Testo unico di leggi sulle acque e sugli impianti elettrici-art. 17

Art. 17.

((1. Salvo quanto previsto dall'articolo 93 e dal comma 2, e' vietato derivare o utilizzare acqua pubblica senza un provvedimento autorizzativo o concessorio dell'autorita' competente.

2. La raccolta di acque piovane in invasi e cisterne al servizio di fondi agricoli o di singoli edifici e' libera e non richiede licenza o concessione di derivazione di acqua; la realizzazione dei relativi manufatti e' regolata dalle leggi in materia di edilizia, di costruzioni nelle zone sismiche, di dighe e sbarramenti e dalle altre leggi speciali.

3. Nel caso di violazione delle norme di cui al comma 1, l'Amministrazione competente dispone la cessazione dell'utenza abusiva ed il contravventore, fatti salvi ogni altro adempimento o comminatoria previsti dalle leggi vigenti, e' tenuto al pagamento di una sanzione amministrativa pecuniaria da 3.000 euro a 30.000 euro.
Nei casi di particolare tenuita' si applica la sanzione amministrativa pecuniaria da 300 euro a 1.500 euro. Alla sanzione prevista dal presente articolo non si applica il pagamento in misura ridotta di cui all'articolo 16 della legge 24 novembre 1981, n. 689.
E' in ogni caso dovuta una somma pari ai canoni non corrisposti.
L'autorita' competente, con espresso provvedimento nel quale sono stabilite le necessarie cautele, puo' eccezionalmente consentire la continuazione provvisoria del prelievo in presenza di particolari ragioni di interesse pubblico generale, purche' l'utilizzazione non risulti in palese contrasto con i diritti di terzi e con il buon regime delle acque.))((49)) ------------AGGIORNAMENTO (39)
Il D.Lgs. 11 maggio 1999, n. 152 ha disposto (con l'art. 23, comma 6) che "Fatta salva la normativa transitoria di attuazione dell'articolo 1 della legge 5 gennaio 1994, n.36, per le derivazioni o utilizzazioni di acqua pubblica, in tutto o in parte abusivamente in atto alla data di entrata in vigore del presente decreto, la sanzione di cui all'articolo 17, del regio decreto 11 dicembre 1933 n. 1775, come modificato dal presente articolo, e' ridotta ad un quinto qualora sia presentata domanda in sanatoria entro sei mesi dalla data di entrata in vigore del presente decreto. La concessione in sanatoria e' rilasciata nel rispetto della legislazione vigente e delle utenze regolarmente assentite. In pendenza del procedimento istruttorio della domanda di concessione in sanatoria, l'utilizzazione puo' proseguire, fermo restando l'obbligo del pagamento del canone per l'uso effettuato e il potere dell'autorita' concedente di sospendere in qualsiasi momento l'utilizzazione qualora in contrasto con i diritti di terzi o con il raggiungimento o il mantenimento degli obiettivi di qualita'". ------------AGGIORNAMENTO (41)
Il D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 258 nel modificare l'art. 23, comma 6 del D.Lgs. 11 maggio 1999, n. 152 ha conseguentemente disposto (con l'art. 7, comma 1, lettera c)) che "Fatta salva la normativa transitoria di attuazione dell'articolo 1 della legge 5 gennaio 1994, n. 36, per le derivazioni o utilizzazioni di acqua pubblica, in tutto o in parte abusivamente in atto, la sanzione di cui all'articolo 17 del regio decreto 11 dicembre 1933, n. 1775, come modificato dal presente articolo, e' ridotta ad un quinto qualora sia presentata domanda in sanatoria entro il 31 dicembre 2000. Non sono soggetti a tale adempimento ne' al pagamento della sanzione coloro che abbiano presentato comunque domanda prima della data di entrata in vigore del presente decreto. La concessione in sanatoria e' rilasciata nel rispetto della legislazione vigente e delle utenze regolarmente assentite. In pendenza del procedimento istruttorio della concessione in sanatoria, l'utilizzazione puo' proseguire, fermo restando l'obbligo del pagamento del canone per l'uso effettuato e il potere dell'autorita' concedente di sospendere in qualsiasi momento l'utilizzazione qualora in contrasto con i diritti di terzi o con il raggiungimento o il mantenimento degli obiettivi di qualita'". ------------AGGIORNAMENTO (45)
La L. 27 marzo 2001, n. 122 nel modificare l'art. 23, comma 6 del D.Lgs. 11 maggio 1999, n. 152 ha conseguentemente disposto (con l'art. 14, comma 1) che "Il termine di cui all'articolo 23, comma 6, primo periodo, del decreto legislativo 11 maggio 1999, n. 152, e' riaperto e fissato in sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge". ------------AGGIORNAMENTO (49)
Il D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152 ha disposto (con l'art. 96, comma 6) che "Fatto salvo quanto previsto dal comma 7, per le derivazioni o utilizzazioni di acqua pubblica in tutto o in parte abusivamente in atto e' ammessa la presentazione di domanda di concessione in sanatoria entro il 30 giugno 2006 previo pagamento della sanzione di cui all'articolo 17 del regio decreto 11 dicembre 1933, n. 1775, aumentata di un quinto. Successivamente a tale data, alle derivazioni o utilizzazioni di acqua pubblica in tutto o in parte abusivamente in atto si applica l'articolo 17, comma 3, del regio decreto 11 dicembre 1933 n. 1775".
Entrata in vigore il 14 aprile 2006

