaria
Iscriviti per avere accesso a tutti i nostri contenuti, è gratuito!
Iscriviti gratuitamente
Hai già un account ? Accedi