Art 8
Art. 8.
I piani sono approvati dal provveditore regionale alle opere pubbliche, sentita la sezione urbanistica regionale, se non comportano varianti ai piani regolatori vigenti e se non vi sono opposizioni od osservazioni da parte delle Amministrazioni centrali dello Stato.
Qualora, il piano comporti varianti al piano regolatore ovvero vi siano opposizioni od osservazioni da parte dei Ministeri di cui al comma che precede, il provveditore regionale alle opere pubbliche, riscontrata la regolarita' degli atti, li trasmette, entro trenta giorni dal ricevimento, al Ministero dei lavori pubblici con una relazione della sezione urbanistica regionale.
In tale caso i piani sono approvati dal Ministro per i lavori pubblici, sentito il Consiglio superiore dei lavori pubblici.
Con gli stessi provvedimenti di approvazione dei piani di cui ai due commi precedenti sono decise anche le opposizioni.
Il decreto di approvazione di ciascun piano va inserito per estratto nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica ed e' depositato, con gli atti allegati, nella segreteria comunale a libera visione del pubblico.
Dell'eseguito deposito e' data notizia, a cura del sindaco, con atto notificato nella forma delle citazioni, a ciascun proprietario degli immobili compresi nel piano stesso, entro venti giorni dalla inserzione nella Gazzetta Ufficiale.
((Le varianti che non incidono sul dimensionamento globale del piano e non comportano modifiche al perimetro, agli indici di fabbricabilita' ed alle dotazioni di spazi pubblici o di uso pubblico, o costituiscono adeguamento delle previsioni del piano ai limiti ed ai rapporti di cui all'articolo 17 della legge 6 agosto 1967, n. 765, sono approvate con deliberazione del consiglio comunale. La deliberazione diviene esecutiva ai sensi dell'articolo 3 della legge 9 giugno 1947, n. 530))
I piani sono approvati dal provveditore regionale alle opere pubbliche, sentita la sezione urbanistica regionale, se non comportano varianti ai piani regolatori vigenti e se non vi sono opposizioni od osservazioni da parte delle Amministrazioni centrali dello Stato.
Qualora, il piano comporti varianti al piano regolatore ovvero vi siano opposizioni od osservazioni da parte dei Ministeri di cui al comma che precede, il provveditore regionale alle opere pubbliche, riscontrata la regolarita' degli atti, li trasmette, entro trenta giorni dal ricevimento, al Ministero dei lavori pubblici con una relazione della sezione urbanistica regionale.
In tale caso i piani sono approvati dal Ministro per i lavori pubblici, sentito il Consiglio superiore dei lavori pubblici.
Con gli stessi provvedimenti di approvazione dei piani di cui ai due commi precedenti sono decise anche le opposizioni.
Il decreto di approvazione di ciascun piano va inserito per estratto nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica ed e' depositato, con gli atti allegati, nella segreteria comunale a libera visione del pubblico.
Dell'eseguito deposito e' data notizia, a cura del sindaco, con atto notificato nella forma delle citazioni, a ciascun proprietario degli immobili compresi nel piano stesso, entro venti giorni dalla inserzione nella Gazzetta Ufficiale.
((Le varianti che non incidono sul dimensionamento globale del piano e non comportano modifiche al perimetro, agli indici di fabbricabilita' ed alle dotazioni di spazi pubblici o di uso pubblico, o costituiscono adeguamento delle previsioni del piano ai limiti ed ai rapporti di cui all'articolo 17 della legge 6 agosto 1967, n. 765, sono approvate con deliberazione del consiglio comunale. La deliberazione diviene esecutiva ai sensi dell'articolo 3 della legge 9 giugno 1947, n. 530))
1. TAR Cagliari, sez. II, sentenza 2023-07-06, n. 202300505Provvedimento:Leggi di più...- annullamento del provvedimento SUAPE·
- carenza d'interesse·
- compensazione delle spese·
- competenza della Giunta comunale·
- eccesso di potere·
- improcedibilità del ricorso·
- principio dispositivo·
- rinuncia al titolo abilitativo·
- violazione della Legge Regionale 45/1989·
- violazione delle norme urbanistiche·
- violazione delle NTA del PUC
2. TAR Latina, sez. II, sentenza 2024-07-03, n. 202400469Provvedimento:Leggi di più...- annullamento delibera comunale·
- art. 78 d.lgs. 267/2000·
- astensione consigliere comunale·
- eccessiva onerosità sopravvenuta·
- illegittimità derivata·
- inadempimento contrattuale·
- intese preliminari·
- piano di zona·
- pubblica utilità·
- vincolo preordinazione all'esproprio
3. TAR Bari, sez. III, sentenza 2022-12-01, n. 202201621Provvedimento:Leggi di più...- diniego del permesso di costruire·
- disciplina urbanistica·
- eccesso di potere·
- integrazione istruttoria·
- interpretazione delle norme urbanistiche·
- licenza edilizia·
- motivazione del provvedimento·
- piano di zona·
- piano regolatore generale·
- procedimento amministrativo·
- risarcimento danni·
- silenzio-assenso·
- variante al PRG·
- verifica tecnica·
- violazione art. 241/1990
4. TAR Salerno, sez. III, sentenza 2022-07-05, n. 202201943Provvedimento:Leggi di più...- acquisizione sanante·
- art. 11 e 11 bis delle N.T.A. del P.I.P.·
- art. 42 bis d.P.R. 327/2001·
- art. 82 c.p.a.·
- commissario ad acta·
- decreto di esproprio·
- espropriazione·
- N.T.A. del P.I.P.·
- occupazione illegittima·
- perenzione del ricorso·
- pubblica utilità·
- restituzione dei beni·
- risarcimento del danno·
- vincolo preordinato all'esproprio
5. TAR Cagliari, sez. II, sentenza 2022-01-28, n. 202200062Provvedimento:Leggi di più...- annullamento vincoli·
- art. 114 c.p.a.·
- art. 2 bis legge 241/1990·
- art. 30 c.p.a.·
- danno da ritardo·
- destinazione urbanistica·
- diritti di proprietà·
- discrezionalità amministrativa·
- giudicato amministrativo·
- illegittimità dell'inerzia amministrativa·
- legittimità degli atti amministrativi·
- perizia tecnica·
- piano regolatore generale·
- principio di coerenza urbanistica·
- procedimento amministrativo·
- riqualificazione urbanistica·
- risarcimento danni·
- servizi generali per lo sport e le attività ricreative·
- silenzio-inadempimento·
- urbanistica·
- usucapione·
- valutazione del danno·
- variante urbanistica·
- vincolo preordinato all'esproprio