Art 7

Art. 7.1.In attesa della riforma del trattamento di disoccupazione, delle integrazioni salariali, dell'eccedenza di personale, nonche' dei contratti di formazione e lavoro, a decorrere dalla data di entrata in vigore del presente decreto, e per il solo 1988, l'importo dell'indennita' giornaliera di cui all'articolo 13 del decreto-legge 2 marzo 1974, n. 30, convertito, con modificazioni, dalla legge 16 aprile 1974, n. 114, e' fissato nella misura del 7,5 per cento della retribuzione.
2.La retribuzione di riferimento per la determinazione della indennita' giornaliera di disoccupazione e' quella media soggetta a contribuzione, e comunque non inferiore alla retribuzione prevista dai contratti nazionali e provinciali di categoria, dei tre mesi precedenti l'inizio del periodo di disoccupazione, calcolata in relazione al numero delle giornate di lavoro prestate. Per i lavoratori di cui ai commi 3 e 4 la retribuzione di riferimento e' quella percepita nell'anno 1987 e comunque non inferiore alla retribuzione prevista dai contratti nazionali e provinciali di categoria. La percentuale di cui al comma 1 per i lavoratori agricoli a tempo determinato si applica sulla retribuzione di cui all'articolo 3 della legge 8 agosto 1972, n. 457, e per i lavoratori italiani rimpatriati di cui alla legge 25 luglio 1975, n. 402, sulla retribuzione convenzionale determinata con decreto del Ministro del lavoro e della previdenza sociale con riferimento ai contratti collettivi nazionali di categoria.
3.L'assicurazione contro la disoccupazione di cui all'articolo 37 del regio decreto-legge 4 ottobre 1935, n. 1827, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 aprile 1936, n. 1155, e' estesa, per il solo anno 1988, anche ai lavoratori di cui all'articolo 40, ottavo e nono comma, del citato decreto-legge. Fermo restando il requisito dell'anzianita' assicurativa di cui all'articolo 19, primo comma, del regio decreto-legge 14 aprile 1939, n. 636, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 luglio 1939, n. 1272, hanno diritto alla indennita' ordinaria di disoccupazione anche i lavoratori che, in assenza dell'anno di contri buzione nel biennio, nell'anno 1987 abbiano prestato almeno settantotto giorni di attivita' lavorativa, per la quale siano stati versati o siano dovuti i contributi per la assicurazione obbligatoria. I predetti lavoratori hanno diritto alla indennita' per un numero di giornate pari a quelle lavorate nell'anno stesso e comunque non superiore alla differenza tra il numero 312, diminuito delle giornate di trattamento di disoccupazione eventualmente goduto, e quello delle giornate di lavoro prestate.
4.Per i lavoratori agricoli che hanno conseguito il diritto alla indennita' ordinaria di disoccupazione e non quello relativo ai trattamenti speciali di disoccupazione, il trattamento di cui al comma 1 e' corrisposto per un numero di giornate pari a quelle lavorate nel 1987. Per i predetti lavoratori le giornate accreditabili ai fini pensionistici e quelle per le quali e' prevista la corresponsione dell'assegno per il nucleo familiare sono calcolate sulla base della previgente disciplina, ancorche' si tratti di giornate non lavorate ne' indennizzate. Per i lavoratori agricoli aventi diritto al trattamento speciale di disoccupazione non trova applicazione l'elevazione del trattamento di cui al comma 1. (13) ((14))5.Per essere ammessi a beneficiare della indennita' di disoccupazione i lavoratori di cui al comma 3 devono presentare alle sezioni circoscrizionali per l'impiego domanda, su apposito modulo predisposto dall'INPS, entro il 30 giugno 1988. I lavoratori che non possano far valere il requisito dell'anno di contribuzione di cui al comma 3 devono corredare la domanda con apposita dichiarazione rilasciata dai datori di lavoro attestante il numero delle giornate prestate nell'anno 1987 e la relativa retribuzione corrisposta. Il datore di lavoro che rifiuti di rilasciare ai lavoratori gia' occupati alle proprie dipendenze la predetta dichiarazione, ovvero dichiari dati infedeli, e' tenuto comunque al pagamento della somma di lire 200.000 a titolo di sanzione amministrativa per ogni lavoratore cui la dichiarazione si riferisce.
6.All'onere derivante dall'attuazione del presente articolo, valutato in lire 300 miliardi per l'anno 1988, si provvede, quanto a lire 93 miliardi, mediante utilizzazione delle economie di gestione realizzate dalla separata contabilita' degli interventi straordinari di cassa integrazione guadagni degli operai dell'industria per effetto dell'attuazione dell'articolo 8, e, quanto a lire 207 miliardi, mediante corrispondente riduzione dello stanziamento iscritto al capitolo 6856 dello stato di previsione del Ministero del tesoro per l'anno 1988, all'uopo parzialmente utilizzando l'accantonamento 'Fondo per il rientro dalla disoccupazione, in particolare nei territori del Mezzogiorno'.
7.Il Ministro del tesoro e' autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio. (10)


