Consiglio di Stato, sez. IV, sentenza 2023-09-13, n. 202308305

Sintesi tramite sistema IA Doctrine

L'intelligenza artificiale può commettere errori. Verifica sempre i contenuti generati.Beta

Segnala un errore nella sintesi

Sul provvedimento

Citazione :
Consiglio di Stato, sez. IV, sentenza 2023-09-13, n. 202308305
Giurisdizione : Consiglio di Stato
Numero : 202308305
Data del deposito : 13 settembre 2023
Fonte ufficiale :

Testo completo

Pubblicato il 13/09/2023

N. 08305/2023REG.PROV.COLL.

N. 05481/2022 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 5481 del 2022, proposto dal Comune di Minervino Murge, in persona del sindaco pro tempore , rappresentato e difeso dall'avvocato L P, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Agenzia Regionale per la Prevenzione e la Protezione dell'Ambiente - A.R.P.A. Puglia, in persona del legale rappresentante pro tempore , rappresentato e difeso dall'avvocato M F I, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;
Provincia di Barletta-Andria-Trani, in persona del legale rappresentante pro tempore , rappresentato e difeso dall'avvocato Michele Dionigi, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

nei confronti

Dupont Energetica S.p.A., in persona del legale rappresentante pro tempore , rappresentata e difesa dagli avvocati Bice Annalisa Pasqualone e Tommaso Pietrocarlo, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;
Autorità di Bacino Distrettuale dell'Appennino Meridionale, in persona del legale rappresentante pro tempore , rappresentato e difeso dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliataria ex lege in Roma, via dei Portoghesi, 12;
Sangermano Leonardo, Fasanelli Cosimo, Sasso Alessandro, Piccirillo Alfonso, Dionisio Giuseppe, Affatato Luigi, Tinello Paolo, Ursini Pierpaolo, Ciccocioppo Andrea, Maio Guglielmo, Lannutti Antonio, D'Alessandro Diletta, Caramanico Alessandra, Maio Valentina, Tucci Francesca, De Grazia Maria, Campitelli Maurizio, Ramundi Gianluca, Ramundi Gianluca, Biondi Alessio, Spadano Sabina, De Luca Giuseppe, Castellucci Adele, Moccia Raffaella, Bianco Antonio, Castillenti Claudio, Turchi Manuel, Sciascio Nicolino, Dell'Isola Sabino, Sinesi Antonio, Foschino Antonio, Martelli Amedeo, Ippedico Bartolomeo, rappresentati e difesi dagli avvocati Nicola Antonio Sisti e Paolo Valentino Sisti, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;
Antinia S.r.l., Centro Raccolta Vetro S.r.l., Dalena Ecologia S.r.l., Recuperi Pugliesi S.R.L, Ecodaunia S.r.l., Ecogreen Planet S.r.l., non costituiti in giudizio;

per la riforma

della sentenza del Tribunale amministrativo regionale per la Puglia (sezione seconda) n. 00811/2022, resa tra le parti.


Visti il ricorso in appello e i relativi allegati;

Visti gli atti di costituzione in giudizio della Provincia di Barletta-Andria-Trani, della Agenzia Regionale per la Prevenzione e la Protezione dell’Ambiente - A.R.P.A. Puglia, della Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Meridionale Sede Puglia, di Dupont Energetica S.p.A. nonchè di Sangermano Leonardo, Fasanelli Cosimo, Sasso Alessandro, Piccirillo Alfonso, Dionisio Giuseppe, Affatato Luigi, Tinello Paolo, Ursini Pierpaolo, Maio Guglielmo, Lannutti Antonio, D'Alessandro Diletta, Caramanico Alessandra, Maio Valentina, Tucci Francesca, De Grazia Maria, Campitelli Maurizio, Ramundi Gianluca, Del Romano Maria Gabriella, Biondi Alessio, Spadano Sabina, De Luca Giuseppe, Castellucci Adele, Bianco Antonio, Castillenti Claudio, Turchi Manuel, Sciascio Nicolino, Dell'Isola Sabino, Sinesi Antonio, Foschino Antonio, Martelli Amedeo, Ippedico Bartolomeo, Ciccocioppo Andrea, Moccia Raffaella;

Visti tutti gli atti della causa;

Relatore nell'udienza pubblica del giorno 16 marzo 2023 il Cons. L M e uditi per le parti gli avvocati presenti o considerati tali ai sensi di legge, come da verbale;

Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue.


FATTO e DIRITTO

La Provincia di Bari, con delibere n. 2727/1995 e 264/1997, approvava il progetto presentato dalla società Bleu s.r.l. per la realizzazione e l’esercizio di una discarica di seconda categoria di tipo “B”, in agro di Canosa di Puglia – Contrada “Tufarelle”, sull’area distinta in catasto al fg. 77, p.lle nn.184, 185, 186, 188, 189, 232, dell’estensione di mq. 41,416 circa.

