procedure per i piani di difesa del suolo
Art. 12. Procedure per i piani di difesa del suolo1.All'articolo 12, comma 4, della legge 18 maggio 1989, n. 183, la lettera g) e' sostituita dalla seguente:
" g) controlla l'attuazione degli schemi previsionali e programmatici di cui all'articolo 31, del piano di bacino e dei programmi triennali e, in caso di grave ritardo nell'esecuzione di interventi non di competenza statale rispetto ai tempi fissati nel programma, diffida l'amministrazione inadempiente, ((fissando in dodici mesi il termine massimo per l'inizio dei lavori.)) Decorso infruttuosamente tale termine, all'adozione delle misure necessarie ad assicurare l'avvio dei lavori provvede, in via sostitutiva, il presidente della giunta regionale interessata che, a tal fine, puo' avvalersi degli organi decentrati e periferici del Ministero dei lavori pubblici".
((2.All'articolo 22 della legge 18 maggio 1989, n. 183, e' aggiunto, in fine, il seguente comma:
"6-bis. Gli interventi previsti dai programmi triennali sono di norma attuati in forma integrata e coordinata dai soggetti competenti, in base ad accordi di programma ai sensi dell'articolo 27 della legge 8 giugno 1990, n. 142"))((3.All'articolo 17 della legge 18 maggio 1989, n. 183, sono aggiunti, in fine, i seguenti commi:
"6-bis. In attesa dell'approvazione del piano di bacino, le autorita' di bacino, tramite il comitato istituzionale, adottano misure di salvaguardia con particolare riferimento ai bacini montani, ai torrenti di alta valle ed ai corsi d'acqua di fondovalle ed ai contenuti di cui alle lettere b), c), f), l) ed m) del comma 3. Le misure di salvaguardia sono immediatamente vincolanti e restano in vigore sino all'approvazione del piano di bacino e comunque per un periodo non superiore a tre anni. In caso di mancata attuazione o di inosservanza, da parte delle regioni, delle province e dei comuni, delle misure di salvaguardia e qualora da cio' possa derivare un grave danno al territorio, il Ministro dei lavori pubblici, previa diffida ad adempiere entro congruo termine da indicarsi nella diffida medesima, adotta con ordinanza cautelare le necessarie misure provvisorie di salvaguardia, anche a carattere inibitorio di opere, di lavori o di attivita' antropiche, dandone comunicazione preventiva alle amministrazioni competenti. Se la mancata attuazione o l'inosservanza di cui al presente comma riguarda un ufficio periferico dello Stato, il Ministro dei lavori pubblici informa senza indugio il Ministro competente da cui l'ufficio dipende, il quale as- sume le misure necessarie per assicurare l'adempimento. Se permane la necessita' di un intervento cautelare per evitare un grave danno al territorio, il Ministro competente, di concerto con il Ministro dei lavori pubblici, adotta l'ordinanza cautelare di cui al presente comma.
6-ter. I piani di bacino idrografico possono essere redatti ed approvati anche per sottobacini o per stralci relativi a settori funzionali che in ogni caso devono costituire fasi sequenziali e interrelate rispetto ai contenuti di cui al comma 3. Deve comunque essere garantita la considerazione sistemica del territorio e devono essere disposte, ai sensi del comma 6-bis, le opportune misure inibitorie e cautelative in relazione agli aspetti non ancora compiutamente disciplinati"))4.All'articolo 21, comma 2, della legge 18 maggio 1989, n. 183, e' soppressa la lettera d); conseguentemente la misura del 15 per cento di cui al medesimo comma 2 e' ridotta al 10 per cento.
5.All'articolo 25, comma 2, della legge 18 maggio 1989, n. 183, il primo periodo e' sostituito dal seguente: "A decorrere dall'anno 1994, per le finalita' di cui al comma 1, si provvede ai sensi dell'articolo 11, comma 3, lettera d), della legge 5 agosto 1978, n. 468, come modificata dalla legge 23 agosto 1988, n. 362".