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AGGIORNAMENTO (10)
Il D.L 29 marzo 1991, n. 108, convertito con modificazioni dalla L. 1 giugno 1991, n. 169 ha disposto (con l'art. 1, comma 1) che "L'efficacia delle disposizioni contenute nell'articolo 7 del decreto-legge 21 marzo 1988, n. 86, convertito, con modificazioni, dalla legge 20 maggio 1988, n. 160, e' prorogata fino alla data di entrata in vigore della legge di riforma della disciplina della Cassa integrazione guadagni, della disoccupazione e della mobilita' e, comunque, non oltre il 31 dicembre 1989. Le domande per le prestazioni di cui al comma 3 del predetto articolo 7, riferite all'attivita' lavorativa svolta nel corso del 1988, sono valide se presentate entro il 30 giugno 1989. Con effetto dal 1° gennaio 1989 la misura dell'importo dell'indennita' giornaliera di disoccupazione prevista dal medesimo articolo 7 e' elevata al 15 per cento della retribuzione."
Ha inoltre disposto (con l'art. 3, comma 4) che il comma 3 del presente articolo "s'interpreta nel senso che il diritto alle prestazioni ivi previste sussiste anche nei confronti di quei lavoratori che, pur in possesso del requisito dell'anno di contribuzione nel biennio, hanno erroneamente avanzato domanda entro i termini e secondo le modalita' previsti per l'indennita' ordinaria di disoccupazione con requisiti ridotti, anziche' entro i termini e secondo le modalita' previsti per l'indennita' con requisiti normali di cui al regio decreto-legge 4 ottobre 1935, n. 1827, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 aprile 1936, n. 1155".


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AGGIORNAMENTO (13)
La L. 24 dicembre 1993, n. 537, ha disposto (con l'art. 11, comma 23) che "La disposizione dell'articolo 7, comma 4, del decreto-legge 21 marzo 1988, n. 86, convertito, con modificazioni, dalla legge 20 maggio 1988, n. 160, e successive modificazioni, si interpreta nel senso che ai lavoratori agricoli aventi diritto ai trattamenti speciali di disoccupazione di cui agli articoli 25 della legge 8 agosto 1972, n. 457, e 7 della legge 16 febbraio 1977, n. 37, l'indennita' ordinaria di disoccupazione per le giornate eccedenti quelle di trattamento speciale e' dovuta nella misura fissa di lire 800 giornaliere. A decorrere dal 1 gennaio 1993, ai lavoratori agricoli aventi diritto ai trattamenti speciali di disoccupazione non e' dovuta l'indennita' ordinaria di disoccupazione per le giornate eccedenti le novanta di trattamento speciale. Per i predetti lavoratori le giornate accreditabili ai fini pensionistici sono calcolate sulla base della vigente disciplina ancorche' si tratti di giornate non lavorate ne' indennizzate".
Successivamente la Corte Costituzionale con sentenza 4 -13 luglio 1994, n. 288 (in G.U. 1a s.s. 20/7/1994, n. 30) ha dichiarato l' illegittimita' costituzionale dell'art. 11, comma 23, primo periodo della L. 537/1993 (che ha disposto la modifica del comma 4 del presente articolo) in relazione al tempo successivo alla data di entrata in vigore della legge n. 160 del 1988.


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AGGIORNAMENTO (14)
La Corte costituzionale, con sentenza 4 - 13 luglio 1994, n. 288 (in G.U. 1a s.s. 20/07/1994 n. 30) ha dichiarato l'illegittimita' costituzionale del presente articolo, comma 4, "nella parte in cui per i lavoratori agricoli aventi diritto al trattamento speciale di disoccupazione non prevede, a decorrere dalla data di entrata in vigore del decreto medesimo, un meccanismo di adeguamento monetario dell'indennita' ordinaria spettante, per le giornate eccedenti quelle di trattamento speciale, nella misura indicata dall'art. 13 del d.-l. 2 marzo 1974, n. 30, convertito nella legge 16 aprile 1974, n. 114".
Entrata in vigore il 20 luglio 1994

