(risultati differenziali)
Art. 1.(Risultati differenziali)1.Per l'anno 2001, il livello massimo del saldo netto da finanziare resta determinato in termini di competenza in lire 74.000 miliardi, al netto di lire 34.349 miliardi per regolazioni debitorie, nonche' degli importi posti a carico del bilancio dello Stato ai sensi dell'articolo 68, comma 8. Tenuto conto delle operazioni di rimborso di prestiti, il livello massimo del ricorso al mercato finanziario di cui all'articolo 11 della legge 5 agosto 1978, n. 468, come modificato dall'articolo 2, commi 13, 14, 15, 16 e 17, della legge 25 giugno 1999, n. 208, ivi compreso l'indebitamento all'estero per un importo complessivo non superiore a lire 4.000 miliardi relativo ad interventi non considerati nel bilancio di previsione per il 2001, resta fissato, in termini di competenza, in lire 455.200 miliardi per l'anno finanziario 2001.
2.Per gli anni 2002 e 2003 il livello massimo del saldo netto da finanziare del bilancio pluriennale a legislazione vigente, tenuto conto degli effetti della presente legge, e' determinato, rispettivamente, in lire 73.500 miliardi ed in lire 55.000 miliardi, al netto di lire 11.429 miliardi per l'anno 2002 e lire 6.029 miliardi per l'anno 2003, per le regolazioni debitorie; il livello massimo del ricorso al mercato e' determinato, rispettivamente, in lire 339.500 miliardi ed in lire 328.000 miliardi. Per il bilancio programmatico degli anni 2002 e 2003, il livello massimo del saldo netto da finanziere e' determinato, rispettivamente, in lire 62.600 miliardi ed in lire 49.200 miliardi ed il livello massimo del ricorso al mercato e' determinato, rispettivamente, in lire 328.000 miliardi ed in lire 323.000 miliardi.
3.I livelli del ricorso al mercato di cui ai commi 1 e 2 si intendono al netto delle operazioni effettuate al fine di rimborsare prima della scadenza o ristrutturare passivita' preesistenti con ammortamento a carico dello Stato.
4.Le eventuali maggiori entrate rispetto alle previsioni iniziali riscontrate nel 2001 a seguito dell'approvazione degli atti di cui all'articolo 17, commi primo e secondo, della legge 5 agosto 1978, n. 468, sono destinate prioritariamente a garantire il conseguimento degli obiettivi pluriennali relativi all'indebitamento netto delle pubbliche amministrazioni e ai saldi di finanza pubblica definiti dal Documento di programmazione economico-finanziaria 2001-2004, come approvato dalla relativa risoluzione parlamentare, nonche' dalla presente legge. Le eventuali maggiori entrate eccedenti rispetto a tali obiettivi e non riconducibili alla maggiore crescita economica rispetto a quella prevista nel Documento di programmazione economico-finanziaria sono destinate alla riduzione della pressione fiscale, salvo che si renda necessario finanziare interventi urgenti e imprevisti connessi a calamita' naturali, pericoli per la sicurezza del Paese o situazioni di emergenza economico-finanziaria.
AVVERTENZA:
In supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale - serie generale - del 29 gennaio 2001 si procedera' alla ripubblicazione del testo della presente legge corredato delle relative note, ai sensi dell'art. 8, comma 3, del regolamento di esecuzione del testo unico delle disposizioni sulla promulgazione delle leggi, sulla emanazione dei decreti del Presidente della Repubblica e sulle pubblicazioni ufficiali della Repubblica italiana, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 14 marzo 1986, n. 217.
2.Per gli anni 2002 e 2003 il livello massimo del saldo netto da finanziare del bilancio pluriennale a legislazione vigente, tenuto conto degli effetti della presente legge, e' determinato, rispettivamente, in lire 73.500 miliardi ed in lire 55.000 miliardi, al netto di lire 11.429 miliardi per l'anno 2002 e lire 6.029 miliardi per l'anno 2003, per le regolazioni debitorie; il livello massimo del ricorso al mercato e' determinato, rispettivamente, in lire 339.500 miliardi ed in lire 328.000 miliardi. Per il bilancio programmatico degli anni 2002 e 2003, il livello massimo del saldo netto da finanziere e' determinato, rispettivamente, in lire 62.600 miliardi ed in lire 49.200 miliardi ed il livello massimo del ricorso al mercato e' determinato, rispettivamente, in lire 328.000 miliardi ed in lire 323.000 miliardi.