6.All'articolo 25, comma 3, della legge 18 maggio 1989, n. 183, sono aggiunti, in fine, i seguenti periodi: "A valere sullo stanziamento complessivo autorizzato, lo stesso Comitato dei Ministri, sentito il Consiglio nazionale per la difesa del suolo, propone l'ammontare di una quota di riserva da destinare al finanziamento dei programmi per l'adeguamento ed il potenziamento funzionale, tecnico e scientifico dei servizi tecnici nazionali. Per l'anno 1993 tale quota e' stabilita in lire 10 miliardi da ripartire sugli appositi capitoli di spesa, anche di nuova istituzione, con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, di concerto con i Ministri del tesoro e dei lavori pubblici".
7.All'articolo 25, comma 4, della legge 18 maggio 1989, n. 183, dopo le parole "e la ripartizione degli stanziamenti" sono inserite le seguenti: "ivi inclusa la quota di riserva a favore dei servizi tecnici nazionali".
8.Le somme ((di parte corrente)) trasferite ai segretari generali delle autorita' di bacino di rilievo nazionale, ai sensi della legge 7 agosto 1990, n. 253, possono essere utilizzate entro l'anno successivo a quello di trasferimento. Tale disposizione si applica anche alle disponibilita' allo stesso titolo trasferite ai segretari negli anni 1991 e 1992.
((8-bis.Le somme trasferite nell'anno 1991 ai segretari generali delle autorita' di bacino di rilievo nazionale a valere sui capitoli 7748 e 7749 dello stato di previsione della spesa del Ministero dei lavori pubblici possono essere utilizzate entro il 31 dicembre 1994.
8-ter.Le somme di cui all'autorizzazione di spesa disposta ai sensi dell'articolo 16 della legge 7 agosto 1990, n. 253, nei limiti delle risorse disponibili, si intendono comprensive degli oneri relativi alla corresponsione al personale in servizio presso le autorita' di bacino di rilievo nazionale della indennita' di missione, ove ne ricorrano le condizioni in base alla normativa generale vigente in materia per i dipendenti dello Stato, nonche' del trattamento economico per prestazioni di lavoro straordinario, da autorizzare con le procedure previste dalle norme generali vigenti in materia.
8-quater.Al fine di garantire la funzionalita' delle autorita' di bacino di rilievo nazionale nell'esercizio delle attivita' di competenza e di quelle attribuite ai sensi del presente articolo, il Ministro dei lavori pubblici puo' bandire pubblici concorsi per l'assunzione del personale dirigenzia- le e direttivo di livello VIII e VII necessario per la copertura e nei limiti delle piante organiche come determinate dall'articolo 16, comma 2, della legge 7 agosto 1990, n. 253. Alla copertura degli organici puo' farsi altresi' luogo mediante passaggio diretto nei ruoli delle autorita' del personale attualmente in servizio presso le medesime autorita' di bacino in posizione di comando o di collocamento fuori ruolo, e comunque mediante processi di mobilita'. Al relativo onere, valutato in lire 500 milioni per l'anno 1993, in lire 2.500 milioni per l'anno 1994 e in lire 7.500 milioni annui a decorrere dall'anno 1995, si provvede mediante corrispondente riduzione dello stanziamento iscritto, ai fini del bilancio triennale 1993-1995, al capitolo 6856 dello stato di previsione della spesa del Ministero del tesoro per l'anno 1993, all'uopo utilizzando l'accantonamento relativo alla Presidenza del Consiglio dei ministri.
8-quinquies.Le regioni iscrivono le somme loro attribuite a norma delle leggi 18 maggio 1989, n. 183, e successive modificazioni, e 7 agosto 1990, n. 253, in un apposito capitolo di bilancio e trasmettono, entro il 31 dicembre di ciascun anno, al Ministero dei lavori pubblici il rendiconto completo degli impegni assunti, degli esborsi effettuati e dello stato delle attivita' intraprese))
" g) controlla l'attuazione degli schemi previsionali e programmatici di cui all'articolo 31, del piano di bacino e dei programmi triennali e, in caso di grave ritardo nell'esecuzione di interventi non di competenza statale rispetto ai tempi fissati nel programma, diffida l'amministrazione inadempiente, ((fissando in dodici mesi il termine massimo per l'inizio dei lavori.)) Decorso infruttuosamente tale termine, all'adozione delle misure necessarie ad assicurare l'avvio dei lavori provvede, in via sostitutiva, il presidente della giunta regionale interessata che, a tal fine, puo' avvalersi degli organi decentrati e periferici del Ministero dei lavori pubblici".
