Art. 7.<br> <br> Le assistenze di cui ai numeri 1, 2, 3, 4, 5.6 e 7 del precedente articolo competono di diritto anche ai famigliari viventi a carico dell'iscritto, nei limiti e con le modalita' che verranno determinati in conformita' di quanto dispone il quarto comma dell'articolo precedente. <br>

Art 7

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In tema di prestazioni di previdenza e assistenza, la prescrizione   
è sospesa, oltre che durante il tempo di formazione del         
silenzio rifiuto sulla richiesta all'istituto assicuratore ex art. 7 
della legge n. 533 del 1973, anche durante il tempo di formazione    
del silenzio rigetto sul ricorso amministrativo condizionante la     
procedibilità della domanda giudiziale ex art. 443 cod. proc.   
civ., essendo ancora valido il principio di settore, enucleabile     
dall'art. 97 del r.d.l. n. 1827 del 1935 e conforme ai principi      
costituzionali di equità del processo ed effettività della 
tutela giurisdizionale, per cui il decorso del termine di            
prescrizione è sospeso durante il tempo di attesa incolpevole   
dell'assicurato; ne consegue che la prescrizione del diritto         
all'indennità di maternità, soggetta al termine annuale ai 
sensi degli artt. 6 della legge n. 138 del 1943 e 15 della legge n.  
1204 del 1971, è sospesa per i centoventi giorni di formazione  
del silenzio rifiuto di cui all'art. 7 della legge n. 533 del 1973 e 
per i centottanta giorni di formazione del silenzio rigetto previsto 
dall'art. 46 della legge n. 88 del 1989.

Cass. civ., SS.UU., sentenza 06/04/2012, n. 5572

L'Onere imposto dall'art 2 della legge 26 aprile 1954 n 251 (che ha integrato l'art 34 del RD 30 dicembre 1923 n 2841, a sua volta modificativo dell'art 78 b della legge 17 luglio 1890 n 6972 sulle istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza), all'ospedale ricoverante, di notificare all' INAM, mediante lettera raccomandata con ricevuta di ritorno entro cinque giorni dalla ammissione, il ricovero di un infermo che abbia titolo alle prestazioni ospedaliere da parte dell'istituto, riguarda esclusivamente il ricovero d'urgenza, occorrendo infatti, per il ricovero normale, la preventiva autorizzazione dello INAM. In correlazione, l'Onere imposto a quest'ultimo( dallo stesso art 2 della legge n 251 del 1954, di far pervenire all' amministrazione ospedaliera, entro il termine di decadenza di trenta giorni, da quello della notifica del ricovero, la 'motivata contestazione' circa il suo Obbligo di assumere le spese di spedalita, concerne esclusivamente la legittimita del ricovero d'urgenzà la 'motivata contestazione), cioe, deve riferirsi alle esigenze cliniche, indicate nella denuncia notificata dall'ospedale, atte a giustificare il detto ricovero, mentre non puo riferirsi al rapporto assicurativo riguardante il ricoverato, il quale rapporto, fonte dell'obbligazione dell' ente assicuratore, costituisce il presupposto in base al quale viene notificato all' INAM il ricovero d'urgenza, e la sua contestazione non e soggetta a termine di decadenza. L'accertamento poi, della fondatezza e della tempestivita della motivata contestazione puo ben essere influente, non solo nelle controversie intercorrenti tra l'ospedale ricoverante e l' ente pubblico nei cui confronti sia ipotizzabile un Obbligo di provvedere al pagamento delle spese suddette a favore dell' ospedale, ma anche nel giudizio instaurato dal privato assicurato, richiesto del pagamento dal comune che abbia anticipato le spese del ricovero d'urgenza, nei confronti dell' INAM, avente ad oggetto l'accertamento della definitiva incidenza, sull'assicurato oppure sull' istituto, delle spese stesse in tale ipotesi, infatti, il giudice deve accertare se il ricovero e stato comunicato dall' ospedale all' INAM e se quest'ultimo abbia o meno tempestivamente notificata all' ospedale ricoverante la 'motivata contestazione' di cui all'art 2 della legge n 251 del 1954, costituendo questa il necessario presupposto per l'accertamento dell'Obbligo dell' INAM al pagamento delle spese di spedalita richiestegli dall'assicurato. Tuttavia, la questione relativa alla fondatezza e tempestivita della 'motivata contestazione', in tale giudizio civile, assume Rilevanza solo in via incidentale, di modo che la soluzione ad essa data, in riferimento al rapporto di Assicurazione sociale, non potrebbe mai fare stato nell'ambito dell'altro rapporto tra ospedale ed ente pubblico di previdenza, mutualita e assistenza, cosi come la decisione, in Sede amministrativa e giurisdizionale, ex art 3 della legge n 251 del 1954, della controversia tra i suddetti enti non potrebbe interferire nel rapporto assicurativo tra il privato e l' INAM. ( V 2113'62 3444'56).*

Poiche l'art 7 della legge 11 gennaio 1943 n 138 dispone che le prestazioni assicurative, a carico dell' INAM, stabilite dal precedente articolo (tra cui quella ospedaliera), sono estese, di diritto, a favore di determinati familiari viventi a carico dell'assicurato e non assicurati in proprio (art 69 del RDL 4 ottobre 1935 n 1827, sostituito dall'art 1 della legge 9 agosto 1954 n 657), titolare del diritto al conseguimento delle prestazioni stesse e soltanto il capofamiglia assicurato, unico soggetto del rapporto di Assicurazione sociale, il quale deve farne richiesta di godimento per i propri familiari non assicurati quando ricorrano le condizioni stabilite dalla legislazione speciale. ( V 2352'55).*

Se e vero che il difetto di legitimatio ad causam puo essere dedotto in ogni stato e grado del giudizio ed e rilevabile anche di ufficio, tuttavia, ove tale difetto sia dedotto per la prima volta in Cassazione, il supremo collegio, per le relative indagini di fatto, deve basarsi esclusivamente sugli elementi gia acquisiti nei giudizi di merito. ( Conf 738'63 1714'62).*

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