3.I livelli del ricorso al mercato di cui ai commi 1 e 2 si intendono al netto delle operazioni effettuate al fine di rimborsare prima della scadenza o ristrutturare passivita' preesistenti con ammortamento a carico dello Stato.
4.Le eventuali maggiori entrate rispetto alle previsioni iniziali riscontrate nel 2001 a seguito dell'approvazione degli atti di cui all'articolo 17, commi primo e secondo, della legge 5 agosto 1978, n. 468, sono destinate prioritariamente a garantire il conseguimento degli obiettivi pluriennali relativi all'indebitamento netto delle pubbliche amministrazioni e ai saldi di finanza pubblica definiti dal Documento di programmazione economico-finanziaria 2001-2004, come approvato dalla relativa risoluzione parlamentare, nonche' dalla presente legge. Le eventuali maggiori entrate eccedenti rispetto a tali obiettivi e non riconducibili alla maggiore crescita economica rispetto a quella prevista nel Documento di programmazione economico-finanziaria sono destinate alla riduzione della pressione fiscale, salvo che si renda necessario finanziare interventi urgenti e imprevisti connessi a calamita' naturali, pericoli per la sicurezza del Paese o situazioni di emergenza economico-finanziaria.
AVVERTENZA:
In supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale - serie generale - del 29 gennaio 2001 si procedera' alla ripubblicazione del testo della presente legge corredato delle relative note, ai sensi dell'art. 8, comma 3, del regolamento di esecuzione del testo unico delle disposizioni sulla promulgazione delle leggi, sulla emanazione dei decreti del Presidente della Repubblica e sulle pubblicazioni ufficiali della Repubblica italiana, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 14 marzo 1986, n. 217.
2. TAR Trieste, sez. I, sentenza 2022-10-27, n. 202200429Provvedimento:Leggi di più...- accesso agli atti amministrativi·
- annullamento delibera comunale·
- bilanciamento tra interessi pubblici e privati·
- compatibilità con le convenzioni Consip·
- concessione di servizi·
- concorrenza tra imprese·
- convenzioni Consip·
- corrispondenza tra il chiesto e il pronunciato·
- difetto di istruttoria e motivazione·
- differimento dell'accesso agli atti·
- diritto di accesso ex art. 116 cod. proc. amm.·
- esame delle proposte progettuali·
- giurisprudenza amministrativa·
- normativa sulla trasparenza amministrativa·
- partenariato pubblico privato (PPP)·
- principio di buon andamento e economicità·
- principio di favor partecipationis·
- project financing·
- segretezza delle informazioni·
- spesa review·
- valutazione di interesse pubblico
3. TAR Roma, sez. 1B, sentenza 2022-07-28, n. 202210760Provvedimento:Leggi di più...- Art. 117 c.p.a.·
- Art. 38 Costituzione·
- Comitati centrali di rappresentanza·
- D.lgs. n. 165/1997·
- Interesse legittimo procedimentale·
- Legge n. 335/1995·
- Legittimaazione attiva·
- Organizzazioni sindacali·
- Previdenza complementare militare·
- Silenzio-inadempimento amministrazione
4. TAR Roma, sez. IV, sentenza 2022-05-21, n. 202206592Provvedimento:Leggi di più...- Art. 2043 c.c.·
- Art. 38, comma 2, Cost.·
- Contrattazione collettiva·
- Danno patrimoniale·
- D.Lgs. n. 195/1995·
- D.P.R. n. 254/1999·
- Fondo pensione comparto sicurezza·
- Interesse collettivo·
- Legittimazione attiva dipendenti pubblici·
- L. n. 243/2004·
- L. n. 335/1995·
- L. n. 388/2000·
- Previdenza complementare·
- Responsabilità amministrativa·
- Silenzio inadempimento
5. TAR Roma, sez. IV, sentenza 2022-05-20, n. 202206534Provvedimento:Leggi di più...- art. 2043 c.c.·
- art. 26, comma 20, legge n. 448 del 1998·
- art. 3, comma 2, D.Lgs. n. 252 del 2005·
- art. 7, D.Lgs. n. 195 del 1995·
- concertazione sindacale·
- danno ingiusto·
- diritti dei pubblici dipendenti·
- giurisdizione amministrativa·
- interesse collettivo·
- interesse legittimo·
- legittimazione ad agire·
- omesso esercizio della funzione amministrativa·
- previdenza complementare·
- principio di buon andamento della pubblica amministrazione·
- principio di proporzionalità·
- responsabilità amministrativa·
- risarcimento del danno·
- silenzio inadempimento