((2.All'articolo 22 della legge 18 maggio 1989, n. 183, e' aggiunto, in fine, il seguente comma:
"6-bis. Gli interventi previsti dai programmi triennali sono di norma attuati in forma integrata e coordinata dai soggetti competenti, in base ad accordi di programma ai sensi dell'articolo 27 della legge 8 giugno 1990, n. 142"))((3.All'articolo 17 della legge 18 maggio 1989, n. 183, sono aggiunti, in fine, i seguenti commi:
"6-bis. In attesa dell'approvazione del piano di bacino, le autorita' di bacino, tramite il comitato istituzionale, adottano misure di salvaguardia con particolare riferimento ai bacini montani, ai torrenti di alta valle ed ai corsi d'acqua di fondovalle ed ai contenuti di cui alle lettere b), c), f), l) ed m) del comma 3. Le misure di salvaguardia sono immediatamente vincolanti e restano in vigore sino all'approvazione del piano di bacino e comunque per un periodo non superiore a tre anni. In caso di mancata attuazione o di inosservanza, da parte delle regioni, delle province e dei comuni, delle misure di salvaguardia e qualora da cio' possa derivare un grave danno al territorio, il Ministro dei lavori pubblici, previa diffida ad adempiere entro congruo termine da indicarsi nella diffida medesima, adotta con ordinanza cautelare le necessarie misure provvisorie di salvaguardia, anche a carattere inibitorio di opere, di lavori o di attivita' antropiche, dandone comunicazione preventiva alle amministrazioni competenti. Se la mancata attuazione o l'inosservanza di cui al presente comma riguarda un ufficio periferico dello Stato, il Ministro dei lavori pubblici informa senza indugio il Ministro competente da cui l'ufficio dipende, il quale as- sume le misure necessarie per assicurare l'adempimento. Se permane la necessita' di un intervento cautelare per evitare un grave danno al territorio, il Ministro competente, di concerto con il Ministro dei lavori pubblici, adotta l'ordinanza cautelare di cui al presente comma.
6-ter. I piani di bacino idrografico possono essere redatti ed approvati anche per sottobacini o per stralci relativi a settori funzionali che in ogni caso devono costituire fasi sequenziali e interrelate rispetto ai contenuti di cui al comma 3. Deve comunque essere garantita la considerazione sistemica del territorio e devono essere disposte, ai sensi del comma 6-bis, le opportune misure inibitorie e cautelative in relazione agli aspetti non ancora compiutamente disciplinati"))4.All'articolo 21, comma 2, della legge 18 maggio 1989, n. 183, e' soppressa la lettera d); conseguentemente la misura del 15 per cento di cui al medesimo comma 2 e' ridotta al 10 per cento.
5.All'articolo 25, comma 2, della legge 18 maggio 1989, n. 183, il primo periodo e' sostituito dal seguente: "A decorrere dall'anno 1994, per le finalita' di cui al comma 1, si provvede ai sensi dell'articolo 11, comma 3, lettera d), della legge 5 agosto 1978, n. 468, come modificata dalla legge 23 agosto 1988, n. 362".
6.All'articolo 25, comma 3, della legge 18 maggio 1989, n. 183, sono aggiunti, in fine, i seguenti periodi: "A valere sullo stanziamento complessivo autorizzato, lo stesso Comitato dei Ministri, sentito il Consiglio nazionale per la difesa del suolo, propone l'ammontare di una quota di riserva da destinare al finanziamento dei programmi per l'adeguamento ed il potenziamento funzionale, tecnico e scientifico dei servizi tecnici nazionali. Per l'anno 1993 tale quota e' stabilita in lire 10 miliardi da ripartire sugli appositi capitoli di spesa, anche di nuova istituzione, con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, di concerto con i Ministri del tesoro e dei lavori pubblici".
7.All'articolo 25, comma 4, della legge 18 maggio 1989, n. 183, dopo le parole "e la ripartizione degli stanziamenti" sono inserite le seguenti: "ivi inclusa la quota di riserva a favore dei servizi tecnici nazionali".
8.Le somme ((di parte corrente)) trasferite ai segretari generali delle autorita' di bacino di rilievo nazionale, ai sensi della legge 7 agosto 1990, n. 253, possono essere utilizzate entro l'anno successivo a quello di trasferimento. Tale disposizione si applica anche alle disponibilita' allo stesso titolo trasferite ai segretari negli anni 1991 e 1992.
