Articolo 191 del codice ambientale
Art. 191. Ordinanze contingibili e urgenti e poteri sostitutivi1.Ferme restando le disposizioni vigenti in materia di tutela ambientale, sanitaria e di pubblica sicurezza, con particolare riferimento alle disposizioni sul potere di ordinanza di cui all'articolo 5 della legge 24 febbraio 1992, n. 225, istitutiva del servizio nazionale della protezione civile, qualora si verifichino situazioni di eccezionale ed urgente necessita' di tutela della salute pubblica e dell'ambiente, e non si possa altrimenti provvedere, il Presidente della Giunta regionale o il Presidente della provincia ovvero il Sindaco possono emettere, nell'ambito delle rispettive competenze, ordinanze contingibili ed urgenti per consentire il ricorso temporaneo a speciali forme di gestione dei rifiuti, anche in deroga alle disposizioni vigenti, nel rispetto, comunque, delle disposizioni contenute nelle direttive dell'Unione europea, garantendo un elevato livello di tutela della salute e dell'ambiente. ((Non e' comunque consentito derogare alle disposizioni contenute nel codice dei contratti pubblici nell'ambito dell'affidamento di servizi di gestione integrata dei rifiuti urbani.)) Dette ordinanze sono comunicate al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro della salute, al Ministro delle attivita' produttive, al Presidente della regione e all'autorita' d'ambito di cui all'articolo 201 entro tre giorni dall'emissione ed hanno efficacia per un periodo non superiore a sei mesi. (119)
2.Entro centoventi giorni dall'adozione delle ordinanze di cui al comma 1, il Presidente della Giunta regionale promuove ed adotta le iniziative necessarie per garantire la raccolta differenziata, il riutilizzo, il riciclaggio e lo smaltimento dei rifiuti. In caso di inutile decorso del termine e di accertata inattivita', il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare diffida il Presidente della Giunta regionale a provvedere entro sessanta giorni e, in caso di protrazione dell'inerzia, puo' adottare in via sostitutiva tutte le iniziative necessarie ai predetti fini.
3.Le ordinanze di cui al comma 1 indicano le norme a cui si intende derogare e sono adottate su parere degli organi tecnici o tecnico-sanitari locali, che si esprimono con specifico riferimento alle conseguenze ambientali.
4.Le ordinanze di cui al comma 1 possono essere reiterate per un periodo non superiore a 18 mesi per ogni speciale forma di gestione dei rifiuti. Qualora ricorrano comprovate necessita', il Presidente della regione d'intesa con il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare puo' adottare, dettando specifiche prescrizioni, le ordinanze di cui al comma 1 anche oltre i predetti termini.
5.Le ordinanze di cui al comma 1 che consentono il ricorso temporaneo a speciali forme di gestione dei rifiuti pericolosi sono comunicate dal Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare alla Commissione dell'Unione europea.
---------------AGGIORNAMENTO (119)
Il D.Lgs. 2 gennaio 2018, n. 1 ha disposto (con l'art. 47, comma 1, lettera m)) che "Tutti i riferimenti alla legge 24 febbraio 1992, n. 225 e ai relativi articoli, contenuti in altre disposizioni, si intendono riferiti al presente decreto e ai corrispondenti articoli.
In particolare:
[...]
m) l'articolo 5 della legge n. 225 del 1992, citato nell'articolo 67, commi 2 e 3, e nell'articolo 191, comma 1, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, deve intendersi riferito agli articoli 24 e 25 del presente decreto".
2.Entro centoventi giorni dall'adozione delle ordinanze di cui al comma 1, il Presidente della Giunta regionale promuove ed adotta le iniziative necessarie per garantire la raccolta differenziata, il riutilizzo, il riciclaggio e lo smaltimento dei rifiuti. In caso di inutile decorso del termine e di accertata inattivita', il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare diffida il Presidente della Giunta regionale a provvedere entro sessanta giorni e, in caso di protrazione dell'inerzia, puo' adottare in via sostitutiva tutte le iniziative necessarie ai predetti fini.
3.Le ordinanze di cui al comma 1 indicano le norme a cui si intende derogare e sono adottate su parere degli organi tecnici o tecnico-sanitari locali, che si esprimono con specifico riferimento alle conseguenze ambientali.
