Sussiste possibilità di evitare la procedura di iscrizione del fermo per i destinatari che svolgono un'attività di impresa ovvero una professione, laddove il bene mobile rivesta natura strumentale alle predette attività e il debitore o i suoi coobbligati ne forniscano adeguata dimostrazione, fermo restando che la nozione di bene strumentale non può che essere limitata ai soli casi in cui dal bene in questione dipendano i ricavi caratteristici dell'impresa, visto che solo in tale ipotesi si giustifica l'esenzione dalla misura cautelativa, che potrebbe impedire o pregiudicare lo svolgimento di tale attività.

Corte di Giustizia di primo grado Savona, sez. II, sentenza 03/05/2024, n. 102

Il rapporto fra le Corporazioni dei piloti e i piloti che ne fanno parte è di natura associativa e non è un rapporto di lavoro subordinato; conseguentemente, la natura associativa di tale rapporto esclude che i "Corrispettivi per il godimento dei mezzi nautici" siano considerati "compensi" di lavoro e che la Corporazione sia tenuta ad operare le relative ritenute.

Corte di Giustizia di primo grado Savona, sez. II, sentenza 03/05/2024, n. 103

La pretesa impositiva a titolo di contributo per le prestazioni del servizio sanitario nazionale (tickets sanitari), azionabile nel termine di prescrizione decennale in assenza di norme specifiche che stabiliscano un diverso termine, deve esser contenuta in un atto impositivo di accertamento di guisa che la relativa iscrizione a ruolo, in assenza della previa notifica di un accertamento prodromico, è del tutto illegittima.

Corte di Giustizia di primo grado Savona, sez. I, sentenza 23/04/2024, n. 95

L'avviso di accertamento emesso per l'anno d'imposta 2016, in materia di IRPEF e IRAP, deve essere notificato al contribuente entro il termine ordinario di decadenza (31 dicembre 2022) in quanto è inapplicabile la misura emergenziale, connessa al Covid 19, che prevede la proroga di 85 giorni di tale termine (26 marzo 2023).

Corte di Giustizia di primo grado Savona, sez. II, sentenza 08/03/2024, n. 46

Lo sconto concesso dai rivenditori di auto ai propri clienti a fronte della stipula di un contrato di finanziamento e retrocesso, al netto dell'Iva, da parte della finanziaria costituisce una integrazione del prezzo pagato dal cliente finale.In tema d'Iva, la sovvenzione, sotto forma di sconto commerciale del prezzo di un bene, erogata dalla società finanziaria, stante il nesso immediato e diretto tra la cessione del bene e la sovvenzione, che diminuisce proporzionalmente il prezzo che il cliente finale paga, non costituisce attività d'intermediazione finanziaria esente dall'Iva, ma è rilevante a tali fini e deve essere ricompresa nell'imponibile dell'imposta.Riferimenti normativi: <a href="decodeurn?urn=urn:doctrib::DPR:1972;633_art13"> art. 13 d.P.R. 633/1972 </a>Riferimenti giurisprudenziali: Cass. n. 5195/2016, Cass. n. 16660/2020, Corte giust. UE 9 ottobre 2019, cause C-573/18 e 574/18

Corte di giustizia tributaria di primo grado di Savona

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