((8-bis.Le somme trasferite nell'anno 1991 ai segretari generali delle autorita' di bacino di rilievo nazionale a valere sui capitoli 7748 e 7749 dello stato di previsione della spesa del Ministero dei lavori pubblici possono essere utilizzate entro il 31 dicembre 1994.
8-ter.Le somme di cui all'autorizzazione di spesa disposta ai sensi dell'articolo 16 della legge 7 agosto 1990, n. 253, nei limiti delle risorse disponibili, si intendono comprensive degli oneri relativi alla corresponsione al personale in servizio presso le autorita' di bacino di rilievo nazionale della indennita' di missione, ove ne ricorrano le condizioni in base alla normativa generale vigente in materia per i dipendenti dello Stato, nonche' del trattamento economico per prestazioni di lavoro straordinario, da autorizzare con le procedure previste dalle norme generali vigenti in materia.
8-quater.Al fine di garantire la funzionalita' delle autorita' di bacino di rilievo nazionale nell'esercizio delle attivita' di competenza e di quelle attribuite ai sensi del presente articolo, il Ministro dei lavori pubblici puo' bandire pubblici concorsi per l'assunzione del personale dirigenzia- le e direttivo di livello VIII e VII necessario per la copertura e nei limiti delle piante organiche come determinate dall'articolo 16, comma 2, della legge 7 agosto 1990, n. 253. Alla copertura degli organici puo' farsi altresi' luogo mediante passaggio diretto nei ruoli delle autorita' del personale attualmente in servizio presso le medesime autorita' di bacino in posizione di comando o di collocamento fuori ruolo, e comunque mediante processi di mobilita'. Al relativo onere, valutato in lire 500 milioni per l'anno 1993, in lire 2.500 milioni per l'anno 1994 e in lire 7.500 milioni annui a decorrere dall'anno 1995, si provvede mediante corrispondente riduzione dello stanziamento iscritto, ai fini del bilancio triennale 1993-1995, al capitolo 6856 dello stato di previsione della spesa del Ministero del tesoro per l'anno 1993, all'uopo utilizzando l'accantonamento relativo alla Presidenza del Consiglio dei ministri.
8-quinquies.Le regioni iscrivono le somme loro attribuite a norma delle leggi 18 maggio 1989, n. 183, e successive modificazioni, e 7 agosto 1990, n. 253, in un apposito capitolo di bilancio e trasmettono, entro il 31 dicembre di ciascun anno, al Ministero dei lavori pubblici il rendiconto completo degli impegni assunti, degli esborsi effettuati e dello stato delle attivita' intraprese))
Sentenze • 5
3. TAR Roma, sez. 2Q, sentenza 2014-08-05, n. 201408635Provvedimento:Leggi di più...- area a rischio di esondazione·
- art. 32 c. 27 lett. d) legge n. 326 del 2003·
- art. 3 comma 1 lett. b) L. Regione Lazio n. 12/2004·
- art. 96 del R.D. n. 523 del 1904·
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- difetto di giurisdizione·
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- giurisdizione amministrativa·
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- parere dell'Ardis·
- regime delle acque pubbliche·
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- vincolo idraulico·
- vincolo preesistente
4. TAR Bologna, sez. I, sentenza 2014-04-03, n. 201400365Provvedimento:Leggi di più...- annullamento del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP)·
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- compatibilità con piani sovraordinati·
- compatibilità con PRG vigenti·
- competenza delle amministrazioni locali·
- competenza pianificatoria·
- conferenza di pianificazione·
- espansioni urbanistiche·
- poli funzionali·
- principio di non retroattività delle norme pianificatorie·
- principio di ragionevolezza delle scelte pianificatorie·
- principio di salvaguardia dei centri storici e dei beni culturali·
- principio di salvaguardia delle aree forestali·
- principio di salvaguardia delle zone di rispetto dei pozzi e delle sorgenti·
- principio di sostenibilità ambientale·
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- salvaguardia ambientale·
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- vincoli urbanistici·
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5. TAR Roma, sez. I, sentenza 2009-08-12, n. 200908141Provvedimento:Leggi di più...- annullamento decreto presidenziale·
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