4.Le ordinanze di cui al comma 1 possono essere reiterate per un periodo non superiore a 18 mesi per ogni speciale forma di gestione dei rifiuti. Qualora ricorrano comprovate necessita', il Presidente della regione d'intesa con il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare puo' adottare, dettando specifiche prescrizioni, le ordinanze di cui al comma 1 anche oltre i predetti termini.
5.Le ordinanze di cui al comma 1 che consentono il ricorso temporaneo a speciali forme di gestione dei rifiuti pericolosi sono comunicate dal Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare alla Commissione dell'Unione europea.
---------------AGGIORNAMENTO (119)
Il D.Lgs. 2 gennaio 2018, n. 1 ha disposto (con l'art. 47, comma 1, lettera m)) che "Tutti i riferimenti alla legge 24 febbraio 1992, n. 225 e ai relativi articoli, contenuti in altre disposizioni, si intendono riferiti al presente decreto e ai corrispondenti articoli.
In particolare:
[...]
m) l'articolo 5 della legge n. 225 del 1992, citato nell'articolo 67, commi 2 e 3, e nell'articolo 191, comma 1, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, deve intendersi riferito agli articoli 24 e 25 del presente decreto".
1. TAR Pescara, sez. I, sentenza 2023-10-06, n. 202300303Provvedimento:Leggi di più...- art. 21 octies, comma 2 della Legge n. 241 del 1990·
- competenza di ANAS spa·
- difetto di istruttoria e motivazione·
- eccesso di potere·
- mancata comunicazione di avvio del procedimento·
- ordinanza sindacale·
- responsabilità di ANAS spa per la manutenzione delle infrastrutture·
- rimozione e smaltimento rifiuti·
- violazione art. 192 D.Lgs. n. 152 del 2006
2. TAR Pescara, sez. I, sentenza 2023-10-06, n. 202300302Provvedimento:Leggi di più...- annullamento ordinanza sindacale·
- art. 192 comma 3 D.Lgs. n. 152 del 2006·
- competenza in materia di rifiuti·
- difetto di istruttoria e motivazione·
- dovere di manutenzione ANAS spa·
- eccesso di potere·
- proprietà dell'area·
- rimozione e smaltimento rifiuti·
- sanzioni per condotta omissiva·
- violazione art. 191, 192, 198 D.Lgs. n. 152 del 2006·
- violazione art. 3 e 7 Legge n. 241 del 1990·
- violazione art. 54 D.Lgs. n. 267 del 2000
3. TAR Palermo, sez. III, sentenza 2023-01-12, n. 202300076Provvedimento:Leggi di più...- annullamento ordinanza sindacale·
- art. 191 T.U.E.L.·
- art. 194 D.Lgs. 267/2010·
- art. 2033 c.c.·
- art. 58 capitolato speciale d'appalto·
- difetto di copertura finanziaria·
- domanda di corrispettivo·
- domanda risarcitoria·
- eccesso di potere·
- giudicato·
- giurisdizione amministrativa·
- ne bis in idem·
- principio di corrispondenza delle spese·
- principio di economicità e buon andamento·
- principio di proporzionalità
4. TAR Reggio Calabria, sez. I, sentenza 2023-06-05, n. 202300485Provvedimento:Leggi di più...- annullamento di atti amministrativi·
- art. 191 D.lgs. 152/2006·
- autorizzazione integrata ambientale·
- competenze amministrative·
- conferenza di servizi·
- discarica di rifiuti·
- eccesso di potere·
- improcedibilità del ricorso·
- inammissibilità dell'intervento ad adiuvandum·
- inquinamento delle falde acquifere·
- interessi legittimi·
- ordinanza contingibile e urgente·
- principio di legalità·
- principio di precauzione·
- principio di sussidiarietà·
- progetto di bonifica·
- tutela ambientale·
- violazione delle direttive comunitarie
5. TAR Roma, sez. V, sentenza 2023-02-16, n. 202302789Provvedimento:Leggi di più...- art. 191 D.Lgs. 152/2006·
- Compensazione spese·
- Deroga art. 208 D.Lgs. 152/2006·
- Difetto di istruttoria·
- Difetto di motivazione·
- Emergenza rifiuti·
- Improcedibilità·
- Interesse risarcitorio·
- Ordinanza contingibile e urgente·
- Parere organi tecnico-sanitari·
- Principio di precauzione·
- Proporzionalità·
- Tutela ambiente·
- Tutela salute pubblica