(funzioni dello stato)

Art. 4.(Funzioni dello Stato)1.Lo Stato esercita le funzioni relative:
a)alla determinazione dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione e degli obiettivi di qualita', in quanto valori di campo come definiti dall'articolo 3, comma 1, lettera d), numero 2), in considerazione del preminente interesse nazionale alla definizione di criteri unitari e di' normative omogenee in relazione alle finalita' di cui all'articolo 1;
b)alla promozione di attivita' di ricerca e di sperimentazione tecnico-scientifica, nonche' al coordinamento dell'attivita' di raccolta, di elaborazione e di diffusione dei dati, informando annualmente il Parlamento su tale attivita', in particolare il Ministro della sanita' promuove, avvalendosi di istituzioni pubbliche e private senza fini di lucro, aventi comprovata esperienza nel campo scientifico, un programma pluriennale di ricerca epidemilogica e di cancerogenesi sperimentale, al fine di approfondire i rischi connessi all'esposizione a campi elettromagnetici a bassa e alta frequenza;
c)all'istituzione del catasto nazionale delle sorgenti fisse e mobili dei campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici e delle zone territoriaIi interessate, al fine di rilevare i livelli di campo presenti nell'ambiente;
d)alla determinazione dei criteri di elaborazione dei piani di risanamento di cui all'articolo 9, comma 2, con particolare riferimento alle priorita' di intervento, ai tempi di attuazione ed alle modalita' di coordinamento delle attivita' riguardanti piu' regioni nonche' alle migliori tecnologie disponibili per quanto attiene alle implicazioni di carattere economico ed impiantistico;
e)all'individuazione delle tecniche di misurazione e di rilevamento dell'inquinamento elettromagnetico;
f)alla realizzazione di accordi di programma con i gestori di elettrodotti ovvero con i' proprietari degli stessi o delle reti di trasmissione o con coloro che ne abbiamo comunque la disponibilita' nonche' con gli esercenti di impianti per emittenza radiotelevisiva e telefonia mobile, al fine di promuovere tecnologie e tecniche di costruzione degli impianti che consentano di minimizzare le emissioni nell'ambiente e di tutelare il paesaggio;
g)alla definizione dei tracciati degli elettrodotti con tensione superiore a 150 kV;
h)alla determinazione dei parametri per la previsione di fasce di rispetto per gli elettrodotti; all'interno di tali fasce di rispetto non e' consentita alcuna destinazione di edifici ad uso residenziale, scolastico, sanitario ovvero ad uso che comporti una permanenza non inferiore a quattro ore.
2.I limiti di esposizione, i valori di attenzione e gli obiettivi di qualita', le tecniche di misurazione e rilevamento dell'inquinamento elettromagnetico e i parametri per la previsione di fasce di rispetto per gli elettrodotti, di cui al comma 1, lettere a), e) e h), sono stabiliti, entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge:
a)per la popolazione, con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell'ambiente, di concerto con il Ministro della sanita', sentiti il Comitato di cui all'articolo 6 e le competenti Commissioni parlamentari, previa intesa in sede di Conferenza unificata di cui all'articolo 9 del decreto legislativo 29 agosto 1997, n. 281, di seguito denominata "Conferenza unificata";
b)per i lavoratori e le lavoratrici, ferme restando le disposizioni previste dal decreto legislativo 19 settembre 1994, n. 626, e successive modificazioni, con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro della sanita', sentiti i Ministri dell'ambiente e del lavoro e della previdenza sociale, il Comitato di cui all'articolo 6 e le competenti Commissioni parlamentari, previa intesa in sede di Conferenza unificata. Il medesimo decreto disciplina, altresi', il regime di sorveglianza medica sulle lavoratrici e sui lavoratori professionalmente esposti.
3.Qualora entro il termine previsto dal comma 2 non siano state raggiunte le intese in sede di Conferenza unificata, il Presidente del Consiglio dei ministri entro i trenta giorni successivi adotta i decreti di cui al comma 2, lettere a)e b).
4.Alla determinazione dei criteri di elaborazione dei piani di risanamento, ai sensi del comma 1, lettera d), si provvede, entro centoventi giomi dalla data di entrata in vigore della presente legge, con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell'ambiente, sentiti il Comitato di cui all'articolo 6 e la Conferenza unificata.
5.Le regioni adeguano la propria legislazione ai limiti di esposizione, ai valori di attenzione e, limitatamente alla definizione di' cui all'articolo 3, comma 1, lettera d), numero 2), agli obiettivi di qualita' previsti dai decreti di cui al comma 2 del presente articolo.
6.Per le finalita' di cui al presente articolo e' autorizzata la spesa di lire 8.000 milioni per ciascuno degli anni 2001, 2002 e 2003 per le attivita' di cui al comma 1, lettera b), di lire 2.000 milioni annue a decorrere dall'anno 2001 per le attivita' di cui al comma 1, lettera c), e di lire 5.000 milioni per ciascuno degli anni 2001, 2002 e 2003 per la realizzazione degli accordi di programma di cui al comma 1, lettera f), nonche' per gli ulteriori accordi di programma di cui agli articoli 12 e 13.
Note all'art. 4:
- L'art. 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, e' il seguente:
"Art. 8 (Conferenza Stato-citta' ed autonomie locali e Conferenza unificata). - 1. La Conferenza Stato-citta' ed autonomie locali e' unificata per le materie ed i compiti di interesse comune delle regioni, delle province, dei comuni e delle comunita' montane, con la Conferenza Stato-regioni.
2. La Conferenza Stato-citta' ed autonomie locali e' presieduta dal Presidente del Consiglio dei Ministri o, per sua delega, dal Ministro dell'interno o dal Ministro per gli affari regionali; ne fanno parte altresi' il Ministro del tesoro, del bilancio e della programmazione economica, il Ministro delle finanze, il Ministro dei lavori pubblici, il Ministro della sanita', il presidente dell'Associazione nazionale dei comuni d'Italia - ANCI, il presidente dell'Unione province d'Italia - UPI ed il presidente dell'Unione nazionale comuni, comunita' ed enti montani - UNCEM. Ne fanno parte inoltre quattordici sindaci designati dall'ANCI e sei presidenti di provincia designati dall'UPI.
Dei quattordici sindaci designati dall'ANCI cinque rappresentano le citta' individuate dall'art. 17 della legge 8 giugno 1990, n. 142. Alle riunioni possono essere invitati altri membri del Governo, nonche' rappresentanti di amministrazioni statali, locali o di enti pubblici.
3. La Conferenza Stato-citta' ed autonomie locali e' convocata almeno ogni tre mesi, e comunque in tutti i casi il presidente ne ravvisi la necessita' o qualora ne faccia richiesta il presidente dell'ANCI, dell'UPI o dell'UNCEM.
4. La Conferenza unificata di cui al comma 1 e' convocata dal Presidente del Consiglio dei Ministri.
Le sedute sono presiedute dal Presidente del Consiglio dei Ministri o, su sua delega, dal Ministro per gli affari regionali o, se tale incarico non e' conferito, dal Ministro dell'interno".
- Il decreto legislativo 19 settembre 1994, n. 626, recante attuazione delle direttive 89/391/CEE, 89/654/CEE, 89/655/CEE, 89/656/CEE, 90/269/CEE, 90/270/CEE, 90/394/CEE, 90/679/CEE, 93/88/CEE, 97/42/CE e 1999/38/CE riguardanti il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori durante il lavoro, e' pubblicato nel supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 265 del 12 novembre 1994.
Entrata in vigore il 7 marzo 2001