Sentenze35


  • 1. TAR Roma, sez. 3S, sentenza 2024-09-04, n. 202416084
    Provvedimento:
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    • art. 11, comma 3, D.M. 31 gennaio 2014·
    • certificati verdi·
    • eccesso di potere·
    • giurisdizione·
    • incentivi per le energie rinnovabili·
    • prezzo di riferimento dei certificati verdi·
    • quantificazione degli incentivi·
    • recupero degli incentivi·
    • recupero delle somme indebitamente percepite·
    • restituzione dei certificati verdi·
    • superamento dei limiti di potenza e portata media·
    • violazione dei titoli autorizzativi·
    • violazione delle direttive europee

  • 2. TAR Roma, sez. 3T, sentenza 2023-03-28, n. 202305386
    Provvedimento:
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    • acquiescenza al piano di rientro·
    • art. 17 del R.D. 1775/1933·
    • compensazione delle spese di lite·
    • eccesso di potere·
    • improcedibilità del ricorso·
    • principi comunitari in materia di energie rinnovabili·
    • recupero degli incentivi·
    • superamento della portata media di concessione·
    • violazione dei titoli concessori·
    • violazione della legge n. 241/1990

  • 3. TAR Roma, sez. 3T, sentenza 2024-05-21, n. 202410162
    Provvedimento:
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    • Certificati Verdi·
    • concessione di derivazione di acqua pubblica·
    • giurisdizione amministrativa·
    • improcedibilità del ricorso·
    • prescrizione decennale·
    • prezzo di riferimento dei Certificati Verdi·
    • quantificazione dei Certificati Verdi da restituire·
    • recupero incentivi·
    • regime incentivante per energia rinnovabile·
    • superamento dei limiti di portata media·
    • validità ed efficacia dei titoli concessori·
    • violazione art. 11 D.M. 31 gennaio 2014

  • 5. TAR Roma, sez. 3S, sentenza 2024-09-04, n. 202416083
    Provvedimento:
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    • competenza del GSE·
    • improcedibilità del ricorso·
    • principio di onerosità della concessione di derivazione·
    • recupero incentivi·
    • regime incentivante per energia rinnovabile·
    • superamento limiti di potenza e portata media·
    • tariffe incentivanti e limite di incentivabilità dell'energia prodotta·
    • validità ed efficacia dei titoli autorizzativi·
    • violazione art. 11, comma 3, D.M. 31 gennaio 2014·
    • violazione titoli autorizzativi e concessori
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