Successivamente la società esercente la discarica, con istanza del 04.08.2008 ne chiedeva l’ampliamento con opere da eseguirsi nell’agro del Comune Minervino Murge ma la Provincia di Barletta-Andria-Trani (d’ora innanzi “BAT”), medio tempore divenuta competente, opponeva un diniego a detta istanza con determinazione del 06.03.2013, n. 23 poi annullata dal T.a.r. per la Puglia con sentenza n. 1164 del 2014 su ricorso della Bleu s.r.l.

Successivamente il Consiglio di Stato, con sentenza del 06.07.2016, n. 3000 resa nei ricorsi in appello nn. 224/2015 e 296/2015 proposti, rispettivamente, dai Comuni di Canosa di Puglia e di Minervino Murge, in riforma della decisione del Giudice di prime cure, dichiarava la legittimità del diniego provinciale, in quanto assistito da adeguata istruttoria e motivazione posto che i pareri espressi, all’epoca, dall’Arpa e dal Servizio Urbanistico della Regione Puglia, avevano evidenziato che l’ampliamento proposto, in ragione della sua specifica collocazione, non fosse assentitile attesa “la preesistenza di discariche a distanza tale da non consentire l’individuazione del responsabile dell’eventuale inquinamento”, circostanza, quest’ultima, che, alla luce delle previsioni del PRGS vigente all’epoca, integrava “un grado di prescrizione escludente per la localizzazione di nuove discariche per rifiuti speciali” (Cons. Stato, n. 3000 del 2016).

Con istanza pubblicata sul B.U.R.P. n. 115 del 13.10.2016, Bleu s.r.l. presentava una nuova domanda alla Regione Puglia di V.i.a. - A.i.a. per l’ampliamento dell’impianto di discarica.

Il nuovo progetto differiva da quello non autorizzato nel 2013 in quanto:

- prevedeva la costruzione dell’ampliamento – ricadente nel Comune di Minervino – non già in adiacenza alla preesistente piattaforma della Bleu sita in Canosa, ma a 300 metri da quest’ultima;

- per conformazione strutturale ed impiantistica, in quanto il progetto era stato completamente riformulato conformandosi a tutte le prescrizioni contrarie poste a fondamento del precedente diniego.

Con determinazione dirigenziale n. 1016 del 25.8.2017, l’Amministrazione provinciale procedente, “sulla base delle posizioni prevalenti” formalizzate nella conferenza di servizi indetta ex artt. 14, comma 4, e 14 ter , della legge n. 241/1990, esprimeva giudizio favorevole di compatibilità ambientale sulla proposta di ampliamento della discarica, contestualmente rilasciando la nuova V.i.a. - A.i.a..

Il comune di Minervino Murge, avendo espresso in conferenza di servizi il proprio motivato dissenso, proponeva ricorso dinanzi al T.a.r. per la Puglia sede di Bari, che lo respingeva con sentenza n. 1134 del 1.8.2018.

Bleu s.r.l. avviava pertanto i lavori di realizzazione della nuova discarica, che entrava in esercizio a partire dal 2.5.2019.

L’autorizzazione veniva successivamente volturata in favore della Dupont Energetica s.r.l. con determinazione dirigenziale della Provincia BAT n. 655 del 12.8.2020.

Avverso la citata pronuncia del T.a.r. per la Puglia, il Comune proponeva appello dinanzi al Consiglio di Stato, Sezione IV, che con ordinanza istruttoria n. 7274 del 25.10.2019, chiedeva all’A.R.P.A. Puglia una dettagliata e documentata relazione di chiarimenti sulla questione sollevata dal Comune appellante, circa la “grave situazione ambientale e impiantistica” del sito di intervento ubicato in località Tufarelle, nelle cui vicinanze insistono tre impianti di discarica e smaltimento dei rifiuti, anche pericolosi.

In particolare, la predetta ordinanza individuava due temi dell’istruttoria tecnica condotta dall’Agenzia per l’Ambiente, nell’ambito della conferenza di servizi tenuta presso la Provincia BAT, che riteneva non sufficientemente approfonditi e in merito ai quali chiedeva chiarimenti:

- a) da un lato, la "complessiva valutazione in termini di inquinamento dell’area rurale ... sui cui insistono altri impianti di smaltimento", che aveva condotto al parere finale favorevole dell’Arpa del 26.7.2017: a tale questione si correlavano gli ulteriori quesiti in ordine ai criteri seguiti dall’Agenzia nel rendere il parere interlocutorio favorevole del 29.3.2017, con riguardo: 1) alle modalità di calcolo

della distanza di mt. 300 ivi indicata;
2) alle modalità attraverso le quali era stato verificato il flusso della falda acquifera, indicato come avente direzione SE, tenuto anche conto dei precedenti pareri prot. n. 39527 del 13.7.2015 e n. 56676 del 28.9.2016;
3) alle modalità attraverso le quali era stata verificata l'idoneità del posizionamento dei due pieziometri PMz1 e PMz3 e dell’ulteriore cautela prevista con riguardo al fondo di drenaggio;