Sentenze180


  • 1. Trib. Lecce, sentenza 16/07/2024, n. 2405
    Provvedimento: TRIBUNALE DI LECCE REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO N.174/2019 R.G. Il Tribunale di Lecce, in composizione monocratica, in persona della dott.ssa Maria I Gustapane, in funzione di Giudice del Lavoro, ha pronunciato, con motivazione contestuale, la seguente S E N T E N Z A nella causa discussa all'udienza del 21/6/2024 - udienza sostituita dal deposito di note scritte, contenenti le sole istanze e conclusioni, a norma dell'art.127 ter c.p.c. e previa verifica del deposito delle note nel temine perentorio stabilito- promossa da: - IN PA, nato in [...], il [...] e residente a [...], rappresentato e difeso, con mandato in atti, dall'Avvocato Francesca Cursano …
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  • 2. Trib. Napoli, sentenza 08/11/2024, n. 4864
    Provvedimento: TRIBUNALE DI NAPOLI NORD SEZIONE LAVORO Il Giudice del Tribunale di Napoli Nord, dott.ssa Chiara Cucinella in funzione di Giudice del lavoro, all'esito dell'udienza del 22/10/2024 sostituita dal deposito delle note scritte, ex art. 127 ter c.p.c., in data 04/11/2024 ha depositato SENTENZA nella causa iscritta al n. 8915 /2022 vertente TRA UR TO, nato a [...] il [...], rappresentato e difeso dagli avvocati RAFFAELE PACILIO e POZIELLO CONCETTA, come in atti RICORRENTE E INPS, in persona del legale rappresentante pro tempore, elettivamente domiciliato in VIA ALCIDE DE GASPERI, 55 80133 NAPOLI, rappresentato e difeso dall'avv. LIZZI MARIA SOFIA, come in atti RESISTENTE OGGETTO: NASPI …
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  • 3. Corte d'Appello Roma, sentenza 12/04/2024, n. 1076
    Provvedimento: REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE D'APPELLO DI ROMA III SEZIONE LAVORO E PREVIDENZA composta da dr. Stefano Scarafoni Presidente rel. dr.ssa Maria Gabriella Marrocco Consigliere dr. Enrico Sigfrido Dedola Consigliere all'udienza del 13 marzo 2024 ha pronunciato la seguente SENTENZA Nella controversia in grado di appello iscritta al n. 1481/2021 del Ruolo generale Civile – Lavoro e Previdenza TRA ESPOSITO FR TE, rappresentata e difesa dagli avv.ti Damaso Pattumelli e Daniele Di Bella ed elettivamente domiciliata presso il loro studio sito in Roma, Via Flaminia 334; APPELLANTE E INPS – Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, rappresentato e difeso …
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  • 4. Trib. Foggia, sentenza 15/05/2024, n. 1549
    Provvedimento: REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO TRIBUNALE DI FOGGIA SEZIONE LAVORO In persona della dott.ssa Monica Sgarro, in funzione di Giudice del Lavoro, ha pronunciato, all'esito dell'udienza del 15/05/2024 tenuta ai sensi e per gli effetti di cui all'art. 127 ter cpc, introdotto dal d.lgs. 149/2022, la seguente SENTENZA nella controversia iscritta in primo grado al n. 9312/2021 R.G. Lavoro e vertente TRA SA TO, rappresentata/o e difesa/o, dall'avv. FRANCESCO DI NATALE; RICORRENTE E INPS, in persona del legale rapp. pt., rappresentato e difeso, dagli avv.ti GRAZIA GUERRA e CHIARA CONTURSI; RESISTENTE oggetto: ratei assegno ordinario di invalidità RAGIONI DI FATTO …
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  • 5. Corte d'Appello Catanzaro, sentenza 16/07/2024, n. 598
    Provvedimento: REPUBBLICA ITALIANA In nome del Popolo Italiano Corte D'Appello di Catanzaro Sezione Previdenza ed Assistenza La Corte, riunita in camera di consiglio, così composta: 1. dott.ssa Gabriella Portale Presidente 2. dott.ssa Barbara Fatale Consigliere rel. 3. dott.ssa Giuseppina Bonofiglio Consigliere ha pronunciato la seguente SENTENZA nella causa in grado di appello iscritta al numero 516 del Ruolo generale affari contenziosi dell'anno 2023 e vertente TRA ISTITUTO NAZIONALE DELLA PREVIDENZA SOCIALE (I.N.P.S.), (C.F. 80078750587), in persona del Presidente in carica pro tempore, rappresentato e difeso dagli Avvocati Mariagrazia Carnovale, Silvia Parisi, Francesco Muscari …
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