Sentenze428


  • 1. TAR Roma, sez. 5T, sentenza 2023-06-30, n. 202310916
    Provvedimento:
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    • annullamento provvedimento amministrativo·
    • competenza comunale in materia di urbanistica·
    • eccesso di potere·
    • giurisprudenza in materia di antenne per telefonia mobile·
    • improcedibilità del ricorso·
    • misura cautelare·
    • motivazione del provvedimento amministrativo·
    • regolamento comunale per impianti di telefonia mobile·
    • risarcimento danni·
    • spese di lite·
    • tardività del ricorso·
    • violazione art. 10 bis legge 241/90·
    • violazione art. 3 legge 241/90

  • 2. TAR Salerno, sez. I, sentenza 2024-05-10, n. 202401028
    Provvedimento:
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    • annullamento provvedimento amministrativo·
    • articolo 21-nonies L. 241/90·
    • articolo 43 d.lgs. 259/2003·
    • autotutela amministrativa·
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    • giurisprudenza amministrativa·
    • infrastrutture per comunicazioni elettroniche·
    • interesse pubblico·
    • normativa urbanistica·
    • ponderazione degli interessi·
    • prevalenza interesse pubblico su vincoli urbanistici·
    • regolamenti comunali·
    • silenzio-assenso

  • 3. Consiglio di Stato, sez. VI, sentenza 2024-07-29, n. 202406797
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    • autorizzazione tacita·
    • beni culturali·
    • compatibilità ambientale·
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    • silenzio assenso·
    • sospensione dell'esecutività della sentenza·
    • strumenti di pianificazione territoriale·
    • tutela del patrimonio artistico-monumentale

  • 4. TAR Ancona, sez. I, sentenza 2023-07-27, n. 202300517
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    • art. 10-bis L. 241/1990·
    • art. 43 D.Lgs. 259/2003·
    • art. 6 e 7 regolamento comunale·
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    • compatibilità con vincoli territoriali·
    • compatibilità urbanistica·
    • competenza comunale·
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    • principio di non discriminazione·
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    • riesame provvedimento amministrativo·
    • sanzioni per diniego illegittimo·
    • violazione art. 8 L. 36/2001

  • 5. TAR Milano, sez. II, sentenza 2024-10-01, n. 202402534
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    • annullamento provvedimento amministrativo·
    • art. 11 delle NTA·
    • autorizzazione installazione stazione radio base·
    • contrasto con art. 3, 43, 51 d.lgs. n. 259 del 2003·
    • diniego autorizzazione·
    • illegittimità di divieti generalizzati·
    • interpretazione delle norme urbanistiche·
    • limiti di esposizione ai campi elettromagnetici·
    • regolamento comunale per impianti tecnologici·
    • tutela della salute dai campi elettromagnetici
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