- b) dall'altro, "le ragioni per le quali l’Arpa Puglia, nel parere favorevole, aveva ritenuto di non valutare, ai fini del richiesto ampliamento della discarica della Bleu s.r.l., la contiguità con l’impianto della Società S.OL.VIC.";
quelle per le quali le eventuali modifiche del progetto presentate da Bleu s.r.l. avessero consentito di mutare radicalmente la valutazione rispetto a quelle espresse nel 2012 e nel 2016, nelle quali veniva ravvisato il contrasto col "criterio escludente" di cui Piano di gestione dei rifiuti speciali della Regione Puglia.

In adempimento dell’ordinanza n. 7274/2019, l’

ARPA

Puglia depositava in giudizio la relazione del 2.12.2019.

Con sentenza n. 1191 del 9.2.2021 la sezione accoglieva l’appello promosso dal Comune, annullando la determinazione dirigenziale n. 1016 del 25.8.2017, con cui la Provincia di BAT aveva autorizzato Bleu s.r.l. all’ampliamento della discarica dalla medesima gestita in “Contrada Tufarelle”, rilevando un difetto di istruttoria nonché di motivazione circa la complessiva situazione ambientale della contrada Tufarelle ed il suo stato di contaminazione.

La Provincia di BAT riavviava conseguentemente il procedimento in conferenza di servizi, con determinazione dirigenziale n. 192 dell’8.3.2021.

All’esito delle riunioni della conferenza di servizi tenutesi nelle date del 21.4.2021, 26.5.2021, 18.6.2021 e 19.7.2021, con determina dirigenziale n. 861 del 24.9.2021, sulla scorta delle posizioni prevalenti ivi emerse, esprimeva giudizio di compatibilità ambientale favorevole e, così, rilasciava il nuovo provvedimento di VIA-AIA sull’istanza di ampliamento della discarica presentata da Bleu s.r.l. il 13.10.2016 cui subentrava – come si visto - Dupont Energetica s.p.a..

Avverso quest’ultima determina, il comune di Minervino Murge, avendo espresso il proprio dissenso in seno alla conferenza di servizi, proponeva ricorso dinanzi la T.a.r. per la Puglia sede di Bari che lo respingeva con sentenza n. 811 del 31.5.2022, ritenendolo in parte infondato e in parte inammissibile.

Il T.a.r. in particolare:

- lo riteneva infondato con riguardo al gruppo di motivi inerenti al procedimento di riedizione del potere, a seguito della sentenza di riforma del Consiglio di Stato: in particolare il ricorrente, con i motivi rubricati sub II.a, II.b, II.c., II.f, II.h, II.i, II.j.II.k aveva contestato il procedimento di riedizione del potere e impugnava tutti gli atti correlati adottati, lamentando che la Provincia non avrebbe proceduto a rinnovare per intero il procedimento, aggiornandolo allo stato di fatto e di diritto sopravvenuto nel tempo, come richiesto dalla normativa comunitaria in materia.

- lo riteneva invece inammissibile nella parte in cui, con la proposizione dei motivi II.d, II.e, II.g. (incentrati sul mancato approfondimento istruttorio circa la gravità dell’inquinamento ambientale nella contrada “Tufarelle” dove insistono anche gli impianti di smaltimento della ditta Cobema s.r.l. e della ditta Solvic s.r.l.) avrebbe censurato la riedizione del potere, ritenendola elusiva della sentenza del Consiglio di Stato n. 1191/2021, alla cui competenza funzionale pertanto doveva essere devoluta la cognizione della questione se fosse stata nuovamente omessa la valutazione del rischio derivante dalla compresenza interferenziale di più impianti di trattamento in un unitario perimetro territoriale di circa n. 400 metri.

Avverso la predetta sentenza ha interposto appello il Comune di Minervino Murge per chiederne la riforma in quanto erronea e ingiusta.

Si sono costituiti in giudizio la Provincia di BAT, l’Agenzia Regionale per la Prevenzione e la Protezione dell'Ambiente - A.R.P.A. Puglia, l’Autorità di Bacino Distrettuale dell'Appennino Meridionale Sede Puglia e la Dupont Energetica s.p.a. per resistere all’appello, concludendo per la sua reiezione nel merito.

La provincia di BAT,

Iscriviti per avere accesso a tutti i nostri contenuti, è gratuito!
Hai già un account ? Accedi